In tutti i sensi.
Per esempio, nel senso che domani, alle 18.30, alla Libreria Mieleamaro in via Manno a Cagliari,Gianni Zanata e Gianni Tetti parleranno di "Mette Pioggia", il nuovo libro di Gianni, si intende Tetti
Se lo avete già letto, domani è una buona occasione per stare con loro e con gli altri, discutere del libro con l'autore o, meglio ancora, per acquistarne un'altra copia, regalarla agli amici, ai parenti, ai conoscenti, a chi volete voi.
Se l'avete comprato e non l'avete ancora letto, leggetelo stanotte, così domani andrete belli e preparati come all'esame di maturità.
Se invece non l'avete nemmeno comprato, beh, che ve lo dico e dicono a fare: domani è un'ottima occasione per rimediare.
Altrimenti.
Altrimenti mette pioggia.
E non so se vi convenga.
Presentato
come un “vortice avvolgente, inarrestabile, apocalittico” dagli editori
di
Neo., Mette
pioggia di Gianni Tetti non è un romanzo per tutti.
Perché? Per (almeno) un paio di motivi: la scrittura dominata
dalla paratassi,
che
quindi disorienta chi è abituato alla “scrittura facile”, quella scandita
e
subordinata,
e il tema tremendamente realistico di un’imminente apocalissi, quindi
tutt’altro
che positivo.
Volete provare a leggerlo? Noi ve lo consigliamo: armatevi di
coraggio,
compratelo, prendete
fiato e iniziate a dare una scorsa. Probabilmente non riuscirete
a
fermarvi e leggerete in apnea tutte le 200 pagine circa, foglio più foglio
meno.
Che siate impavidi lettori o no, i 7 giorni di Zanon vi
coinvolgeranno riga dopo
riga,in un flusso di pensieri, eventi e
omissioni, ipnotizzandovi giusto il tempo
di
arrivare alla fine. Il nuovo romanzo di Gianni Tetti, infondo,
mette voglia di stare
un
po’ sotto la pioggia...
“Prima di sentire l’irrefrenabile pulsione di aprire la bocca e
bere tutta quella pioggia
che cade dal
cielo, prima di capire che nella sua pancia c’è qualcosa che si muove
e cresce,
prima di avvertire che questo qualcosa nella sua pancia preme per uscire,
prima di
sentire le vene del collo che si ingrossano fino a scoppiare, prima di
vedere
la sua
pelle che si tira fino a squarciarsi, prima di sentire questo
qualcosa uscirgli
dalla
bocca e diventare un tronco verde e robusto che si aggrappa alla
terra come
una
radice, prima di accorgersi che le sue braccia sono diventate rami penduli
e
sottili
come quelli di un salice, prima di vedere che anche a sua moglie e a
suo
figlio
succede la stessa cosa, prima di realizzare che a tutti succede la stessa
cosa,
prima del
dolore, prima di smettere di respirare, Zanon guarda il cielo, fissa quel
muro di
nuvole nere, apre la mano per provare il tocco freddo
delle gocce che gli cadono sul palmo, e sussurra: hai visto, mette
pioggia.”
L’autore: Gianni Tetti nasce e vive a Sassari.
Specializzato in tecniche di narrazione
per cinema
e tv, ha conseguito un dottorato in Storia e Critica del Cinema.
Ha
scritto e diretto il documentario "Un passo dopo l’altro", è
sceneggiatore del lungometraggio SaGràscia (regia di Bonifacio
Angius).
Suoi
racconti sono stati pubblicati su Frigidaire,
Il Male, Atti Impuri, Prospektiva e in diverse antologie, tra cui
"E morirono tutti felici e
contenti" (Neo Edizioni, 2008).
Sempre
per Neo Edizioni, nel 2010, ha pubblicato il libro "I cani là fuori".
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