La pittura di luce e passione dei pittori divisionisti. Celebrati in una grande mostra a Rovigo
di Melisa Garzonio
In Italia si procede più o meno allo stesso modo, ai puntini vengono sostituiti filamenti di colore cangiante e lo stile prende il nome di Divisionismo. I nostri pittori si muovono con assoluta originalità, sfiorano la tela con brevi tocchi di colore quasi puro, ottenuto attraverso la divisione prismatica dei colori complementari. Fanno sperimentazioni coraggiose, audaci. Alla classica teoria della visione sostituiscono la riflessione dell’uomo moderno sulle scoperte scientifiche dell’epoca nel campo dell’ottica fisiologica e fisica. Sono artisti, ma anche un po’ scienziati, sanno esprimere l’intimità, l’allegria, lo spiritualismo, l’ideologia politica.
I momenti più salienti di questa emozionante stagione rivivranno dal 24 febbraio in una mostra al Palazzo Roverella di Rovigo, grazie alle indagini di Francesca Cagianelli e Dario Matteoni. I portavoce si chiamano Vittore Grubicy de Dragon, pittore e scienziato lombardo, Plinio Nomellini, icona del movimento, attivo fra Toscana e Liguria. Non mancano opere dei grandissimi, Previati, Segantini, Pellizza da Volpedo, Morbelli (nella foto: Le Parche), a cui si aggiungono Boccioni, Carrà, Severini, i big del gruppo che traghetteranno la vicenda divisionista nella nuova rivoluzione del Futurismo.
“Il Divisionismo. La luce del moderno”, Palazzo Roverella, Rovigo, dal 25 febbraio al 24 giugno. www.mostradivisionismo.it
Ci sono anche queste…
“About Leight Bowery”
Personaggio leggendario e controverso del parterre londinese anni Settanta e Ottanta, ispiratore di personaggi cul come Lucian Freud, Alexander McQueen, David LaChapelle, ma semisconosciuto in Italia, Leigh Bowery (1961-1994) è raccontato nelle sue sfaccettature più singolari e trasformiste attraverso gli scatti di due fashion fotografi di fama:Fergus Greer e Johnny Rosza.
Dove: galleria Camera 16, Milano
Quando: fino al 31 marzo
Info: www.camera16.it
Opera cult: le immagini dove Bowery si propone in un’ottica transgender, ribaltando i concetti di glamour e bellezza
“Bianco&Nero. Immagini e parole”
Quarantaquattro spettacolari scatti della sterminata produzione del fotografo francese, scomparso nel 2004. La selezione delle foto è opera di un gruppo di fan e amici di Cartier-Bresson, tra gli altri: Ferdinando Scianna, Gae Aulenti, Milan Kundera, Alessandro Baricco, Jim Jarmusch
Dove: Palazzo Incontro, Roma
Quando: fino al 6 maggio
Info: www.contrasto.it
Opera cult: i magnifici scatti parigini degli anni Cinquanta
“La pittura italiana del XIX secolo. Dal Neoclassicismo al Simbolismo”
In mostra ottanta opere che riscattano il nostro Ottocento artistico dall’onta di aver dovuto cedere lo scettro al primato degli Impressionisti francesi. Quadri che approfondiscono movimenti sociali, la storia civile e il senso del bello alla vigilia dell’Italia unita.
Dove: Castello Visconteo di Pavia
Quando: fino al 9 aprile
Info: te. 0382 33853
Opera cult: “L’eleganza de “Il paggio, giochi con levriero” di Giovanni Boldini, le mondine al lavoro di Angelo Morbelli o il nudo di donna neoclassico di Francesco Hayez?
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