ASSOCIAZIONE
CULTURALE ISCANDULA
Domani a Firenze una giornata di cinema dedicata alla Sardegna.
Tra i film in programma "Is Launeddas", il documentario
tratto dai filmati girati in Sardegna nei primi anni Sessanta
dall'antropologo danese Andreas Fridolin Weis Bentzon.
*
Organizzata da Fondazione Sistema Toscana Mediateca, in collaborazione con Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze, la "50 giorni" dedica due serate, sotto l'insegna di "Insulae", alla cinematografia della Corsica (lunedì scorso, 24 ottobre) e della Sardegna (domani, giovedì 27).
"Is Launeddas" è un documentario del 1998 basato sui materiali sonori e i filmati registrati da Andreas Fridolin Weis Bentzon nel corso di una delle diverse spedizioni di ricerca musicale che lo condusse a più riprese in Sardegna, fra il 1953 e il 1969, per studiare e documentare la musica tradizionale dell’isola e il suo strumento simbolo, le launeddas, appunto. Una ricerca che avrebbe poi rappresentato l’oggetto della tesi di laurea dell’antropologo danese (prematuramente scomparso nel 1971, a soli trentacinque anni). Durante la sua lunga e appassionata indagine, lo studioso raccolse una grande messe di materiali sonori e filmici, appunti e fotografie che oggi rappresentano una fonte indispensabile per conoscere l’universo delle launeddas, grazie anche all’opera di ricerca e divulgazione portata avanti da oltre vent'anni da Iscandula, l’associazione culturale cagliaritana fondata da Dante Olianas. Rientra appunto in quest'ambito la produzione di "Is Launeddas", il documentario realizzato tra il 1993 e il 1998 da Fiorenzo Serra, il grande regista sardo scomparso sei anni fa, con le registrazioni e le immagini raccolte dallo studioso danese nel 1962, e ritrovati dallo stesso Olianas a Copenaghen, negli Archivi del Folklore Danese, vent’anni dopo.
Oltre a "Is Launeddas", la giornata fiorentina dedicata alla Sardegna prevede la proiezione di altri cinque film: "Pastori di Orgosolo" di Vittorio De Seta (1957), "L'ultimo pugno di terra" di Fiorenzo Serra (1964), "Tajabone" di Salvatore Mereu (2010), "Arcipelaghi" di Giovanni Columbu (2001), e "Sa terra e su chelu", un documentario di Antonio Sanna sul pittore Diego Asproni, accompagnato dal canto di Tomasella Calvisi, l'artista sarda da tempo trapiantata a Firenze, che in serata si esibirà dal vivo nella performance "Sa coa manna".
Completa il programma una conversazione su "Lo smarrimento delle radici culturali, ricerca e conservazione delle memorie acustiche e visive", con gli interventi di Giuseppe Pilleri, della Cineteca sarda, e di Dante Olianas, presidente di Iscandula.
* * *
Info:
ISCANDULA
tel. 070 82 26 10
cell. 348 22 56 594
e-mail: siscandula@tiscali.it
www.launeddas.it
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.