‘’La Resistenza non fu una opzione del guerriero di
scontrarsi con un altro guerriero. Fu una scelta obbligata, disperata per non
morire, per non lasciare morire, per ritardare il progetto di morte altrui. E’
il progetto di morte cui si deve risalire, altrimenti il ragionamento è
immorale. La rappresentazione della guerra, separata dal dominio, dal genocidio,
dalla negazione assoluta di libertà da parte di chi ha scatenato la guerra, è
immorale, è un inganno. Il progetto di morte attuato dal nazismo e dal fascismo
era un atto criminale. Resistere era un dovere. E’ un dovere’’.
Con queste parole di Elia Wiesel, premio Nobel per la pace,
sopravvissuto a Auschwitz, si apre il libro ‘’Banda armata maremmana 1943-1945. La Resistenza e la persecuzione degli ebrei a sud di Grosseto’’, di
Giulietto Betti e Franco Dominici, edizioni éffigi, presentato, a Castell’
Azzara (GR), dagli autori, dal sindaco Fosco Fortunati, dall’ assessore della
cultura, Marzio Mambrini, e dall’ editore, Mario Papalini.
Altre due importanti
citazioni seguono quella di Wiesel, in apertura del libro. Sono quelle tratte dai
discorsi del prefetto Amato Mati trasmesso alla radio il 25 dicembre 1944 (‘’Popolo
maremmano! In piedi! M questa volta per un’ opera di bene e all’ avanguardia
del popolo italiano!’’) e del sindaco di
Sorano, Luigi Scossa, pronunciato il primo maggio 1945 (‘’Un saluto di cuore
vada ai nostri compagni del nord che con il loro indomito eroismo hanno saputo
ridare all’ Italia quel prestigio che
aveva perduto nei 20 anni di tirannide fascista’’.).
Franco Dominici, storico, insegnante di lettere negli
Istituti superiori della provincia di Grosseto, e Giulietto Betti, dirigente del
Settore amministrativo immobiliare del Monte dei Paschi di Siena, con numerosi libri
pubblicati e ricerche storiche all’
attivo, in 356 pagine, hanno fatto una ricerca rigorosa, basata su documenti
italiani, francesi, americani e tedeschi e su testimonianze di protagonisti che
vissero l’ occupazione nazista e della Repubblica sociale a sud di Grosseto,
fra il 1943 e il 1944.
Il libro è un contributo per la conoscenza storica dei comuni
a sud di Grosseto, in particolare quelli delle colline del fiume Fiora, durante
la ‘’guerra civile’’, cioè nei mesi che vanno dall’ armistizio dell’ 8
settembre 1943 al giugno 1944.
Gli autori considerano questo lavoro un punto di
partenza per successivi approfondimenti, uno stimolo per nuove ricerche, per
altri auspicabili sviluppi che chiariscano, o riportino alla luce, attraverso
testimonianze o con buovi documenti d’ archivio, aspetti e eventi già esplorati
o ancora ignoti di quel drammatico periodo
foto e testo di plz
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.