Recensioni
E'
come se questo libro ci chiedesse se abbiamo imparato ad elaborare i
nostri lutti collettivi. Ovviamente no, però con Internet abbiamo avuto
la possibilità di seppellirli -letteralmente- sotto metri di parole
pesanti come pietre e terra e polemiche stupide e inutili. Prendete l'11
settembre, il giorno in cui l'America è stata attaccata al cuore. Sono
passati dieci anni, sono state versate valanghe d'inchiostro (anche
virtuale), sono stati gira (segue...)
In
un'estate dove curiosamente scarseggiano i libri cult, compresi quelli
da spiaggia, c'è un passaparola che corre fra le lettrici, in
particolare quelle che hanno trovato (o ritrovato) il gusto di
analizzare la condizione femminile, cioè la loro, e i suoi numerosi
disastri. E forse per catturare l'attenzione ci voleva un'autrice
insolita come Michela Murgia, entrata nell'olimpo letterario con la
super premiata"Accabadora", ma che si tiene alla (segue...)
Come
fa chiaramente capire il titolo, questo libro parla di fumetti, e ne
parla da destra. E già questo invoglia. Perché dichiarare apertamente,
dall'inizio, da quale punto di vista si guarda -e si interpreta- il
mondo, è, comunque la vogliamo mettere, un atto di onestà. Detto questo,
si tratta di un libro molto interessante per vari motivi.
Primo: è un libro serio, accurato, che sa di cosa parla e lo fa con passione. Secondo: poco o nul (segue...)
Primo: è un libro serio, accurato, che sa di cosa parla e lo fa con passione. Secondo: poco o nul (segue...)
L'autore
bosniaco, vincitore del premio Gregor Von Rezzori, racconta come è nato
il suo "Progetto Lazarus" tra realtà e immaginazione.
"Dopo avere visto le immagini del giovane ho deciso di illustrare anche il mio libro".
"Il primo libro che ho comprato è stato Il cinema secondo Hitchcock di Truffaut".
Incontro Aleksandar Hemon a Firenze. Il suo ultimo romanzo, Progetto Lazarus (Einaudi) ha appena vinto il premio Gregor Vo (segue...)
"Dopo avere visto le immagini del giovane ho deciso di illustrare anche il mio libro".
"Il primo libro che ho comprato è stato Il cinema secondo Hitchcock di Truffaut".
Incontro Aleksandar Hemon a Firenze. Il suo ultimo romanzo, Progetto Lazarus (Einaudi) ha appena vinto il premio Gregor Vo (segue...)
Dalla
Lotta continua degli anni Settanta, alla continua lotta dei garibaldini
per non abdicare alle proprie idee. In "La lunga notte dei Mille"
(Aliberti, pp. 317, E 19) il giornalista Paolo Brogi torna a visitare
un'inflazionata pagina della storia patria osservandola da
un'angolazione originale. Lo fa con l'occhio clinico dell'analista e con
il sentimento di chi, per inclinazione, ama sostare nella stazione dei
vinti. I Mille che lasciarono i m (segue...)
Dieci
anni dopo il G8 di Genova le uniche memorie rimaste del movimento No
global italiano sono quelle del corpo di Carlo Giuliani a terra in
piazza Alimonda, della città paralizzata e avvolta in una nube di gas
lacrimogeno, della notte di violenza nella caserma Diaz. Immagini e
ricordi di segno negativo, dietro i quali si sono dissolti i motivi di
protesta che avevano animato l'arcipelago dei gruppi confluiti a Genova
per testimoniare la loro op (segue...)
Una
prosa potente, capace di misurarsi con gli eventi della Storia, e allo
stesso tempo ricca di sfumature e in grado di far partecipe il lettore
dei sentimenti più intimi e contradditori dei protagonisti. C'è questo, e
molto altro, nel romanzo rivelazione di Khaled Khalifa ("Elogio
dell'odio", Bompiani, traduzione dall'arabo di Francesca Prevedello; pp.
524, E 21,90). L'autore, siriano, ha 47 anni: oltre che scrittore è
poeta e sceneggiatore di (segue...)
Ne
I soliti ignoti, a Carlo Pisacane (l'indimenticabile Capannelle) che
gli vantava il giardino d'infanzia di San Vittore, un Mastroianni
ragazzo padre rispondeva sicuro: No no no, il ragazzino in prigione ci
andrà quando è grande, se gli farà piacere. A parte l'amara citazione,
se c'è una cosa alla quale non pensiamo mai è che in carcere ci sono
davvero dei bambini. Bambini che, come ci dice l'autrice, invece di dire
papà, come prima parola dico (segue...)
L'autore anglo pakistano presenta in Italia la raccolta delle sue storie brevi: tra autobiografia e attualità.
Sono vicende sempre molto dure e strazianti, spesso brutali: "Dico la verità così come la vedo è questo il mio compito".
"I miei figli devono sapere che i loro genitori non sono dei santi, che hanno dei conflitti perché i sentimenti sono difficili".
"Sono a metà del prossimo romanzo. Si intitolerà "The Last Word": parla della (segue...)
Sono vicende sempre molto dure e strazianti, spesso brutali: "Dico la verità così come la vedo è questo il mio compito".
"I miei figli devono sapere che i loro genitori non sono dei santi, che hanno dei conflitti perché i sentimenti sono difficili".
"Sono a metà del prossimo romanzo. Si intitolerà "The Last Word": parla della (segue...)
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