da La Stampa
E' di Ricuperati il libro italiano dell'anno
La
classifica dei libri più venduti in Italia nel 2011 parla chiaro: a
dominare le classifiche, una volta di più, è Fabio Volo, accompagnato
dai bestseller al femminile di Clara Sanchez, Margaret Mazzantini e
Vanessa Diffenbaugh, oltre ai "soliti noti" Camilleri e Saviano. Ma il
2011, visto da una prospettiva diversa, è stato anche l'anno di alcuni
romanzi dalle tirature più ridotte, ma dall'indubbio interesse. Come per
esempio "Io sono febbraio" (Isbn edizioni), sogno visionario e
delicato, ma pure sovversivo, dell'americano Shane Jones. O anche il
forse sottovalutato ritorno di Martin Amis al grando romanzo: la sua
"Vedova incinta" (Einaudi) è stato per certi versi un evento.
Dall'estero poi sono arrivati due titoli diversi ma entrambi
straordinari: il saggio pop di Douglas Coupland su "Marshall McLuhan"
(Isbn) e il premio Pulitzer "Il tempo è un bastardo" (Minimum Fax) di
Jennifer Egan: un romanzo capace di condensare in poche pagine il
respiro delle epopee tolstoiane.Venendo all'Italia meritano una
citazione "Criminàl" (Fbe) di Carlo Pizzati, inconsueto romanzo di
formazione ambientato in Veneto e la notevolissima raccolta di racconti
del sempre più bravo Sandro Veronesi "Baci scagliati altrove"
(Fandango). Ma forse il libro nostrano dell'anno potrebbe essere "Il mio
impero è nell'aria" (Minimum Fax), opera dell'esordio narrativo di
Gianluigi Ricuperati, il cui protagonista ossessionato dal denaro, Vic
Gamalero, ha tutti i crismi per essere difficile da dimenticare. Tra
bestseller e mostri sacri - Franzen, Roth, Foster Wallace - insomma
anche questo 2011 ha riservato tante belle sorprese letterarie. E per il
2012 già aspettiamo con ansia nuovi titoli di, udite udite, Roberto
Bolano e Don DeLillo.
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