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Napolitano: 'Ansa e' patrimonio del Paese'
Il capo dello Stato visita 'Fotografandoci'. Schifani, quante emozioni in quei clic
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Napolitano visita Fotografandoci (foto Di Meo-Ferrari)
ROMA
- E' stato un breve viaggio nella storia d'Italia, ma anche nella sua
storia personale, la visita privata del presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano alla mostra 'Fotografandoci', inaugurata al
Vittoriano. Centinaia di foto scelte tra le oltre quattro milioni di
immagini dell'archivio dell'ANSA che ripercorrono i principali
avvenimenti degli ultimi sessant'anni, in occasione dei 150 anni
dell'Unita' di Italia.
''L'archivio fotografico dell'agenzia e' un patrimonio unico, di tutto il Paese, ed e' giusto valorizzarlo e tenerlo in grande considerazione per la storia d'Italia'', ha detto il capo dello Stato. Accolto dal presidente dell'ANSA Giulio Anselmi, dall'amministratore delegato Giuseppe Cerbone e dal direttore Luigi Contu, il presidente ha seguito con grande attenzione il percorso espositivo. Nella prima sala uno schermo con l'home page del sito Ansa.it, che riportava in apertura le sue parole, pronunciate poco prima al Quirinale.
''Quasi in tempo reale'', ha commentato Napolitano prima di immergersi nel percorso, diviso in decenni. Nella stanza dedicata agli anni '40 si e' soffermato sul discorso alla radio di Alcide De Gasperi del '46, lodando la sobrieta' del primo presidente del Consiglio della Repubblica. ''E' proprio un tavolinetto'', ha detto riferendosi alla scrivania da cui parlava lo statista. Piu' avanti, davanti alla foto del rientro dei prigionieri dalla Russia, Napolitano ha ricordato che ''l'avvenimento venne poi raccontato da Eduardo'', mentre guardando il cadavere di Wilma Montesi sulla spiaggia di Torvaianica nel '53 si e' stupito per la tempestivita' dello scatto (''Il corpo non era ancora completamente fuori dall'acqua''). Li' affianco una foto di Roberto Rossellini con Ingrid Bergman, ''bellezza impareggiabile'', ha detto il presidente.
Quindi Napolitano ha indicato uno a uno i presenti ai funerali di Palmiro Togliatti nel '64, prima di immergersi nelle foto tragiche degli anni di piombo. ''E' incredibile 35 anni dopo vedere immagini simili'', ha affermato davanti agli scontri di Autonomia Operaia a Milano nel '76. Con volto piu' disteso ha poi osservato Enrico Berlinguer e Aldo Moro che si davano la mano nel '77, nelle prove di compromesso storico, prima di soffermarsi a lungo davanti alla foto dei funerali del leader storico del Pci nell'84.
Uno sguardo incuriosito alla celebre partita a carte sull'aereo tra Sandro Pertini, Enzo Bearzot, Dino Zoff e Franco Causio di ritorno dai vittoriosi Mondiali di Spagna '82 e poi allo scatto ''terribile'' dello sbarco degli albanesi a Bari nel '91. Una foto con Gheddafi in divisa militare (''E' venuto da me vestito cosi''', ha ricordato Napolitano) e sulla parete accanto il suo arrivo al Quirinale dopo l'elezione a presidente della Repubblica nel 2006. Nel finale la consegna del catalogo e una sorpresa: come foto del giorno, su uno schermo, la sua visita alla mostra con accanto Anselmi e Contu. ''Non si puo' mettere piede qui che si e' compromessi subito'', e' stata la battuta del capo dello Stato.
''L'archivio fotografico dell'agenzia e' un patrimonio unico, di tutto il Paese, ed e' giusto valorizzarlo e tenerlo in grande considerazione per la storia d'Italia'', ha detto il capo dello Stato. Accolto dal presidente dell'ANSA Giulio Anselmi, dall'amministratore delegato Giuseppe Cerbone e dal direttore Luigi Contu, il presidente ha seguito con grande attenzione il percorso espositivo. Nella prima sala uno schermo con l'home page del sito Ansa.it, che riportava in apertura le sue parole, pronunciate poco prima al Quirinale.
''Quasi in tempo reale'', ha commentato Napolitano prima di immergersi nel percorso, diviso in decenni. Nella stanza dedicata agli anni '40 si e' soffermato sul discorso alla radio di Alcide De Gasperi del '46, lodando la sobrieta' del primo presidente del Consiglio della Repubblica. ''E' proprio un tavolinetto'', ha detto riferendosi alla scrivania da cui parlava lo statista. Piu' avanti, davanti alla foto del rientro dei prigionieri dalla Russia, Napolitano ha ricordato che ''l'avvenimento venne poi raccontato da Eduardo'', mentre guardando il cadavere di Wilma Montesi sulla spiaggia di Torvaianica nel '53 si e' stupito per la tempestivita' dello scatto (''Il corpo non era ancora completamente fuori dall'acqua''). Li' affianco una foto di Roberto Rossellini con Ingrid Bergman, ''bellezza impareggiabile'', ha detto il presidente.
Quindi Napolitano ha indicato uno a uno i presenti ai funerali di Palmiro Togliatti nel '64, prima di immergersi nelle foto tragiche degli anni di piombo. ''E' incredibile 35 anni dopo vedere immagini simili'', ha affermato davanti agli scontri di Autonomia Operaia a Milano nel '76. Con volto piu' disteso ha poi osservato Enrico Berlinguer e Aldo Moro che si davano la mano nel '77, nelle prove di compromesso storico, prima di soffermarsi a lungo davanti alla foto dei funerali del leader storico del Pci nell'84.
Uno sguardo incuriosito alla celebre partita a carte sull'aereo tra Sandro Pertini, Enzo Bearzot, Dino Zoff e Franco Causio di ritorno dai vittoriosi Mondiali di Spagna '82 e poi allo scatto ''terribile'' dello sbarco degli albanesi a Bari nel '91. Una foto con Gheddafi in divisa militare (''E' venuto da me vestito cosi''', ha ricordato Napolitano) e sulla parete accanto il suo arrivo al Quirinale dopo l'elezione a presidente della Repubblica nel 2006. Nel finale la consegna del catalogo e una sorpresa: come foto del giorno, su uno schermo, la sua visita alla mostra con accanto Anselmi e Contu. ''Non si puo' mettere piede qui che si e' compromessi subito'', e' stata la battuta del capo dello Stato.
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