"Esoterismo e politica": medium e riti magici vicini al potere nel saggio di Giorgio Galli
di Antonella Loi
C'è uno strano filo
conduttore che lega la politica, nella sua declinazione dell'esercizio
del potere, alle pratiche esoteriche. Così è capitato che la medium di
Mary, moglie di Abramo Lincoln, abbia vantato in un libro il suo
rapporto stretto con lo stesso presidente degli Stati Uniti. E che dire
di Joan Quigley, astrologa di Nancy Reagan, e della sua familiarità con
Ronald (confidava di chiamarlo Ronnie)? Ma l'elenco di interazioni tra
la cultura politica e l'occulto - fino ad oggi trascurato dal mondo
accademico e della ricerca - è lungo e travalica le epoche storiche,
andando ben oltre le candide mura della Casa Bianca. Per cui troviamo il
filosofo Cartesio, ma anche Adolf Hitler e grandi insospettabili quali
Winston Churchill, con la sua corte di "maghi", e gli uomini di punta
della Chiesa cattolica, per arrivare infine a Scientology, chiesa
ombrosa e postmoderna gestita come una multinazionale.
Ma nel saggio Esoterismo e politica (Rubbettino, 2010, 14 euro), l'analisi di Giorgio Galli,
docente di Storia delle dottrine politiche all'Università di Milano e
tra i massimi politologi italiani, prende il via da due concetti
strettamente correlati, "populismo" e "carisma", quali elementi che,
attribuiti all'uno o all'altro leader (spesso a torto), celano talvolta
delle verità inconfessabili. Come quelle a cui si è lasciato andare
Giacomo Rumor, tra gli organizzatori della Resistenza e protagonista del
rilancio dell'economia post bellica nel Nord-Est italiano, cugino del
più noto Mariano, che racconta di quando ricevette direttamente da
monsignor Montini, futuro Paolo VI, l'incarico di seguire per conto del
Vaticano una missione delicatissima: il processo di integrazione
europea. Dalle sue memorie, riportate da Galli, emerge il collegamento
tra personalità politiche di rilievo e la cultura esoterica.
Dall'Europa all'Oltreoceano,
Galli non manca di analizzare società segrete e confraternite
americane, da non confondere con le logge massoniche che, protagoniste
nella fondazione degli stessi Stati Uniti, operano oggi alla luce del
sole. L'autore parla di gruppi di cui è ben nota e studiata l'esistenza,
come la Improved Order of Red Men che annovera tra i suoi membri almeno
quattro presidenti, da Roosvelt a Nixon, per arrivare alla pratica
della "magia sessuale" della Fratellanza ermetica di Luxor che ebbe un
ruolo importante nella relazione tra il mancato re Edoardo VIII e Wallis
Simpson. Ma negli anni più vicini a noi tra queste emerge la Skulls and
Bones, che grazie alla militanza di Bush padre e Bush figlio, è
diventata "la società segreta più potente d'America", collocando la
confraternita al centro di molte voci sul Nuovo Ordine Mondiale.
Se società segrete e legami politico-esoterici
sono finalizzati ad un più ampio disegno di esercizio del potere e
costruzione del consenso, non per questo Giorgio Galli dà una risposta
esaustiva sull'influenza che le pratiche occulte abbiano avuto di fatto
sull'azione politica. L'intento dello studioso sembra essere piuttosto
quello di riunire sotto un unico ombrello elementi che, ieri come oggi,
caratterizzano sicuramente la vita, probabilmente le opere, di politici e
potentati vari. Lontano da ogni idea di complotto, resta il dato
fornito dall'autore: la coesione data dall'appartenenza alla società
segreta facilita il perseguimento di obiettivi riconducibili a interessi
precisi. Più o meno meritori.
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