Mostre, a Firenze 'Denaro e Bellezza' nei capolavori del Rinascimento
Adnkronos
Firenze, 16 set. (Adnkronos) - A
Firenze una mostra illustra la nascita del sistema bancario europeo
attraverso i maggiori artisti del Rinascimento. Da sabato 17 settembre
al 22 gennaio 2012 si terrà a Palazzo Strozzi l'esposizione 'Denaro e
Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità' che attraverso
cento opere di artisti come Sandro Botticelli, Beato Angelico, Piero
del Pollaiolo, i Della Robbia, Lorenzo di Credi, Andrea del Verrocchio,
Jacopo del Sellaio, Hans Memling - l'elite del Rinascimento - collega
vicende economiche e d'arte agli sconvolgenti mutamenti religiosi e
politici del tempo.
La rassegna
spiegando i vari passaggi e le trasformazioni relative al denaro,
fotografa la vita e l'economia europea dal Medioevo al Rinascimento.
Fornisce inoltre gli strumenti per guardare al nostro presente, in cui
sono all'ordine del giorno le questioni dei rischi del mercato e le
contraddizioni tra valori economici e spirituali. Tematiche già allora
evidenti nella parabola che va dall'espansione della moneta alla
speculazione economica, fino alla critica del lusso e al falò delle
vanità. Ripercorrendo la storia degli scambi commerciali e della nascita
del sistema bancario sarà quindi possibile avere una chiave di lettura
assolutamente originale sull'oggi attraverso l'approfondimento del
significato di parole emblematiche - cambio, prestito, usura, commercio,
bancarotta, crisi - alla base delle dinamiche economiche e delle
trasformazioni in atto.
Una
rassegna in cui ogni opera - dall'imponente Pala della Zecca di Jacopo
di Cione, Niccolò di Tommaso e Simone di Lapo all'altrettanto grandiosa
tela di Ludwig von Langenmantel in cui Savonarola predica contro il
lusso e prepara il rogo delle vanità - evoca una storia e alla fine
ricostruisce un'epoca: dal 1252, quando viene coniato il fiorino d'oro,
alla morte di Botticelli.
Curata
dalla storica dell'arte Ludovica Sebregondi, autrice della ''Iconografia
di Girolamo Savonarola. 1495-1998'', e dallo scrittore e traduttore
inglese Tim Parks, autore de ''La fortuna dei Medici. Finanza, teologia e
arte nella Firenze del Quattrocento'', l'esposizione, di impostazione
originale e interattiva, vuole rappresentare anche un'occasione per
guardare l'arte trasversalmente, e raccontare le radici del Rinascimento
fiorentino dall'ottica delle relazioni - palesi, e più spesso segrete -
fra arte, potere e moneta. Un evento dove le voci dei curatori danno
vita a un duetto presentando punti di vista diversi (e a volte
contrastanti) sulle opere esposte.
La
rassegna riunisce oltre cento opere, con prestiti provenienti dai più
importanti musei italiani e stranieri quali i Musei Vaticani, la
National Gallery di Londra, il Germanisches Nationalmuseum di
Norimberga, il Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, il Regina A.
Quick Center for the Arts di St. Bonaventure, New York, il Poldi Pezzoli
di Milano, oltre che dai principali musei fiorentini (Galleria degli
Uffizi, Bargello, Museo di San Marco) e da collezioni private.
Prendendo
le mosse dalla nascita del fiorino, dvisa in otto sezioni, illustra la
diffusione del commercio internazionale, del sistema creditizio e il
progresso economico cui ha dato origine. Attraverso temi come Il fiorino
immagine di Firenze nel mondo; Usura; Arte (e mistero) del cambio; Il
commercio internazionale: viaggi e merci; Leggi suntuarie; Banchieri e
artisti; Crisi (questi i titoli delle sezioni) la rassegna permette al
visitatore di compiere un itinerario interattivo che lo porta a
conoscere la vita delle famiglie che avevano allora il controllo del
sistema bancario, Bardi, Peruzzi, Gondi, Cambini, Medici, cogliendo
anche il persistente conflitto tra valori spirituali ed economici.
Si
vedrà per esempio come il mito del mecenate è strettamente legato a
quello dei banchieri che finanziarono le imprese delle case regnanti, ed
è proprio questa convergenza che favorì l'operare di alcuni dei più
importanti artisti di tutti i tempi e il connubio tra ''denaro e
bellezza''. Fondamentali, per illustrare questi percorsi, capolavori
come il Ritratto di Benedetto di Pigello Portinari di Memling,
l'Adorazione dei pastori con Filippo Strozzi della Bottega di Domenico
Ghirlandaio, la Natività di Botticelli, l'Adorazione dei Magi di Cosimo
Rosselli, realizzati per famiglie di banchieri. La mostra si avvale
anche di dettagliate raffigurazioni del mestiere di banchiere, opera di
straordinari artisti fiamminghi quali Jan Provoost o Marinus van
Reymerswaele per raccontare il periodo in cui Firenze era la capitale
finanziaria del mondo. Vengono poi chiariti, con l'ausilio di strumenti
multimediali, gli antichi percorsi del denaro e del commercio. Nelle
opere di Botticelli invece si riflette la tensione e il contrasto tra
sacro e profano. L'artista - il portavoce più sensibile, in ambito
figurativo, del Rinascimento fiorentino - è seguito nel suo percorso che
dalle opere giovanili ancora vicine al maestro Filippo Lippi, passa
attraverso la bellezza idealizzata dei neoplatonici delle celebrate
pitture mitologiche, e giunge infine alle tormentate espressioni del suo
estremizzato credo religioso e della sua tardiva adesione al rigore
morale imposto dalle prediche di Savonarola.
La
rassegna compie dunque un viaggio alla radice del potere fiorentino in
Europa, ma è anche un'analisi di quei meccanismi economici che - mezzo
millennio prima degli attuali mezzi di comunicazione - permisero ai
fiorentini di dominare il mondo degli scambi commerciali e, di
conseguenza, di finanziare il Rinascimento. Analizzando i sistemi con
cui i banchieri crearono immensi patrimoni, illustra la gestione dei
rapporti internazionali e chiarisce anche la nascita del mecenatismo
moderno che ha origine spesso come gesto penitenziale per trasformarsi
poi in strumento di potere. Un itinerario che si chiude con la visione
di una società in crisi, con quel ciclone politico-religioso che fu
Savonarola, il frate che con i ''bruciamenti delle vanità'', arrivò a
negare quanto il Rinascimento aveva rappresentato, pur costituendone
parte integrante. L'allestimento, di Luigi Cupellini, è caratterizzato
da due diversi linguaggi evidenziati da toni cromatici contrapposti:
chiaro e luminoso nelle parti che descrivono la nascita del fiorino, i
viaggi, le merci, la committenza e scuro per le sezioni dedicate
all'usura e a Savonarola. Il percorso, con opere assai eterogenee
(tavole, affreschi staccati, sculture, codici miniati, avori, monete,
medaglie, tessuti) è collegato da un segno che funge da fil rouge: una
sorta di pentagramma che funziona da supporto per la parte testuale e
didascalica.
L'esposizione si
avvale della consulenza storica di Franco Franceschi, professore di
Storia medievale all'Università degli Studi di Siena-Arezzo e di un
prestigioso comitato scientifico, composto da Cristina Acidini,
soprintendente per il Polo Museale della città di Firenze (presidente);
Alessandro Cecchi, direttore della Galleria Palatina e dei Giardini di
Boboli; Dora Liscia, professore di Storia delle Arti Applicate e
dell'Oreficeria all'Università degli Studi di Firenze; Robert Mundell,
premio Nobel per l'Economia; Beatrice Paolozzi Strozzi, direttore del
Museo Nazionale del Bargello; Jacob Rothschild; Gerhard Wolf, direttore
del Kunsthistorisches Institut in Florenz-Max Planck Institut.
Come
in ogni esposizione della Fondazione Palazzo Strozzi, la mostra è
fruibile a vari livelli con speciali didascalie per i più piccoli e per
le famiglie e una varietà di strumenti multimediali che in questo caso
consentiranno al visitatore di seguire la nascita e l'evoluzione del
commercio e i profitti che si traevano attraverso lo spostamento delle
merci e del denaro per tutta Europa. I visitatori saranno veri e propri
''mercanti-banchieri'' e tramite lo speciale codice a barre presente su
ogni biglietto della mostra, potranno ''investire'' 1.000 fiorini
partecipando così al gioco interattivo ''Segui i tuoi fiorini''.
La
mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi,
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza PSAE e per
il Polo Museale della città di Firenze con il Comune di Firenze, la
Provincia di Firenze, la Camera di Commercio di Firenze e l'Associazione
Partners Palazzo Strozzi e la Regione Toscana. Main sponsor: Banca CR
Firenze.
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