La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

domenica 30 settembre 2018

Sandra Petrignani per la Narrativa e Alberto Bertoni per la sezione Poesia sono i vincitori del trentatreesimo premio letterario "Giuseppe Dessì"

Sandra Petrignani per la Narrativa e Alberto Bertoni per la sezione Poesia
sono i vincitori del trentatreesimo premio "Giuseppe Dessì".
Nella cerimonia che si è svolta questa sera a Villacidro (Sud Sardegna)
consegnati anche il Premio Speciale della Giuria a Ernesto Ferrero
e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna 
a Vittorino Andreoli e Ferruccio de Bortoli.
*

Sandra Petrignani con "La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg" (Neri Pozza) per la Narrativa, e 

Alberto Bertoni con "Poesie 1980-2014" (Nino Aragno) per la sezione Poesia, sono i vincitori del trentatreesimo  Premio "Giuseppe Dessì", il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977) che a Villacidro, sede della manifestazione e della Fondazione a lui intitolata che lo promuove, aveva le sue radici.
 
Sandra Petrignani, scrittrice da tempo affermata (i suoi romanzi sono stati tradotti in Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone) e giornalista culturale, e Alberto Bertoni, ritenuto oggi in Italia un autore, e critico, importante sul versante poetico, docente di Letteratura italiana contemporanea e Prosa del Novecento all'Università di Bologna, sono stati proclamati vincitori e premiati nel corso della cerimonia, condotta dalla giornalista Roberta Floris, che si è svolta questa sera (sabato 29) nella cittadina del Sud Sardegna. Consegnati anche i premi che affiancano i due allori letterari: il Premio Speciale della Giuria allo scrittore e critico letterario 

Ernesto Ferrero, figura che ha attraversato in modo totale il mondo dei libri e dell'editoria (Ferrero ha voluto ricordare Sergio Atzeni e dedicare il suo premio allo scrittore sardo prematuramente scomparso nel 1995); e il Premio speciale della Fondazione di Sardegna allo psichiatra 

Vittorino Andreoli, che con i suoi studi e saggi si è sempre profondamente occupato del malessere dell'uomo e della società contemporanei, e al giornalista e scrittore 

Ferruccio de Bortoli, personalità di spicco, ex direttore del Corriere della Sera, de Il Sole 24 Ore, attualmente presidente della casa editrice Longanesi. 
 
Insieme al prestigioso riconoscimento, a Sandra Petrignani e Alberto Bertoni è stato assegnato un premio dell'importo di cinquemila euro, mentre a ciascuno degli altri finalisti - Maria Pia Ammirati con "Due mogli. 2 agosto 1980" (Mondadori) e Giuseppe Marcenaro con"Dissipazioni. Di carte, corpi e memorie" (Il Saggiatore) per la sezione Narrativa, e Paolo Fabrizio Iacuzzi con "Folla delle vene. Il museo che di me affiora" (Corsiero Editore) e Vincenzo Mascolo con "Q. e l'allodola" (Mursia) per la Poesia - sono andati millecinquecento euro. 
 
  • LE MOTIVAZIONI
 
"Scrive Sandra Petrignani in questo documentatissimo 'La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg': «Ha sempre parlato di sé riuscendo a restare misteriosa»… Tutto questo, e molto altro, resta Natalia nelle pagine di Petrignani, scritte al suo singolare modo, cui ci ha da tempo abituati…", si legge nella motivazione della giuria che ha assegnato l'alloro per la sezione Narrativa alla scrittrice nata a Piacenza (ma vive fra Roma e la campagna umbra), finalista con la stessa opera all'ultimo Premio Strega. E ancora: "Che libro è La corsara? Una biografia? Anche, ma non solo… Il disegno d'una stagione importante della letteratura italiana novecentesca? Impossibile negarlo… Petrignani pone in epigrafe una significativa citazione dal Garboli di Pianura proibita: «Dove va a finire, nei libri che leggiamo, la persona fisica che li ha scritti?»… Ne è venuto fuori un libro di rara intensità e necessità"
 
Alberto Bertoni, un nome conclamato della poesia italiana contemporanea, ha vinto invece la sezione del Premio dedicata alla Poesia: "I versi che Alberto Bertoni ha raccolto in 'Poesie 1980 – 2014' – si legge nella motivazione della giuria - non sono la semplice collezione di libri precedenti, e neppure un'antologia personale di un poeta che ha attraversato le generazione del post-moderno, ma semmai una 'nuova opera' che per correzioni minime e soprattutto lavoro di accostamenti e 'montaggi' trova, in una scelta ampia delle poesie di oltre un trentennio, geometrie e significati nuovi…Siamo di fronte a un poeta che nella piena maturità dei mezzi espressivi non rinnega anzi esalta la grande tradizione novecentesca della riflessione implicita sul e nel proprio lavoro…".
 
La commissione giudicatrice ha deciso di attribuire il Premio speciale della Giuria allo scrittore e critico letterario Ernesto Ferrero perché "non sono molti a poter vantare, come Ernesto Ferrero, una carriera nel mondo della cultura contrassegnata da tanti successi ed incontri, ad aver saputo unire felicemente il lavoro in campo editoriale con un'importante attività creativa autonoma e una notevole capacità organizzativa"; e per sottolinearne "…l'eleganza e l'acutezza, l'ironia e l'urbana gentilezza che hanno sempre contraddistinto il suo tratto e la sua scrittura, sì da farne un modello di civiltà e di cultura…"
 
Uno dei due Premi Speciali della Fondazione di Sardegna, alla sua terza edizione, è stato assegnato allo psichiatra, e scrittore, Vittorino Andreoli. "Rappresenta una delle voci più autorevoli della psicologia umanistica e assume una posizione critica nei confronti dell'alienazione sociale subita dall'uomo contemporaneo", così è scritto nella motivazione. "Acuto osservatore del 'male di vivere' che caratterizza il mondo moderno, fornisce ai lettori percorsi alternativi all'homo stupidus stupidus, frutto passivo di una società basata sull'avere e in continua fuga dai valori dell'essere… Il nostro autore diventa pertanto paladino di un'umanizzazione che richiama nei contenuti la saggezza orientale e i principi di un universale bisogno di fratellanza".
 
L'altro Premio speciale della Fondazione di Sardegna è stato conferito al giornalista e scrittore Ferruccio de Bortoli, perché "…preciso, informato, equilibrato, poco voglioso di apparire, misurato, asciutto nella scrittura, attento, sensibile… con una maturità e una qualità che sono spesso sconosciute a un giornalismo che troppo spesso ha fatto della partigianeria la sua caratteristica principale, quando non unica…" e perché è riuscito "con i suoi editoriali e i suoi articoli a restituire un senso civile alla sua professione…"
 
Le opere vincitrici del trentatreesimo Premio Dessì sono state selezionate fra tutte quelle iscritte al concorso letterario - 263 per la Narrativa e139 per la Poesia - dalla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e il presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci
 
Sandra Petrignani e Alberto Bertoni iscrivono dunque i loro nomi nell'albo d'oro del Premio Dessì, accanto a quello di scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini, Carmen Pellegrino, e di poeti come Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone.

 
Calato il sipario sulla serata clou delle premiazioni, prosegue fino a mercoledì il fitto programma di appuntamenti culturali e di spettacolo che fa da cornice alla trentatreesima edizione del Premio "Giuseppe Dessì"promossa e organizzata dalla Fondazione "Giuseppe Dessì" e dalComune di Villacidro con il contributo dell'Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegnail patrocinio delParco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del GAL Linas Campidano e la collaborazione dei festival letterari Tuttestorie e Marina Cafè Noir
 

mercoledì 26 settembre 2018

Al via domani a Cagliari la ventunesima edizione del festival Forma e Poesia nel Jazz


Al via domani a Cagliari la ventunesima edizione del festival Forma e Poesia nel Jazz. 
Musica e altro fino a domenica negli spazi dell'ex Manifattura Tabacchi.
Si comincia con il trio di Olivia Trummer, The Licaones e The Big Easy Trio.
Tra i protagonisti delle prossime serate Roy Paci, Giorgio Tirabassi & Hot Club Roma, 
Claudio Filippini Trio, Francesco Bearzatti e Giovanni Guidi duo, 
Remo Anzovino e The Quintet con Flavio Boltro ed Emanuele Cisi.
*

Ai nastri di partenza la ventunesima edizione di Forma e Poesia nel Jazz, il festival organizzato dall'omonima cooperativa, con la direzione artistica di Nicola Spiga, che da domani (giovedì 27 settembre) fino a domenica 30 vivrà negli spazi dell'Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari un'intensa quattro giorni all'insegna della musica jazz, con un particolare riguardo per alcuni tra i più interessanti progetti e musicisti che popolano la scena nazionale; e, accanto alla musica, tanti altri eventi e appuntamenti, a completare un cartellone come al solito fitto e variegato.
 
Energia Primordiale è il titolo che caratterizza l'edizione di quest'anno, dedicata, nel trentennale della scomparsa, al writer e pittore afroamericano Jean-Michel Basquiat, dal cui istinto e visionarietà il festival cagliaritano attinge idealmente, trovando ancora una volta nel jazz un'inesauribile fonte di ispirazione.
 
Nel corso dei suoi quattro lustri di vita, Forma e Poesia nel Jazz ha ospitato tanti nomi di primissimo piano della scena jazzistica italiana, come Paolo Fresu, Enrico Rava, Franco D'Andrea, Stefano Bollani, Antonello Salis, Marco Tamburini, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Maria Pia De Vito, per citarne alcuni, e continua il suo lavoro di promozione dei più interessanti progetti nostrani. In particolare, quest'anno saranno protagonisti, tra gli altri, la cantante Karima, The Licaones, Roy Paci, il duo formato da Francesco Bearzatti e Giovanni Guidi, il pianista Remo Anzovino, The Quintet con Emanuele Cisi e Flavio Boltro, il trio del pianista Claudio Filippini, l'attore Giorgio Tirabassi nelle vesti di musicista e narratore per raccontare passi e aneddoti della vita del leggendario chitarrista gitano Django Reinhardt.
Non solo concerti: il programma prevede infatti anche quattro "narrazioni in jazz" curate dal musicista e musicologo Enrico Merlin, una mostra a cura di Attilio Berni di uno strumento simbolo del jazz come il sassofono. E poi, la presentazione del volume "Sardegna, jazz e dintorni" (Aipsa, 2018) con gli autori Simone Cavagnino e Claudio Loi, un laboratorio sui suoni dedicato ai bambini, la presentazione del progetto "377" del contrabbassista sardo Sebastiano Dessanay, escursioni guidate e altro ancora.
 
Dedicata alla memoria dell'amico e collega Robi Massa, il promoter scomparso di recente, la ventunesima edizione di Forma e Poesia nel Jazz è organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato al Turismo), della Fondazione di Sardegna e del Comune di Cagliari, con la collaborazione di ArST - Metro Cagliari, FIAB Cagliari, ABC Sardegna - Associazione Bambini Cerebrolesi Sardegna, CSM Centro Studi Musicali Torre in Pietra, Ambasciata del Belgio in Italia, Bflat, E.JA Energia, THEANDRIC teatro nonviolento, Coldiretti Cagliari, Alla Scoperta di..., Associazione Spazio per Tempo, Associazione Kromatica. Media partner: Tiscali, Eja Tv, Unica Radio, Radio X, Sardegna Eventi 24.
 
  • Al via domani (giovedì 27 settembre)
Forma e Poesia nel Jazz numero ventuno avrà il suo inizio ufficiale domani (giovedì 27 settembre) alle 18 con la prima delle quattro "narrazioni in jazz" del musicista e musicologo Enrico Merlin: si parlerà delle radici del jazz, della nascita ed evoluzione di questa musica attraverso documenti, testimonianze e risvolti inediti. 
Poi, alle 19, si parte con la musica dal vivo. Apre il trittico di concerti della serata inaugurale 

Olivia Trummer alla testa del suo trio composto da Matteo Bortone al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria. La pianista, cantante e compositrice tedesca, nonostante la giovane età, vanta una discografia con ben sei album all'attivo e concerti in Germania, Stati Uniti, Austria, Irlanda, Inghilterra, Italia, Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Russia e Arabia Saudita. L'incontro con i due musicisti italiani è avvenuto mentre era impegnata con il suo primo tour nel nostro Paese nell'estate 2016. Questa fortunata scoperta l'ha ispirata a continuare a girare in trio in Italia e in Germania, rinnovando il proprio repertorio con una serie di nuove canzoni e composizioni ispirate alla tradizione e allo stile di vita italiano. La Trummer, oltre a essere leader di svariati progetti, gira in tournée con il chitarrista statunitense Kurt Rosenwinkel e la sua Caipi Band. Recentemente è stata votata Artist To Look Out For dalla rivista jazz britannica Jazzwise ed è considerata una delle principali pianiste e cantanti jazz femminili della sua generazione.
 Il secondo set della serata (alle 20) vedrà di scena, con i suoi suoni e ritmi contagiosi, 

The Licaones, quartetto d'area friulana, ricco di verve e ironia, che torna alla ribalta a più di dieci anni dal suo primo lavoro discografico,"Licca-Lecca", premiato dal pubblico con oltre diecimila copie vendute. La formazione salirà sul palcoscenico con il suo progetto in stile acid jazz, oscillando funambolicamente tra blues, funky e le atmosfere classicamente hammondiane, i richiami latini e una giusta dose di improvvisazione. Ai fiati, il sassofonista Francesco Bearzatti e il trombonistaMauro Ottolini, musicisti ai vertici della scena jazzistica nazionale e abituali frequentatori di quella internazionale, creativi sperimentatori ma anche compositori e arrangiatori di grande estro, affiancati da Oscar Marchioni all'organo e Paolo Mappa alla batteria. 
Chiude la serata inaugurale 

The Big Easy Trio, con la voce di Karima accompagnata dal pianoforte e dalle tastiere di Roberto De Nittis e ancora dal trombone di Mauro Ottolini. Il trio della cantante livornese, salita alla ribalta nel 2006 grazie alla partecipazione al format televisivo "Amici" di Maria De Filippi, deve la sua nascita all'incontro con il polistrumentista e compositore Roberto De Nittis e a quello successivo con Mauro Ottolini, con il quale ha collaborato cantando nel suo disco "Tenco. Come ti vedono gli altri", pubblicato l'anno scorso per la Azzurra Music. Il nome del trio è un omaggio alla città di New Orleans, che proprio a partire dagli anni Settanta venne soprannominata "Big Easy", e ben si adatta a definire questo sodalizio artistico che riprende proprio le sonorità da "street band" della città della Louisiana. Il repertorio spazia da Otis Redding, Ray Charles, Etta James, Fontella Bass fino ad arrivare a Amy Winehouse e Bruno Mars, con la dichiarata volontà di ripercorrere la storia del blues, del R&B e del jazz delle origini, fino ai giorni nostri.

 
  • Venerdì 28
Apre la serata di venerdì 28, alle 19, un duo d'eccezione che vede insieme l'eclettico sassofonista Francesco Bearzatti e il pianista Giovanni Guidi. Un incontro che unisce sapientemente la creatività, originalità e inventiva del musicista di Pordenone (sperimentatore sempre pronto ad allargare i confini del jazz con il suo sax profondamente intriso di blues), con il raffinato e profondo tocco pianistico del "giovane veterano" di Foligno, da anni al fianco del trombettista Enrico Rava che non ha esitato a definirlo "pianista prodigioso per inventiva e vocazione costruttiva-sovversiva, in un quadro di formazione tristaniana, di richiami jarrettiani largamente (e positivamente) modificati, di capacità di viaggiare nel blues e nelfree, scarno eppure sontuoso, lirico e dissonante".
Alle 20 sale sul palcoscenico dell'ex Manifattura Joe Barbieri per presentare il suo quinto album di inediti, "Origami", un disco imperniato sui concetti di fragilità e di bellezza, che gli origami - ovvero l'arte giapponese di piegare la carta - riescono miracolosamente a porre in relazione; un lavoro che segna la piena maturità del cantautore napoletano. Con Joe Barbieri (voce, chitarra classica), a Cagliari ci saranno Stefano Jorio al violoncello, Antonio Fresa al pianoforte, Giacomo Pedicini al basso acustico e Sergio Di Natale alla batteria.
Musica e parole, a partire dalle 22, per raccontare la vita del grande chitarrista francese Django Reinhardt, icona indiscussa dello stile manouche, all'apice del successo negli anni Trenta eQuaranta: "Django Reinhardt, il fulmine a tre dita" è il titolo dello spettacolo ideato dal chitarrista Gianfranco Malorgio dell'Hot Club Roma in collaborazione con il direttore artistico del Festival Jazz Tradizionale di Lanciano Renato Gattone, che vede l'attore Giorgio Tirabassi nella doppia veste di narratore e musicista. Tra momenti ironici e passaggi commoventi, lo spettatore si ritroverà proiettato nell'Europa delle sale da ballo della Parigi negli anni precedenti la seconda guerra mondiale, percependone le atmosfere come in un film in bianco e nero. Insieme a 

Giorgio Tirabassi (voce e chitarra solista), Gianfranco Malorgio (chitarra ritmica) e Renato Gattone (contrabbasso), completano la formazione Luca Velotti (clarinetto) e Moreno Viglione (chitarra solista). 

 
  • Sabato 29
Il primo set di sabato 29, come sempre alle 19, ha per protagonista il pianista Ivan Dalia, una delle rivelazioni della musica jazz degli ultimi anni, in procinto di pubblicare il suo primo album in studio al quale hanno preso parte musicisti del calibro di Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani. Ad affiancarlo sul palco dell'ex Manifattura Tabacchi, Alberto Sauri al basso e Javier Reyes alla batteria, musicisti che compongono il suo trio berlinese. La musica del pianista campano, classe 1985, cieco dalla nascita, ricerca e trova influenze provenienti sia dalla musica classica che dal jazz, ma anche dalla tradizione popolare. 
Alle 20 in scena il trio del pianista 
Risultati immagini per claudio filippini jazz
Claudio Filippini, a Cagliari per presentare il disco "Before the wind", in uscita prevista per il prossimo ottobre. Il pianista di Pescara, che nel corso degli anni ha condiviso palcoscenici importanti con stelle del firmamento jazzistico nazionale e internazionale come Wynton Marsalis, David Binney, Palle Danielsson, Tony Scott, Mike Stern, Noa, Mario Biondi, Giovanni Tommaso, Maria Pia De Vito, Chiara Civello, Fabrizio Bosso, Dario Deidda, Roberto Gatto e Stefano Di Battista, sceglie un titolo che dimostra quanto continui a riconoscersi in una dimensione di sogno e di attesa. Un lavoro, che pur mantenendo la propria matrice jazz, non si cristallizza su una formula fissa, ma verso una continua ricerca di nuove mete a cui approdare. Colleghi e compagni di viaggio di Filippini, che lo accompagnano ormai da tre lustri e che lui stesso definisce "la migliore sezione ritmica che un pianista possa desiderare", saranno il contrabbassista Luca Bulgarelli e il batterista Marcello Di Leonardo. 
L'ultimo atto della serata di sabato (alle 22) vede al centro dei riflettori 

Roy Paci in "Inediti, B-Sides e altre amenità", un live all'insegna della riscoperta di materiali meno noti e brani fuori scaletta, eseguiti da una formazione che, accanto al trombettista, compositore, arrangiatore e cantante siciliano, schiera Vito Scavo al trombone, John Lui alle chitarre e cori, Roberto De Nittis al pianoforte, Riccardo Di Vinci al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria. In trentacinque anni di carriera, il poliedrico musicista nativo di Siracusa ha realizzato e partecipato a più di cinquecento album, collaborando con artisti del calibro di Manu Chao, Mike Patton, Negrita, The Ex, Vinicio Capossela, Gogol Bordello, Macaco, 99 Posse, Daniele Silvestri, Bombino, Caparezza, Hindi Zahra, Ivano Fossati, Subsonica, Piero Pelù, Marlene Kuntz, Frankie Hi-nrg, Tony Levin e tanti altri. Lo scorso febbraio ha partecipato al Festival di Sanremo insieme a Diodato con la canzone "Adesso" mentre è del 20 luglio l'ultimo singolo, "Salvagente", che insieme al suo gruppo Aretuska vede la partecipazione del rapper Willie Peyote. Roy Paci ha anche realizzato colonne sonore per cinema, tv e teatro, ricevendo riconoscimenti come il prestigioso Nastro d'Argento e una candidatura al David di Donatello.

 
  • Domenica 30
La quarta e ultima giornata di Forma e Poesia nel Jazz, domenica 30 settembre, si aprirà alle 19 con 
Risultati immagini per musica ex machina
Musica Ex Machina, quartetto sardo attivo dal 2006 e formato da musicisti che hanno saputo fondere le proprie differenti estrazioni musicali, sublimandole in un progetto nel quale coesistono sapientemente stili e approcci eterogenei alla musica. Sul palco il pianista Guido Coraddu(proveniente dal conservatorio e dalla ricerca di avanguardia), il trombettista Francesco Bachis (cresciuto nel mondo bandistico e storico membro dei Ratapignata, altra band molto nota in terra di Sardegna), il bassista elettrico Mauro Sanna (attivo nel mondo della musica pop-rock della Sardegna isolana), e il batterista Simone Sedda (musicista eclettico con interessi che spaziano fino all'avanguardia elettroacustica). La formazione, che ha pubblicato di recente l'album "BURP" (Hopetones Records, 2018), negli anni ha collaborato e suonato con musicisti del calibro di Louis Sclavis, Roy Paci, Daniele Sepe, Marco Rovelli, Victor See Yuen, Cecilia Smith, Kenny Brawner, Fred Johnson, Hasan Bakr, esibendosi in numerosi contesti musicali, teatrali, letterari e cinematografici.
Alle 20 parte il set di uno dei nomi di punta di questa edizione del festival,
Risultati immagini per renzo anzovino
 Remo Anzovino. Considerato da critica e pubblico uno dei più originali e innovativi compositori in circolazione, il pianista friulano (che affianca all'attività di musicista anche quella di avvocato penalista) è uno dei massimi esponenti della musica strumentale italiana. Al suo attivo quattro album registrati in studio e uno dal vivo, un progetto speciale dedicato a Pier Paolo Pasolini e uno dedicato a Muhammad Ali (in collaborazione con Roy Paci). Numerose le collaborazioni di grande prestigio e trasversalità: da Roy Paci a Franz Di Cioccio, da Danilo Rossi all'Orchestra d'Archi Italiana, da Lino Capolicchio a Simone Cristicchi, passando per Gino Paoli, Enzo Gragnaniello, Mauro Ermanno Giovanardi, Giuliano Sangiorgi, da Tony Esposito a Luisa Prandina, fino al jazz con Gabriele Mirabassi, Enzo Pietropaoli, Bebo Ferra e Luca Aquino, ma anche il rock di Tre Allegri Ragazzi Morti e Roberto Dellera, il rap d'autore di Dargen D'Amico e l'arte fotografica e figurativa di Oliviero Toscani e Davide Toffolo. Remo Anzovino è attualmente impegnato nella realizzazione del suo quinto album, "Nocturne", che vedrà la luce per Sony Music. 
A chiudere in bellezza la ventunesima edizione del festival, alle 22, 

The Quintet, progetto originale che annovera jazzisti di caratura internazionale come il trombettista Flavio Boltro, il sassofonista Emanuele Cisi, il pianista belga Eric Legnini, il contrabbassista Massimiliano Rolff e il batterista australiano (ma di casa a Roma) Adam Pache. Cinque top player, dunque, per una produzione in cui brani originali e standard si intrecciano sapientemente fra tradizione e modernità. 

 
  • Eventi collaterali
Non solo musica, ma anche incontri, laboratori per bambini, escursioni guidate, momenti dedicati al gusto del palato e altro ancora, completano il programma di Forma e Poesia nel Jazzedizione numero ventuno.
Ritorna al festival il musicista e musicologo Enrico Merlin, quest'anno impegnato in quattro incontri dedicati alla storia del jazz e altri racconti (tutti i giorni alle 18). Venerdì (28 settembre) sarà al suo fianco anche il pianista Nicola Stilo per raccontare il trombettista statunitense Chet Baker, icona del jazz e costante punto di riferimento per vecchie e nuove generazioni di musicisti. 
Dopo il successo della passata edizione, un altro gradito ritorno, sabato e domenica (29 e 30 settembre), è quello del musicista e collezionista Attilio Berni con la sua esposizione di strumenti e la sua masterclass-conferenza in cui racconta, con esempi dal vivo, il sassofono, passato nell'arco di centocinquant'anni da parente lontano del clarinetto a strumento principale del jazz. Di particolare significato, sabato alle 11.30, l'incontro con il pianista Ivan Dalia a cura dell'ABC - Associazione Bambini Cerebrolesi, da sempre in prima linea in Sardegna e nel resto d'Italia nella promozione del diritto alla vita indipendente, all'inclusione, alla libertà di scelta e autodeterminazione delle persone con disabilità e le loro famiglie. Si parlerà dei temi della segregazione fisica, della mancanza di pari opportunità e delle discriminazioni che le persone con disabilità subiscono dalla società. All'incontro con il pianista cieco parteciperanno il presidente di ABC SardegnaMarco Espa e la dottoressa Francesca Palmas.
Sempre sabato, ma alle 18.30, la presentazione di "Sardegna, jazz e dintorni", recente pubblicazione di Simone Cavagnino e Claudio Loi, edita lo scorso giugno da Aipsa. Suddiviso in cinque sezioni tematiche, il libro comprende oltre settanta testimonianze originali di artisti e addetti ai lavori e una nutrita galleria discografica con centinaia di schede distribuite sotto forma di playlist per ogni sezione. Tante le voci autorevoli all'interno dell'opera, tra cui quelle di Paolo Fresu, Antonello Salis, Pinuccio Sciola, Gavino Murgia, Enzo Favata, Paolo Angeli, Elena Ledda e Rossella Faa, tra gli altri. A seguire, conferenza stampa di presentazione del progetto "377" del contrabbassista sardo Sebastiano Dessanay. Il musicista, da tempo trapiantato nel Regno Unito, partirà il mese prossimo per un tour in bicicletta che toccherà tutti i comuni della Sardegna, con l'intento di trarre ispirazione dall'incontro con la tradizione e contemporaneità della sua terra madre, scrivendo ogni giorno nuova musica ispirata dai luoghi e persone incontrate, per giungere, dopo un anno, alla realizzazione di un progetto musicale unico nel suo genere.
Spazio anche per i bambini: sabato e domenica mattina, dalle 10.30, l'associazione culturale Spazio per Tempo proporrà "Un mondo di suoni", laboratori creativi-musicali per piccoli e futuri musicisti. Info al 3779722048.
 
E ancora: venerdì e sabato, in collaborazione con l'azienda ARST, ecco Jazz in Metrò, musica itinerante sulla metropolitana leggera. Ed ecco infine quattro diverse escursioni, una per ogni giorno del festival, in compagnia della guida escursionistica Stefania Contini: mete la Sella Del Diavolo, il Parco regionale di Molentagius, la costa tra Solanas a Porto Sa Ruxi, e le Tombe dei Giganti di Is Concas e Murta Sterria. Per prenotarsi occorre chiamare il numero 3489305607. Chi partecipa alle escursioni avrà uno sconto del 20 per cento sull'ingresso al festival. 
Il biglietto giornaliero per seguire i concerti costa 20 euro; 25 euro per la sola serata di sabato 29. Abbonamento per le quattro serate a 63 euro. Prevendita al Box Office in viale Regina Margherita, 43 (tel. 070657428) e online su www.boxol.it.
Notizie e aggiornamenti sono disponibili sul sito www.formaepoesianeljazz.com e alla pagina www.facebook.com/FormaePoesianelJazz. Per informazioni: tel. 0704513104.
 
* * *