Il XIII Festival di Sant’Efisio del Teatro Lirico di Cagliari
partecipa
alla XVII edizione di “Cagliari Monumenti Aperti”
Domenica 12 maggio, dalle 9 alle 20, il Teatro Lirico di Cagliari
partecipa, per il
settimo anno consecutivo, alla manifestazione “Cagliari Monumenti Aperti”, giunta alla XVII edizione, con una
serie di visite guidate del Teatro, realizzate in collaborazione con “Amnesty
International”, il Conservatorio Statale di Musica
“Giovanni Pierluigi da Palestrina” e l’Associazione “Italia Nostra” di
Cagliari.
La manifestazione, inserita nel XIII
Festival di Sant’Efisio del Teatro Lirico di Cagliari, prevede la visita
dell’intera struttura: le sale prove musicali e la sala regìa, i laboratori di
sartoria, scenografia, illuminotecnica e falegnameria.
Oltre a ciò viene anche presentata
la formula, già sperimentata negli anni passati, delle “sale musicali”: durante
la visita, ogni sala viene “animata” da musicisti e cantanti attraverso brevi
intermezzi musicali che allieteranno il percorso dei visitatori.
Nei tre grandi schermi televisivi collocati nel foyer di platea del
Teatro Lirico di Cagliari, scorrono, per tutta la durata della manifestazione,
le straordinarie immagini girate da Marino
Cao nel maggio del 1943, quando lo scioglimento del voto a Sant’Efisio
avviene in una Cagliari distrutta e bombardata e, proprio per questo,
profondamente devota al martire guerriero. La proiezione è in
collaborazione con: Rai, sede regionale della Sardegna.
Alle 20.30, sempre nel foyer di platea, l’artista e
compositore cagliaritano Marcellino
Garau propone il suo progetto sonoro-installativo, intitolato Cadono
giù, ideato e realizzato proprio in occasione della commemorazione del 70° anniversario dei bombardamenti, a
cui è dedicato. L’installazione prevede due interventi, uno di natura acustica,
l’altro di natura visuale. Il primo consiste in una composizione
elettroacustica quadrifonica della durata di 10 minuti. Il secondo, di natura
visuale, ideato e realizzato dal direttore allestimenti scenici del Teatro
Lirico di Cagliari Sabrina Cuccu, segna l’ambiente architettonico
con due “scatole della memoria” che suggeriscono atmosfere, sensazioni ed
emozioni di vita e morte.
L'ingresso alla manifestazione è libero.
Domenica 12 maggio alle 21 il Teatro Lirico di Cagliari partecipa, per il settimo anno consecutivo,
alla manifestazione “Cagliari Monumenti
Aperti”, giunta alla XVII edizione e che, quest’anno, è dedicata al 70° anniversario dei bombardamenti
alleati del secondo conflitto mondiale, con un concerto straordinario, ad ingresso
libero, dell’Orchestra del Teatro Lirico, diretta da Giovanni Battista Rigon, recentemente insignito
del “Premio Abbiati”.
Il programma
musicale della serata prevede: Sinfonia
in mi minore Hob. 44 “Trauersymphonie” di Franz Joseph Haydn; Requiem per orchestra d’archi di Tōru
Takemitsu; Quinta Sinfonia in do minore op. 67 di Ludwig van Beethoven.
Nei tre grandi schermi televisivi collocati nel foyer di platea del
Teatro Lirico di Cagliari, scorrono, per tutta la durata della manifestazione,
le straordinarie immagini girate da Marino
Cao nel maggio del 1943, quando lo scioglimento del voto a Sant’Efisio
avviene in una Cagliari distrutta e bombardata e, proprio per questo,
profondamente devota al martire guerriero. La proiezione è in
collaborazione con: Rai, sede regionale della Sardegna.
Prima del concerto, alle 20.30,
sempre nel foyer di platea, l’artista e compositore cagliaritano Marcellino Garau propone il suo
progetto sonoro-installativo, intitolato Cadono giù, ideato e realizzato
proprio in occasione della commemorazione del 70° anniversario dei bombardamenti, a cui è dedicato. L’installazione
prevede due interventi, uno di natura acustica, l’altro di natura visuale. Il
primo consiste in una composizione elettroacustica quadrifonica della durata di
10 minuti. Il secondo, di natura visuale, ideato e realizzato dal direttore
allestimenti scenici del Teatro Lirico di Cagliari Sabrina Cuccu, segna l’ambiente
architettonico con due “scatole della memoria” che suggeriscono atmosfere,
sensazioni ed emozioni di vita e morte.
Al termine del concerto, nella facciata
esterna del Teatro, vengono proiettati i cortometraggi di Peter Marcias (Cicatrici), Gianfranco
Cabiddu (Ghettendi pingiaras), Michele Columbu (Quella notte), Enrico
Pau e Andrea Lotta
(Due
destini), anch’essi ispirati ai fatti bellici del 1943.
La manifestazione, inserita nel
XIII Festival di Sant’Efisio del Teatro Lirico di Cagliari, si avvale del
contributo della Regione Autonoma della
Sardegna e della Fondazione Banco di
Sardegna.
L’ingresso alla manifestazione è libero, fino ad esaurimento posti.
Gli inviti per il
concerto si possono ritirare, domenica 12 maggio, alla Biglietteria del Teatro
Lirico a partire dalle 18.
Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e
dalle 17 alle 20, il sabato dalle 10 alle 13,
telefono +39 0704082230 - +39 0704082249, fax +39 0704082223, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it.
Il Teatro
Lirico di Cagliari si può seguire anche su Facebook, Twitter, YouTube; Box Office, viale Regina Margherita 43,
09124 Cagliari, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 e il
sabato dalle 10 alle 13, telefono +39 070657428.
Orchestra
del Teatro Lirico - È stata fondata nel 1933 e ha consolidato, negli anni,
un fecondo rapporto con i maggiori direttori italiani, tra cui Tullio Serafin,
Vittorio Gui, Antonino Votto, Guido Cantelli, Franco Ferrara, Franco Capuana,
Willy Ferrero, e con compositori quali Ottorino Respighi, Ildebrando Pizzetti,
Ermanno Wolf Ferrari, Riccardo Zandonai, Alfredo Casella. Risalgono agli anni
‘50-’60 le apparizioni sul podio di Lorin Maazel, Lovro von Matacic, Claudio
Abbado, Sergiu Celibidache, Riccardo Muti, e le collaborazioni con Gioconda De
Vito, Leonid Kogan, Henryk Szering, Andrés Navarra, Dino Ciani, Maria Tipo,
Nikita Magaloff, Wilhem Kempff, Martha Argerich. In questi anni l’Orchestra ha collaborato, tra gli altri, con
direttori come Lorin Maazel, Georges Prêtre, Emmanuel Krivine, Mstislav
Rostropovich, Ton Koopman, Iván Fischer, Frans Brüggen, Carlo Maria Giulini,
Gennadi Rozhdestvensky, Rafael Frühbeck de Burgos, Neville Marriner,
Christopher Hogwood, Hartmut Haenchen e con solisti come Martha Argerich, Aldo
Ciccolini, Kim Kashkashian, Viktoria Mullova, Misha Maisky, Truls Mørk, Sabine
Meyer, Yuri Bashmet, Salvatore Accardo. Dal 1999 al 2005 Gérard Korsten ha
ricoperto il ruolo di direttore musicale e ha, fra l’altro, diretto in prima
esecuzione nazionale, Die ägyptische
Helena di Richard Strauss, Euryanthe
di Weber e A Village Romeo and Juliet
di Delius. Negli ultimi anni l’Orchestra
ha collaborato regolarmente con Lorin Maazel, compiendo nel 1999 una tournée in Europa ed eseguendo con
successo una serie di concerti. Nel 2002 ha rappresentato l’Italia nella rassegna Italienische Nacht, organizzata dalla
Bayerischer Rundfunk al Gasteig di Monaco di Baviera e trasmessa in diretta
dalla radio bavarese. Nel 2005
ha suonato in un concerto in onore del Presidente della
Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. Negli ultimi anni, anche nell’ambito della rassegna
“Cinque passi nel Novecento”, ha eseguito, in prima assoluta, composizioni per
orchestra che il Teatro
Lirico di Cagliari ha commissionato a compositori come Sylvano Bussotti,
Giorgio Tedde, Azio Corghi, Fabio Nieder, Alberto Colla, Carlo Boccadoro,
Franco Oppo, Francesco Antonioni, Ivan Fedele. Per la casa discografica
Dynamic ha inciso opere in prima esecuzione in Italia, quali Die Feen di Wagner, Dalibor di Smetana, (premiate, rispettivamente, da “Musica e Dischi” quale miglior disco operistico
italiano del 1997, e da “Opéra International” col “Timbre de Platine” - gennaio
2001), Čerevički e Opričnik di Čajkovskij, Die ägyptische Helena di Richard
Strauss, Euryanthe di Weber, Alfonso und Estrella di Schubert, Hans Heiling di Marschner, Chérubin di Massenet, Lucia di Lammermoor di Donizetti. Ha
inciso, inoltre, Goyescas di Granados
e La vida breve di De Falla, La Passione secondo Giovanni di Bach per
la Dynamic e Don Pasquale per Rai Trade. Per la Rai ha
registrato, nel 1998, La Bohème
trasmessa in tutto il mondo.
Giovanni Battista Rigon - Considerato «Uno dei migliori direttori rossiniani su piazza, artefice di un suono
agile e grintoso, che non stanca» (Enrico Girardi, “Il
Corriere della Sera”), Giovanni Battista Rigon dirige, nel 2011, al San Carlo
di Napoli, La serva padrona –
nell’ambito delle celebrazioni dei 300 anni dalla nascita di Pergolesi - ed al
Sejong Center di Seul Madama Butterfly
di Puccini. Recentissimo il debutto alla guida della Filarmonica ‘900 del
Teatro Regio di Torino, mentre il “suo” Don
Giovanni all’Olimpico di Vicenza viene definito dalla critica «uno dei migliori degli ultimi anni». Nel
2010 inaugura l’Al Bustan Festival di Beirut con due concerti alla guida dell’Orchestra Nazionale Libanese, dirige a Seul (Juditha Triumphans di Vivaldi e Semiramide di Rossini, regia di Pier
Luigi Pizzi) e debutta al Festival rossiniano tedesco di Bad Wildbad, con la
prima esecuzione moderna di Adelina
di Pietro Generali. Diplomatosi in pianoforte con il massimo dei voti e la
lode, studia composizione, direzione d’orchestra e musicologia. Fondamentale
l’incontro con Daniele Gatti,
che Giovanni Battista Rigon ha la fortuna di frequentare assiduamente per
alcuni anni ed i cui consigli lo incoraggiano sulla strada della direzione
d’orchestra, dopo anni di carriera internazionale come pianista del Trio
Italiano. Ha inaugurato per due volte il Festival di Martina Franca - con le
prime esecuzioni moderne di I Giuochi di
Agrigento di Paisiello (1792, per l’apertura del Teatro La Fenice) e di Il Re pastore di Piccinni - dove la
critica ha sottolineato «la guida attenta
ed elegante del maestro Rigon» (Paolo Isotta, “Il Corriere della Sera”) e «la costante attenzione al discreto e
sapiente legame che unisce la musica alle parole» (Giancarlo Landini, l’Opera).
Nel 2006 ha
ripreso Il flauto magico nella
storica versione italiana di Giovanni De Gamerra (Praga, 1794), «una conduzione di gran lunga superiore a
quelle di tanti direttori stranieri ospitati nei nostri maggiori teatri» (Roberto Mori, l’Opera). Nel
2007 ha
diretto L’Italiana in Algeri (regia
di Damiano Michieletto), «Un éxito total y
absoluto» (Francisco García-Rosado, Opera Actual), nel 2008 Il Barbiere di Siviglia, «una vera gioia all’ascolto» (Alessandro
Cammarano, Opera Click). Nel 2009
ha ripreso la versione napoletana (1820) di Il Turco in Italia (con Lorenzo Regazzo
nel ruolo del titolo e la regia di Francesco Micheli), «lettura affascinante e originale» (Mario Messinis, Il Gazzettino),
«lettura colta e arguta» (Angelo Foletto, La
Repubblica). Nel 2010 ha
ricostruito e diretto Don Pasquale di
Donizetti, nella versione con mezzosoprano cantata a suo tempo da Pauline
Viardot. Le registrazioni di Giovanni Battista Rigon comprendono: Il flauto magico (cd Nuova Era
International); I Giuochi di Agrigento
(cd Dynamic); Il Turco in Italia (dvd
Bongiovanni); Adelina di Generali (cd
Naxos, dvd Bongiovanni); Il re pastore
di Piccinni (cd Dynamic). Nel 1992, assieme alla moglie, la violinista
italo-armena Sonig Tchakerian, fonda le “Settimane Musicali al Teatro
Olimpico”, delle quali è tuttora il direttore artistico. Il Festival si svolge,
ogni anno, nel celebre Teatro Olimpico di Vicenza, capolavoro di Andrea
Palladio, considerato il più antico teatro coperto del mondo (1580). Tra i suoi
prossimi impegni figurano: Il barbiere di
Siviglia per la Fenice di Venezia; La
gazza ladra al Filarmonico di Verona; un gala operistico nel giorno del
compleanno di Gaetano Donizetti nel Teatro di Bergamo a lui intitolato.
Pierluigi Corona
Responsabile Ufficio Stampa
Teatro Lirico di Cagliari,
via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari – Italia
telefono +39 0704082209 - fax
+39 0704082216
stampa@teatroliricodicagliari.it
- www.teatroliricodicagliari.it
Il XIII Festival di Sant’Efisio
si avvale del contributo della Regione
Autonoma della Sardegna e della Fondazione
Banco di Sardegna.
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