ASSOCIAZIONE
CULTURALE ISCANDULA
presenta
Centro Studi Bentzon
Cagliari, Centro Comunale d’Arte e Cultura “Il Lazzaretto”
8 ottobre 2011 > 8 gennaio 2012
Prosegue al Lazzaretto di Cagliari la mostra dedicata ad Andreas Bentzon.
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presenta
Centro Studi Bentzon
Cagliari, Centro Comunale d’Arte e Cultura “Il Lazzaretto”
8 ottobre 2011 > 8 gennaio 2012
Prosegue al Lazzaretto di Cagliari la mostra dedicata ad Andreas Bentzon.
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Prosegue a Cagliari
la mostra dedicata ad Andreas
Fridolin Weis Bentzon, l'antropologo danese
che studiò le launeddas e le tradizioni
della Sardegna tra la
fine degli anni Cinquanta e i primi Sessanta. Il Centro Studi
Bentzon –
questo il titolo dell'evento espositivo allestito al
Lazzaretto
(in via
dei Navigatori, a Sant'Elia) – propone al visitatore
le
preziose testimonianze raccolte dallo studioso
prematuramente scomparso (appena trentacinquenne)
nel 1971: registrazioni, fotografie, scritti,
documenti audio e video che da
tempo rappresentano una
fonte indispensabile per la conoscenza della musica
tradizionale sarda e in particolare del suo
strumento simbolo, le launeddas.
Testimonianze ritornate alla luce e all'attenzione del pubblico e degli studiosi anche grazie all'ultraventennale attività di ricerca e divulgazione portata avanti da Iscandula, l’associazione culturale cagliaritana guidata con passione da Dante Olianas: sue, tra le varie iniziative, la pubblicazione in italiano (nel 2002) del libro "Launeddas", summa delle ricerche di Bentzon, e la produzione del film "Is Launeddas, la musica dei sardi", realizzato dal regista Fiorenzo Serra con i materiali sonori e i filmati registrati dall’antropologo danese nel 1962 e ritrovati vent’anni dopo da Olianas a Copenaghen.
L'esposizione si articola in varie sezioni: la prima ricostruisce con pannelli didascalici le tappe principali della vita di Bentzon e dei suoi viaggi in Sardegna; curata da Uliano Lucas, "Nimbus" propone invece le fotografie che il danese scattò durante le sue spedizioni nell'isola fra il 1955 e il 1962. Ampio spazio per le launeddas, naturalmente: in mostra 87 esemplari dello strumento con le relative schede. Di particolare valore una serie preziosissima di collezioni private di strumenti e attrezzature usate dai suonatori che sono stati informatori del Bentzon: Beniamino Palmas, Antonio Lara, Pasquale Erriu e Aurelio Porcu. Fiore all’occhiello della mostra, le registrazioni che l'antropologo danese ha raccolto sul campo, fra il 1957 e il 1969.
Organizzato dall'associazione culturale Iscandula in collaborazione con la Biblioteca Reale di Copenaghen, il Museo di Danimarca, la Regione Sardegna, la Provincia di Cagliari e l’Assessorato alla Cultura di Cagliari, e il Centro comunale d’arte il Lazzaretto, il Centro Studi Bentzon è aperto al pubblico dal martedì al venerdì con orario continuato, dalle 9 del mattino alle 20; sabato e domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 2o. Chiuso il lunedì. Il biglietto d'ingresso intero costa 5 euro, il ridotto 3. Per informazioni e prenotazioni di visite scolaresche e gruppi, tel. 070 38 38 085. Inaugurato lo scorso 8 ottobre, l'evento espositivo resterà aperto fino all'8 gennaio.
Testimonianze ritornate alla luce e all'attenzione del pubblico e degli studiosi anche grazie all'ultraventennale attività di ricerca e divulgazione portata avanti da Iscandula, l’associazione culturale cagliaritana guidata con passione da Dante Olianas: sue, tra le varie iniziative, la pubblicazione in italiano (nel 2002) del libro "Launeddas", summa delle ricerche di Bentzon, e la produzione del film "Is Launeddas, la musica dei sardi", realizzato dal regista Fiorenzo Serra con i materiali sonori e i filmati registrati dall’antropologo danese nel 1962 e ritrovati vent’anni dopo da Olianas a Copenaghen.
L'esposizione si articola in varie sezioni: la prima ricostruisce con pannelli didascalici le tappe principali della vita di Bentzon e dei suoi viaggi in Sardegna; curata da Uliano Lucas, "Nimbus" propone invece le fotografie che il danese scattò durante le sue spedizioni nell'isola fra il 1955 e il 1962. Ampio spazio per le launeddas, naturalmente: in mostra 87 esemplari dello strumento con le relative schede. Di particolare valore una serie preziosissima di collezioni private di strumenti e attrezzature usate dai suonatori che sono stati informatori del Bentzon: Beniamino Palmas, Antonio Lara, Pasquale Erriu e Aurelio Porcu. Fiore all’occhiello della mostra, le registrazioni che l'antropologo danese ha raccolto sul campo, fra il 1957 e il 1969.
Organizzato dall'associazione culturale Iscandula in collaborazione con la Biblioteca Reale di Copenaghen, il Museo di Danimarca, la Regione Sardegna, la Provincia di Cagliari e l’Assessorato alla Cultura di Cagliari, e il Centro comunale d’arte il Lazzaretto, il Centro Studi Bentzon è aperto al pubblico dal martedì al venerdì con orario continuato, dalle 9 del mattino alle 20; sabato e domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 2o. Chiuso il lunedì. Il biglietto d'ingresso intero costa 5 euro, il ridotto 3. Per informazioni e prenotazioni di visite scolaresche e gruppi, tel. 070 38 38 085. Inaugurato lo scorso 8 ottobre, l'evento espositivo resterà aperto fino all'8 gennaio.
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Info:
ISCANDULA
tel. 070 82 26 10
cell. 348 22 56 594
e-mail: siscandula@tiscali.it
www.launeddas.it
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