PROGRAMMA
14 Giugno 2014 mattino ore 11.00–13.00 ore 11:00–11:15 apertura dei lavori: Saluto del Sindaco di Chiusdino Luciana Bartaletti ore 11:15–11:30 saluto delle autorità, ringraziamenti ore 11:30 Mario Papalini editore Effigi ore 12:00 Caterina Trombetti: “il senso magico della poesia” ore 12:30 Roberta Degl’Innocenti: “poesia fanciullezza e atto creativo” ore 13:00 David Tammaro: “neocreazione, volo ad ali libere” ore 13:30-14:30 pausa pranzo ore 14:30-15:30 visita guidata San Galgano
pomeriggio ore 15.30–18.30 ore 15:30 Tomaso Kemeny: “il nuovo mito” ore 16:00 Eliana Belli: “una porta verso il cielo” ore 16:30 Giovani poeti: “wake-up Shakespeare” ore 17:00 Tavola rotonda
15 Giugno 2014 mattino ore 10.00 –13.00 ore 10:00 Maria Paola Moretti: “il divino nella esperienza creativa” ore 10:30 Amos Mattio: “il lessico del poeta” ore 11:00-11:30 pausa – coffee break ore 11:30 Matteo Rimi: “Poesia Mistero” ore 12:00 Annarosa del Corona:“fra me e te perdura,questa grande paura,di perdersi” ore 12:30 Tiziano Pizzoli “fralano gli atei d’ora come sparsi” ore 13:00-13:30 Conclusioni del Convegno e saluti
Alcuni relatori coinvolti negli interventi del Festival saranno:
Caterina Trombetti, Poeta – Firenze Amos Mattio, Poeta casa della poesia di Milano Tomaso Kemeny, Poeta casa della poesia di Milano Maria Paola Moretti, Psicologa Psicoterapeuta, Presidente Ass.ne Metis – Grosseto Eliana Belli, Psicologa – Studiosa d’arte e letteratura – Roma Tammaro David, Poeta e Presidente Ass.ne Plinio Tammaro Matteo Brancazzi, Musicista e cantautore Cesare Nigrelli, Attore – Grosseto Roberta Degl’Innocenti, Poetessa – Firenze Tiziano Pizzoli, Poeta – Perugia Annarosa del Corona, Poetessa – Grosseto Matteo Rimi, Poeta – Fiesole Firenze Giovani Poeti grossetani: Adelmo Giannetti, Niko Palombi, Davide Rotelli
POESIA: SACRALITÀ, MITO E LEGGENDA
Uomini e luoghi sono i fili di uno stesso tessuto che il telaio della storia intreccia, avanti e oscillatorio indietro, nelle maglie della propria essenza e divenire. Gli antichi lo sapevano bene, eppure i moderni sembrano dimenticare. Esistono luoghi capaci di soffiarti dentro Anima. Ti chiamano sirene. Appena la forza ti concede cedere, allora cogli e ascolti il loro canto. Sono unici a vincerti. Unici a sciogliere il grumo di tensioni raccolte, a rilassare la morsa del pugno da troppo in seno e, si apre benessere, speranza, gioia a calmare procellose inquietudini. Ognuno lì, si fa parte del tutto. L’Abbazia e prima ancora Galgano Guidotti sono e sono stati gli attori di un racconto, che ancora vive e ha segnato profondamente le nostre coscienze, le infanzie, le vite di noi Toscani, Italiani, Europei, Cittadini dell’Universo. L'idea di proporre un Festival della poesia all'interno dell'Abbazia di San Galgano è nata durante un recente incontro avuto con la Poetessa Caterina Trombetti in occasione di un suo illuminante intervento alla rassegna di poesia contemporanea “il Potere della Parola” promossa dall'Associazione Artistica Plinio Tammaro in collaborazione con la casa Editrice Effigi a Castiglione della Pescaia, su una pedana, altare votivo che fronteggia il mare. Abbiamo voluto incontrare Luciana Bartaletti che allora vice, oggi Sindaco di Chiusdino, ci ha subito accolti. Oggi si fa portavoce Lei stessa con la sua Cittadinanza di questo comune volere per tutti. Il condiviso e profondo amore per i magici luoghi intrisi di storia e misticismo ha determinato una volontà congiunta, da parte di tutti i promotori, di vivere ed evocare, tramite componimenti poetici, aspetti e dimensioni da sempre nell'uomo che generano espressività sincere, dirette e al tempo stesso elevate creazioni d'arte. La sacralità, il mito e la leggenda sono elementi, prima che temi, presenti nel vissuto umano, sia dei singoli, sia dei contesti e patrimoni sociali di ogni tempo storico. Essi diventano parola, segno, persino azione del comportamento umano, dei valori e dell'umano sentire. La volontà è quella di proporre momenti di riflessione sui valori del pensiero poetico, della progettualità e creatività umana, sia essa artistica o di nuova visione del rapporto con il mondo e le sue genti, ma soprattutto indagare sulla spinta interiore che muove ogni possibile visione e partecipazione al mondo. La forza di rinnovarsi che un giovane, Galgano Guidotti, sentì e seguì è l’atto creativo per eccellenza ed è simbolo e monito. Spogliasi per rinascere. Ricordarlo e viverlo nella sua “casa” è renderla un po’ nostra. Approfondire alcuni temi poetici fino ad analizzare nello specifico i processi mentali che dall’analisi e dal ricordo, dal conscio e dal inconscio del reale e dell’onirico, dalla sua evocazione mistica, mitica e leggendaria ci permette di spingerci in dimensioni e spazi alle frontiere del possibile e della sana follia dell’arte. L’augurio è che ognuno trovi almeno un luogo, nel raggio più intimo del suo vagare la vita e lo elegga a compagno.
David Tammaro
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