La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

domenica 27 febbraio 2011

Presentaziona del Libro "Andato Andato Andato" di Pietro Ulzega, Fabrizio Frisan, Marco Quondamatteo

 
Ora
martedì 15 marzo alle ore 21.00 - 16 marzo alle ore 0.00

Luogo
Caffè Barcellona
Barcellona 84
Cagliari, Italy

Creato da

Maggiori informazioni
Presentazione del Meraviglioso Libro dell'Esimio Pietro Ulzega
Con Musiche dell'Eccellente Fabrizio Frisan
E VideoViolenze Del Magistrale Marco Quondamatteo

venerdì 25 febbraio 2011

Tamara de Lempicka (1898-1980), la baronessa pittrice, in una mostra al Vittoriano a Roma

Tamara de Lempicka (1898-1980), la baronessa pittrice. In una mostra al Vittoriano, dall'11 marzo al 10 luglio, i suoi dipinti e il racconto di una vita esagerata e scandalosa: dichiaratamente bisessuale e cocainomane, tre mkatrimoni e innumerevoli amanti, frequentatrice di salotti fra la Polonia, la Russia zarista, Parigi e gli Usa.
Per vedere le foto clicca qui

Tamara de Lempicka

''Odore di Chiuso'' di Marco Malvaldi ai mercoledi' di Casa Corsini

giovedì 24 febbraio 2011

Cinemecum.it Il cinema al centro del Mediterraneo






Cagliari in corto presenta:
Il cinema al centro del Mediterraneo
Cinema showcased at the centre of the Mediterranean
Cinemecum, il sito dedicato al cinema realizzato da quelli di "Cagliari In corto" e' on line con un nuovo numero.Sotto la lente di ingrandimento di Elisabetta Randaccio "Il grinta" di Joel Coen e Ethan Coen.
Continua il viaggio di Cinemecum nelle isole del Mediterraneo, e' la volta di Ischia col suo festival.
Approfondimenti:
“Prima Linea” di Renato De Maria a cura di Stefano Anedda Endrich
In questo numero
Oscar, in attesa della grande notte. Una manciata di giorni ci separano dal piu' importante premio del mondo del cinema. Chi la spuntera' domenica sera tra il superfavorito "Il discorso del re" e l'acclamato "The social network"? L'Italia, a parte la categoria costumi, la grande assente.
Come incassare un euro in piu' oggi e affondare un intero settore domani. Forte allarme dalle associazioni nazionali di cultura cinematografica per l'ennesima scelta errata del governo: tassare di un euro i biglietti per godersi un film in sala.
"Le concert, o il film che avrei voluto fare". Incontro con Sebastiano Somma, in tour sull'Isola, diretto tra gli altri anche da Dario Argento, Corbucci e Vanzina e nel 2008 passato dietro alla macchina da presa per raccontare la storia della troupe Rai uccisa a Monstar. "Il film che avrei voluto girare? L'importante e' comunicare un'idea".
Se la Sardinia e' in festival. Materiale gia' tutto on line, chi vuole partecipare si faccia sotto. La manifestazione diretta da Carlo Dessi' и pronta a valutare cortometraggi a tema libero. C'e' tempo sino al 31 marzo 2011.
Piccoli autori crescono. Sul podio del concorso targato Cinemecum, Diego Massa l’autore di “Cagliari’s Heart” e la lettrice-critica Daniela Aretino la cui recensione ha convinto la redazione: "Qualche minuto di poesia per una citta' che merita uno sguardo intenso, buffo, romantico, attento. Bravi". Al via anche un laboratorio cinematografico firmato Schermi Rubati.
Con Storaro & C a passeggio per Ischia. Organizzatori al lavoro per la nona edizione dell'Ischia Ischia Film Festival, quest'anno popolata da una pattuglia di premi Oscar: da Carlo Rambaldi a Osvaldo Desideri, Vittorio Storaro. Omaggio d'obbligo all'indimenticabile Mario Monicelli.
 
E come sempre le rubriche e le recensioni scritte da voi e ampliate dai vostri commenti, mille notizie sul cinema, le rassegne, le rubriche su chi cerca e offre lavoro e gli appuntamenti sull'Isola e in giro per il mondo.
 
Cinemecum supporta l'Ischia Film Festival.
 

mercoledì 23 febbraio 2011

Porte aperte Festa del Mare a Cala Galera Monte Argentario

L'Argentario deve il suo nome soprattutto al prodigio di essere isola, promontorio e mare insieme. Dove meglio che nella Marina di Cala Galera, perla del Tirreno, avrebbe potuto trovare sede Porte Aperte 2011?
Durante i due weekend, del 9 e 17 Aprile, si rinnoverà il piacevole appuntamento con questa manifestazione che unisce la passione per la nautica alla riscoperta dei piccoli e grandi tesori della nostra terra.
L'eccellenza della produzione nautica nazionale ed internazionale sarà come al solito una costante della mostra primaverile: presenti tutti i più nuovi e raffinati modelli al top delle varie gamme, affiancati da un’ampia e interessante esposizione dell'usato a vela e a motore.
Oltre a soddisfare gli occhi, l'evento promosso dall'Associazione Operatori Marina di Cala Galera e dal Marina di Cala Galera SpA, mira a sollecitare anche il gusto e il piacere della scoperta e della novità. Per la prima volta infatti, grazie anche al contributo della Provincia di Grosseto e del Comune di Monte Argenatrio, saranno presenti numerosi stand (Mercato provinciale della Filiera Corta) con prodotti tipici selezionati della Maremma toscana, affiancati da manufatti del nostro artigianato. Partner della manifestazione saranno anche Il Pellicano Hotel in Tuscany, ENIT, C.A.I.M., BOERO BARTOLOMEO S.p.A. ed altri ancora.
Diverse ed accattivanti saranno le occasioni di incontro: conferenze, cocktail party, scuola di vela, presentazioni di libri e musica.
Uno dei momenti più attesi sarà certamente il confronto sulle recenti problematiche degli approdi del Monte Argentario, Venerdì 15 Aprile.
Siamo certi, che il consolidarsi di manifestazioni come questa possano coinvolgere un pubblico affezionato ed esperto, e allo stesso tempo, invitare i neofiti al piacere di vivere il mare in tutti i suoi aspetti.





Mario Papalini
C&P Adver - Arcidosso (GR)
Emanuela Barbieri
Cell +39 349 7498435
Uff. 0564 1911589

L’ISOLA MISURATA. La cartografia storica della Sardegna



L’ISOLA MISURATA.
La cartografia storica della Sardegna
Dal Generale Alberto Ferrero della Marmora
all’Istituto Geografico Militare

Dal 18 febbraio all’8 maggio, il Centro comunale d’arte e cultura Il Ghetto, a Cagliari, ospita la mostra L’isola misurata - La cartografia storica della Sardegna dal Generale Alberto Ferrero della Marmora all’Istituto Geografico Militare.

Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari e organizzata dalla Carlo Delfino editore in collaborazione con l’Istituto Geografico Militare, la Mediateca del Mediterraneo e il Consorzio Camù, l’iniziativa, curata da Luciana Pintore, inaugura le manifestazioni per i festeggiamenti dei 150 dell'Unità d'Italia.

Esposte 90 carte, di cui 40 originali messe a disposizione dalla Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, che vanno dalla seconda metà del '700 ai giorni nostri, con particolare enfasi su La Marmora e le produzioni IGM. Inoltre presenti in mostra 3 strumenti tecnici coevi a La Marmora e il suo Voyage con gli atlanti concessi in prestito dall'IGM. In particolare la carta del 1845 di La Marmora, stampata in grande formato (6 x 3 mt) applicata al pavimento con accanto  un filmato di foto d'epoca che, come in un viaggio immaginario simile a quello compiuto da La Marmora, mostrano varie località della Sardegna. È esposto anche l’Atlante sulle Condizioni dell’Industria Mineraria dell’Isola di Sardegna per la Relazione Parlamentare di Quintino Sella.

Quando arriva a Cagliari, l'11 febbraio 1819, Alberto Ferrero Della Marmora non ha ancora trent'anni. Ci viene, sull'onda delle delusioni




della sua generazione che aveva combattuto con Napoleone e ora sembrava quasi costretta a farsi perdonare dai governi della  Restaurazione, per un po' di caccia e qualche escursione  ornitologica. Metà diporto e metà curiosità scientifica: in realtà, desiderio di alleviare la malinconia e, soprattutto, dimenticare Torino.
Ripartì dalla Sardegna, per l'ultima volta, l’11 settembre 1857.
Calcolò che, della sua vita, aveva passato nell'isola, in totale, 13 anni, 4 mesi e 17 giorni, come aveva calcolano in un libricino intitolato Elenco dei miei Itinerari di Sardegna dal 1819 al 1857, che regalò poi all’amico canonico Spano. Nell’ultima pagina scrisse: «Qui finisce la serie dei miei viaggi in Sardegna. La mia età oltre settuagenaria non mi permette più di riprenderli, ma se mi fosse dato di ringiovanire, riprenderei da capo, e rifarei tutto quanto il mio lavoro!».
Morì a Torino alle sei e mezzo del mattino del 18 maggio 1863.
L'intera esperienza sarda del Lamarmora si condensa nelle sue due grandi opere: il Voyage e la Carta dell'isola e del regno di Sardegna. Tutta l'altra vasta bibliografia "isolana" del Lamarmora è, in fondo, preparazione o risultato di esse: una bibliografia che, escludendo gli interventi parlamentari (nei quali la Sardegna ebbe sempre un ruolo centrale perché il Lamarmora ne veniva unanimemente considerato un grande conoscitore, e la sua opinione valeva molto presso molti parlamentari), comprende più di 35 titoli.





Curatrice mostra e catalogo:
Luciana Pintore
Organizzazione:
Carlo Delfino editore- Sez. Eventi
Ente Promotore:
Assessorato Alla Cultura del Comune di Cagliari
In collaborazione con
Istituto Geografico Militare
Mediateca del Mediterraneo
Consorzio Camù

18 febbraio /8 maggio 2011
Centro Comunale d’Arte e Cultura “Il Ghetto”
Via Santa Croce, 18 - Cagliari
Lunedì chiuso/dal martedì alla domenica 9-13/16-20

informazioni e/o prenotazioni visite scolastiche e gruppi.
Le prenotazioni possono essere effettuate al numero : tel. 070 6402115
INGRESSO GRATUITO PER I POSSESSORI DELLA KARALIS CARD



I Corsari e la Maremma

''Donne, Musica e Parole'', a Lotzorai

Sabato 26 febbraio, a partire dalle 18:30, si terrà presso l'Aula Magna della Scuola Media di Lotzorai (Ogliastra, Sardegna) l'evento "Donne, Musica e Parole!", organizzato dall'Associazione MilleIdee Lotzorai, all'interno del quale verrà presentato l'ultimo romanzo di Nicoletta Vinciguerra "La ruota degli innocenti".

Sarà una serata all'insegna dei libri, in particolare delle autrici donne, e della musica, con due presentazioni e due intermezzi musicali, e infine un buon buffet.

Nicoletta Vinciguerra presenterà il suo nuovo romanzo, insieme all'autore della prefazione Giuseppe Virdis.

Il programma completo della serata:

18:45 Preludio musicale con Giulia Piga, Giuseppe Virdis e il trio composto da Giuseppe Muggianu, Andrea Pischedda e Raffaele Garau

19:00 Presentazione del romanzo "Calepino" di Conchita Tironi

19:30 Concerto con Giuseppe Muggianu, Andrea Pischedda e Raffaele Garau

20:00 Presentazione del romanzo "La ruota degli innocenti" di Nicoletta Vinciguerra

20:30 Buffet accompagnato nuovamente da una bella dose di sana e buona musica!
Presentazione dei libri: "CALEPINO" DI Conchita Tironi e "LA RUOTA DEGLI INNOCENTI" di Nicoletta Vinciguerra. Il tutto intervallato da un breve concerto live!

PROGRAMMA DELLA SERATA:

Ore 18e30 - Preludio con Giulia Piga, Giuseppe Virdis e trio composto da Giuseppe Muggianu, Andrea Pischedda e Raffaele Garau ;

Ore 19 - Presentazione del romanzo "CALEPINO" di Conchita Tironi

Ore 19e30 - Concerto con Giuseppe Muggianu, Andrea Pischedda e Raffaele Garau;

Ore 20 - Presentazione del romanzo " LA RUOTA DEGLI INNOCENTI" di Nicoletta Vinciguerra;

Ore 20e30 - Buffet accompagnato nuovamente da una bella dose di sana e buona musica!

VI ASPETTIAMO!


Ecco la pagina fan dell'autrice de "LA RUOTA DEGLI INNOCENTI":

http://www.facebook.com/NicolettaVinciguerra

venerdì 18 febbraio 2011

Buk Modena 2011 - Festival della piccola e media editoria

Ora
Domani alle 9.30 - domenica alle 19.30
Luogo
Foro Boario
Bono da Nonantola, 2
Modena, Italy

La morte e' l' unica certezza della vita, racconto di PLZ


La morte e' l' unica certezza della vita

L’anima è partita a mezzogiorno e adesso va
vaga sorvolando la città
presto punterà decisamente verso sud
mare aperto oh oh va al deserto...
Sotto c’è Israele nella sua immobilità
coi suoi cieli chiari controllati
mare azzurro stretto dai deserti un po’ più in là
Spiagge rosse... sorvolando Eilat
e le montagne nude... sorvolando Eilat...
L’anima si apre come il vento e corre giù
entra nell’imbuto blu di Assab
poi si getta a destra e punta ancora verso sud
sull’Etiopia lì sdraiata, assolata...
Bimbi tende e il vento se li prende vuol giocare...
bimbi tende e il vento se li prende
senza capire, senza guardare
Spiagge rosse... sorvolando Eilat
e le montagne nude... sorvolando Eilat...


Ascolto questa canzone di Fiorella Mannoia dall’ auricolare dell’ Ipod, che Ko Chav, un’ insegnante israeliana, mi infila all’ orecchio. Siamo comodamente seduti in un Boeing 737 della ‘’El Al’’, diretto da Tel Aviv a Eilat.
Ko Chav si avvicina a me e appoggia il capo sulla mia spalla. Solleva il viso. Mi guarda. Le sue labbra si poggiano sul mio orecchio. Lo mordicchia. Si ferma. Mi fissa. Sorride. Ride.
Spegne l’ Ipod.
- Due mesi fa non sapevo che esistessi. La mia ricerca di una localita’ per una vacanza in Sardegna mi ha portato nel tuo sito. Ho scritto chiedendo aiuto. Ricordi?
Annuisco. Sorrido e delicatamente poggio le mie labbra sulle sue. Un casto bacio.
- Ricordi cosa hai risposto?
- Si’! Ti ho scritto di non essere una agenzia di viaggio, ma un giornalista che scrive della sua bella, meravigliosa Isola, aggiungendo che se tu avessi avuto necessita’ di aiuto avrei, comunque, potuto darti una mano.
- Sei poi venuto all’ aeroporto di Cagliari-Elmas ad accogliermi. La foto del tuo sito mi ha aiutato a riconoscerti. Poi non so come la nostra amicizia si e’ trasformata. Ero gia’ presa di te. Il nostro scambio di e-mail, la tua gentilezza, il tuo delicato modo di raccontare la tua Isola, anche se in un Inglese non perfetto, esprimeva l’ amore per la tua terra e mi trasferiva intense emozioni. Dopo la vacanza sarda adesso siamo insieme qui in Israele. Dopo Gerusalemme voglio adesso farti scoprire il deserto del Negev. Un posto magico e misterioso.
Mi bacia. Appoggia il capo sulla mia spalla e mi prende la mano. La stringe con un gesto di complicita’. Chiude gli occhi.
Accadono cose che solo con il passare del tempo comprendiamo.
Sono stato praticamente trascinato in Israele dove gia’ sono stato piu’ volte. Ko Chav mi desidera. Vuole che vada a vivere con lei a Gerusalemme, nella parte nuova della citta’. La’ aveva vissuto con il marito, quasi impotente, morto per un tumore, alcuni anni fa.
Aveva avuto negli anni una relazione con un musicista. Conclusa quando abbiamo scoperto di stare bene insieme.
Tutto era nato durante una passeggiata nelle viuzze di Castello, il quartiere medievale di Cagliari. Salivamo lungo la via Fossario, dal Bastione di San Remy, la grande terrazza dalla quale si puo’ ammirare la citta’ in tutta la sua bellezza. Davanti il porto, i tetti della Marina, l’ antica Lapola, un rione popolano subito dietro la via Roma, una volta il passeggio dei cagliaritani, sosta obbligata de ‘’is oreris’’, quelli che fanno ora, flanella; a destra un piccolissimo spicchio di Stampace, il porto industriale, il grande stagno di Santa Gilla, dove vivono stabili i fenicotteri rosa; sulla sinistra il vecchio quartiere di Villanova, una volta dimora dei contadini, oggi di artigiani; poi il parco di Monte Urpinu, la sella del Diavolo, lo stagno di Molentargius, altra dimora dei fenicotteri, ma non solo; infine la lunga lingua della spiaggia del Poetto; in lontananza si identificano i paesi vicini, Quartu, Capoterra, Sarroch.
Improvvisamente mi tocca un braccio e mi invita a fermarmi. Immagino che voglia ammirare lo spettacolo dei tetti di Villanova … si avvicina, il suo corpo tocca il mio.
- Ssss
Mette un dito sulla mia bocca.
- Sss
Le sue labbra sono sulle mie. Le sue mani a stringere il mio viso.
Non ero preparato a questo.
- Ssss
Ancora le sue labbra sulle mie. La sua lingua forza la mia timida resistenza. L’ abbraccio. I nostri corpi quasi si fondono in uno solo. Le nostre lingue si attorcigliano.
Una suora che esce dal pensionato per le studentesse ci guarda con disgusto. Mormora ‘’sbrigungiusus’’ (svergognati), ma passa oltre. Scende anche un ambulante senegalese carico di borsoni con la sua mercanzia. Sorride.
Proseguiamo. Arriviamo in piazza Palazzo, una delle piu’ belle del mondo, dominata dal palazzo Regio, a cui si affiancano la Cattedrale l’ antico palazzo di Citta’.
Raggiungiamo il viale Buoncammino dove abbiamo parcheggiato l’ auto. Andiamo a casa, una villettina a schiera poco lontano dalla citta’, in una zona residenziale.
Varchiamo la porta finestra che si affaccia sul giardino e cominciamo a spogliarsci. Ci guardiamo mentre ci togliamo gli indumenti. Ci piace vederci mentre piano piano diventiamo nudi. Ci godiamo con gli occhi e con le mani e la bocca.
Accarezzo dolcemente e lentamente il suo corpo mentre la faccio stendere sul letto. La mia lingua cerca la sua, si attorcigliano. Una massa incandescente preme nel mio petto. Ribolle.
I nostri sessi si cercano. Si trovano. Entro in lei. Sentiamo gettiti improvvisi di lapilli fosforescenti. E’ un’ esplosione. E’ una suprema alchimia.
Le nostre anime, i nostri corpi, allacciati, sono come cavalli senza briglia in corsa selvaggia.
Raggiunge l’ orgasmo. Il suo corpo comincia a fremere. Sento le sue vibrazioni, sensazioni partire dai piedi, salire sul tutto il corpo. Scuotimenti leggeri, poi sempre piu’ violenti.
Poi esplodo anch’ io.
Una settimana di passione, interrotta da brevi escursioni turistiche.
Siamo a tavola, sul patio davanti il giardino.
- Peter perche’ non mi accompagni in Israele? Lo sai devo rientrare, la scuola mi aspetta. Puoi fermarti da me quanto vuoi.


Prima di Eilat siamo stati a Gerusalemme citta’ dove KoChav insegna in una classe elementare. La scuola non e’ lontana dalla sua abitazione, alla periferia della Gerusalemme nuova. Mia figlia Roberta avrebbe detto appartamento in mezzo ad una cozzaglia di altri appartamenti anonimi,non si vede nemmeno il sole,a mala pena ci passa l'aria,la donna di fronte grida con i suoi figli,i cani della donna dell'ultimo piano abbaiano ed ululano perchè sono stati chiusi fuori al balcone, il cozzalo del quartiere spara la musica da discoteca a tutto volume.

Gerusalemme, il gusto della storia; il quartiere ebraico, che ospitò gli Ebrei europei e Sefardici; il Broad Wall, una fortificazione difensiva di 2.700 anni, Ariel, museo dell’era del Primo Tempio, palazzi di Herode
Emozioni forti passeggiare nelle millenarie strade, attraverso i vecchi mercati della città, immergendosi negli odori e nei suoni provando a contrattare per l’acquisto dei tesori locali.
Pranzare o cenare a Mahane Yehuda, il mercato di prodotti tipici di Gerusalemme, dove ci sono tanti ristorantini aperti nei palazzi di antiche pietre, dove si possono gustare i locale humus e altre delizie mediorientali e mediterranee.

Gerusalemme, la Gerusalemme d’oro che non ha paragoni in tutta la terra. Sacra alle tre grandi religioni monoteiste, e contesa per millenni da una varietà di popoli e nazioni, si potrebbe dire che sia il centro del mondo. Incontro Ebrei giunti da ogni angolo del mondo mentre eseguono le preghiere rituali quotidiane e lasciano i loro messaggi rivolti a Dio, scritti su pezzi di carta e nascosti tra le pietre del muro.
La visita al Santo Sepolcro dimostra quante varietà di Cristiani vi siano, Cattolici, Greci, Russi, Armeni, Copti ed Etiopi. La cupola della roccia, sul Tempio della Montagna, che domina ogni veduta di Gerusalemme, esempio dell’architettura Islamica. La roccia è ritenuta, da tutte le tre religioni, il luogo dove Abramo si accinse a sacrificare il figlio a Dio, con quell’atto che divenne poi il fondamento del monoteismo.
Ogni passo tra le strade di questa città sacra rammenta di essere in un luogo che ebbe e ha un profondo effetto nella storia del mondo, e che sicuramente è destinato ad avere un ruolo primario nel futuro. Sulla via Dolorosa, la rete di strade attraverso la quale Gesù portò la croce prima di essere giustiziato, il richiamo alla preghiera dei Musulmani si alterna con i canti Cristiani e con le grida dei mercanti di spezie, e accade di vedere Ebrei e Musulmani contrattare tra loro, o mangiare insieme al caffè.
Ko Chav, la scuola non e’ ancora cominciata, mi accompagna nella visita della citta’, mi spiega i significati dei nomi, mi illustra la storia di quei magici luoghi, per i quali ebrei e musulmani si scannano in una guerra infinita.
Avra’ mai fine?
Camminare nelle stradine della citta’ vecchia mi ricorda la descrizione che Amos Oz, nel suo ‘’Una storia di amore e tenebra’’ fa della Gerusalemme negli anni antecedenti la fondazione dello stato d’ Israele: il labirinto di vicoli della scalcinata cittadella ultraortodossa, i fili della biancheria carichi di bucato, le ringhiere di ferro arrugginito, i fumi di povere pietanze ashkenazite, cholent e bortsch, soffritti d’ aglio e cipolle e cavolo acido.
Camminiamo mano nella mano. Tengo la sua mano nella mia. La guardo. Sorrido. Ho voglia di lei come di un frutto.
Prendiamo un gelato. Ko Chav e’ golosa. Un desiderio: essere gelato al quale lei avvicina la bocca e mi lecca, lentamente e mi possiede con la sua lingua e labbra. La desidero follemente. Avvicino la mia bocca al suo orecchio e dico che vorrei spogliarla e fare l’ amore. Ride fragorosamente
- Qui? Non e’ possibile. Troppa gente. Poi non sta bene, mi vergogno se mi guardano. Andiamo a casa. Ti desidero anch’ io.

Niente assorbe piu’ dell’ amore. Non si e’ mai pigri.
Vestiti ci distendiamo sul letto. Ci baciamo dolcemente. Non vogliamo consumare in fretta la passione che ci avvolge. Cominciamo a spogliarci stando sempre sdraiati. Sembra di cullarci. La bacio, la lecco: mi bacia, mi lecca. Bacio i piedi le gambe. Ko Chav appoggia le gambe sui miei fianchi, mi imprigiona. Con slancio si stringe a me. Beneficio della sua dolce violenza. Sono sopra di lei. Bacio il suo petto, mordicchio i suoi capezzoli. Le nostre bocche si cercano, si trovano, nessun ostacolo, le lingue insaziabili godono del piacere di lunghi baci di passione e dolci momenti di poesia d’ amore.
Serata e notte di passione sfrenata e di tenerezze, di voglia di far esplodere il vulcano che e’ dentro di noi, di pause, di rallentamenti, per prolungare il piacere del possesso. Poesia dell’ amore.
Il sonno ci sorprende nudi.
A meta’ mattina, il risveglio.
E’ scoperta.
Vederla dormire mi procura una grande volutta'.
Bacio la sua schiena. Con la lingua segue il percorso della sua colonna. Arrivo all’ attaccatura delle natiche. I miei baci adesso sono meno casti. Si sveglia di soprassalto. Si gira e comincia a baciarmi. Le nostre carni si fermano sfinite alcune ore dopo.

Eccoci ora diretti a Eilat che, nel corso degli anni, con i suoi hotels e le sue spiagge, è divenuta il più importante centro di villeggiatura per migliaia di israeliani e per i turisti che giungono da ogni parte del mondo, scegliendo come meta rilassante l’estremo sud di Israele. Straordinaria combinazione di un clima piacevole, un mare dal fascino tropicale e un’emozionante scenario di selvagge montagne di granito. Nel passato venne utilizzata come porto, già ai tempi del Re Salomone che costruì una ricca flotta di navi, e successivamente nelle varie dominazioni succedutesi in Israele, dai Nabatei, ai Romani, agli Arabi, ai Crociati

Eilat e’ la nostra base per la visita al deserto del Negev, antica sede delle miniere di rame di Timna, risalenti al periodo del Regno di Israele, oggi sede di industrie chimiche, e grazie all’ oculata politica di sfruttamento delle acque vi sono insediamenti agricoli anche in zone aride, di cui è esempio il kibbutz di Sde Boker, nel centro del Neghev presso la antica città nabatea di Avdat.

Vogliamo ripercorrere un percorso conosciuto come “La Via delle Spezie”, costruito dai Nabatei i signori del deserto, i quali con carovane di cammelli attraversarono questa rotta trasportando spezie, profumi e sale dallo Yemen fino ad Est al porto della città di Gaza.
Prendiamo in affitto un fuoristrada.
Il nostro viaggio si svolge tra distese desolate e letti di fiumi asciutti. La natura è davvero sorprendente.
- In inverno, dice Ko Chav, nonostante la piccola quantità di acqua, il Negev è ricoperto di fiori meravigliosi, tra cui splendidi anemoni rossi.
Abbiamo deciso di visitare i posti meno battuti dai turisti. Vogliamo essere soli per godere il posto e non solo. Dormiremo in una tenda canadese.
Arriviamo a un makhtesh ("piccolo mortaio" ma anche cratere), i tre makhtesh che si trovano nel Neghev sono dovuti all'erosione idrica.Poi Timna. È una valle molto suggestiva. Rocce marine sedimentarie (tipo dolomiti), sovrapposte a rocce vulcaniche del periodo mesozoico.
Decidiamo di trascorrere la prima notte nel deserto, nelle cosiddette "miniere di Salomone" , le grandi miniere di rame.
Superato l’ angolo di una falesia in gres, una visione incredibile. In una vallata percorsa da un fiume asciutto, un tamerisco solitario, piegato dalla direzione prevalente del vento, domina l’ ampia distesa.

«Maledetto l’uomo
che confida nell’uomo,
che pone nella carne
il suo sostegno
e il cui cuore
si allontana dal Signore.
Egli sarà come
un tamerisco nella steppa,
quando viene il bene
non lo vede...
dimorerà in luoghi aridi nel deserto,
in una terra di salsedine,
dove nessuno può vivere.
Benedetto l’uomo
che confida nel Signore
e il Signore è sua fiducia.
Egli è come un albero
piantato lungo l’acqua,
verso la corrente
tende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi;
nell’anno della siccità
non intristisce,
non smette di produrre
i suoi frutti''.
(Geremia 17,6-8)

Ko Chav recita questi versi del libro di Geremia lentamente staccando ogni sillaba perche’ capisca bene.
Stiamo fermi, immemori del tempo, ad osservare questo incredibile, magnifico, immaginifico spettacolo.
Superiamo le colonne di Salomone . Si suppone che, nel contesto della falda sirio – africana, si siano create delle crepe nella parte superiore della montagna; con il tempo l’acqua vi si è infiltrata e ha foggiato la struttura di base. L’erosione chimica ha ultimato questa scultura naturale. Ai piedi delle colonne di Salomone, sul lato sud, si trova il tempio
Vogliamo arrivare ai campi di lavoro, situati al centro della valle, dove ci sono i forni speciali, per la produzione del rame. Il campo del fungo rappresenta uno di questi.
Giriamo per i pozzi profondi circa venti metri con nicchie per la presa delle mani e dei piedi.
Ko Chav si appoggia al mio braccio. La bacio. Voglio godere di lei. Risponde a questo mio desiderio. Mi guarda. Mi piace questo suo sguardo di possesso. L’ appoggio a una parete di una delle gallerie della miniera. Non vedo ostacoli al mio desiderio. Mi stringo sempre piu’ a lei. Accarezzo il viso con la punta delle dita. Spiego lentamente quale sarebbe stata la nostra vita, la sua esistenza.
Appoggio le mie labbra sulle sue. Un lungo bacio. Un lungo tempo. Lo stacco, improvviso, per poter respirare .
- Quanto ci vuole, dico, per vivere una vita. Morire e’ un attimo: basta affondare un coltello nel petto sotto la mammella sinistra e il cuore e’ diviso in due … neanche un attimo per l’ ultimo pensiero.
Mi ascolta, sorride.
Il mio coltello a serramanico entra lentamente nel suo petto.
- Aspetta un poco, dico, chiudi gli occhi, ascolta l’ intrinseco silenzio nel grembo del mondo, il silenzio della vita che fugge lontano. Niente ci rende piu’ sentimentali del morire mentre si sogna il futuro. Non hai il tempo di comprendere che non sara’ mai realta’.
La morte e’ l’ unica certezza della vita.

''Le pietre di Nur'' di Vindice Lecis

La storia si intreccia con l'avventura e diventa romanzo. Le pietre di Nur del giornalista Vindice Lecis è ambientato nell'ottavo secolo avanti Cristo, quando la civiltà nuragica è al culmine del suo splendore. Racconta la storia di un principe guerriero. Si chiama Alvras, vive nella costa nord occidentale dell'isola, i suoi uomini abitano nelle torri di pietra e frequentano il mare. Sono liberi ma presto debbono fare i conti con le mire espansionistiche dei Fenici che chiedono approdi per i loro commerci. Ci sono territori da difendere, le tribù sono divise. "Solo una federazione di popoli può fermare gli stranieri", dice Alvras nella riunione dei saggi. La battaglia da combattere è per l'avvenire dei sardi: liberi o schiavi.

Vindice Lecis - Le pietre di Nur, Robin edizioni, per la biblioteca del tempo.

Premio Man - Gasworks


Luogo
MAN

Creato da

Maggiori informazioni
PREMIO MAN_GASWORKS



Il Museo d’Arte della Provincia di Nuoro annuncia la terza edizione del premio MAN_GASWORKS, rivolto agli artisti under 40 residenti in Italia.
...
L’artista selezionato prenderà parte al Gasworks International Residency Programme e avrà l’opportunità di vivere e lavorare a Londra, insieme ad altri artisti internazionali, per un periodo di tre mesi.

Gasworks è un’organizzazione d’arte contemporanea che ha sede a South London e che ospita 12 studi: nove riservati ad artisti residenti a Londra e tre al Residency Programme.

Gasworks offre inoltre un programma di mostre, di incontri internazionali e di progetti educativi.
Negli ultimi 15 anni, Gasworks International Residency Programme ha ospitato più di 170 artisti. Il vincitore del premio avrà l’opportunità, all’inizio del suo soggiorno, di tracciare le linee della sua attività con una conversazione introduttiva. La residenza si concluderà con un Open Studio, durante il quale l’artista presenterà gli sviluppi del suo lavoro a Londra.

La natura della residenza, non prescrittiva e basata sui processi creativi, permetterà all’artista di sviluppare progetti durante tutto il periodo di permanenza.


modalità di partecipazione

Per poter essere ammessi, gli artisti devono essere residenti in Italia e avere un’età compresa tra i 25 e i 40 anni. Il vincitore sarà designato da una commissione di esperti d’arte internazionale composta da: Cristiana Collu (Direttore del MAN), Alessio Antoniolli (Direttore del Gasworks and Triangle Arts Trust), Hans-Ulrich Obrist (Co-direttore di Exhibitions and Programmes e Direttore dell’International Projects alla Serpentine Gallery).
Gli artisti dovranno presentare: un CD o DVD con 5 lavori/progetti realizzati negli ultimi 5 anni, accompagnati da una breve descrizione (massimo 1 pagina).
Il materiale fotografico dovrà essere presentato in formato PDF, spedito per posta entro e non oltre il 28 Aprile 2011 (farà fede il timbro postale) e inviato al seguente indirizzo:
MAN_Museo d’Arte della Provincia di Nuoro, Via Satta 27, 08100 Nuoro.

Il 16 Maggio 2011, nel sito internet del MAN www.museoman.it sarà data comunicazione del vincitore. La residenza a Londra si svolgerà tra Ottobre e Dicembre 2011 e includerà vitto, alloggio e uno studio presso Gasworks.
Per ulteriori informazioni sul Gasworks International Residency Programme si prega di visitare: www.gasworks.org.uk/residencieswww.museoman.it

o scrivere a: rita.museoman@gmail.com – baingio.museoman@gmail.com

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The Museum of Art of the Province of Nuoro (MAN) is pleased to announce the third MAN Award for a residency at Gasworks for an Italy-based artist under the age of 40. The successful candidate will take part in the Gasworks International Residency Programme and will live and work in London for a period of three months alongside other international artists.
Gasworks is a contemporary art organisation based in South London which hosts 12 studios: nine rented to London-based artists and three dedicated to the Residency Programme. Gasworks also offers a programme of exhibitions, international fellowships and educational projects.
Gasworks International Residency Programme has hosted more than 170 artists over the past 15 years. The winner of the award will have the opportunity to give an introductory talk outlining his practice at the beginning of his residency. The residency will end with an Open Studio, where the artist will present the development of his work in London. The non-prescriptive and process-based nature of the residency will enable the artist to develop projects during residency time in London.
How to apply
Applicants must be residents of Italy and between the ages of 25 and 40. The winner will be selected by a committee of international art professionals: Cristiana Collu (Director, MAN), Alessio Antoniolli (Director, Gasworks and Triangle Arts Trust), and Hans-Ulrich Obrist (Co-Director, Exhibitions and Programmes and Director of International Projects at the Serpentine Gallery).
In order to apply artists must submit the following: a CD or DVD with 5 works/projects carried out in the last 5 years, accompanied by a short description (maximum 1 page). The material must be submitted in PDF format, sent and postmarked no later than the 28st of April 2011 to: MAN_Museo d'Arte della Provincia di Nuoro, Via Satta 27, 08100 Nuoro.
Applicants will be notified by 16th May 2011. The residency will take place between July and September 2010. The residency includes accommodation, living expenses and a studio at Gasworks.
For more information on Gaswork's International Residency Programme please visit:
www.gasworks.org.uk/residencieswww.museoman.it
or write to: rita.museoman@gmail.com – baingio.museoman@gmail.com

Il premio Musica News 2010 a Sergio Cammariere

di Mariapia Giulivo, foto di G. Saragò – Non poteva inaugurarsi in modo migliore il nuovo corso del Centro Jazz Calabria di Cosenza ,dopo il devastante incendio che, oltre a distruggere tanta parte dell’archivio cartaceo, …
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Mercoledi' da lettori a Casa Corsini

Grossetto: Fauna ornitica in citta'

venerdì 11 febbraio 2011

Cinemecum.it Il cinema al centro del Mediterraneo

Cagliari in corto presenta:
Il cinema al centro del Mediterraneo
Cinema showcased at the centre of the Mediterranean
Cinemecum, il sito dedicato al cinema realizzato da quelli di "Cagliari In corto" e' on line con un nuovo numero. Questa settimana sotto la lente di ingrandimento di Elisabetta Randaccio "Another year" di Mike Leigh. Ultimi giorni per partecipare al concorso “vota 3 minuti” on line sino al 16 febbraio 2011. Continua il viaggio di Cinemecum nelle isole del Mediterraneo, questa volta tocca a Ischia.
Cinemecum vi invita a partecipare al concorso online “voto 3 minuti”, sino al 16 febbraio 2011.
Approfondimenti:
"Hereafter" di Clint Eastwood a cura di Pinuccio Bussu,
"The Green Hornet" di Michel Gondry a cura di Luca Crippa,
"Il discorso del re" di Tom Hooper a cura di Clara Spada.
In questo numero
La "cinemite" degli assessori e la triste storia di Contu. In Regione tanto per cambiare e' tutto fermo: del futuro della Film Commission non si sa niente e non e' ancora stata pubblicata la graduatoria dei corti per i bandi del 2008. Il risultato e' che i registi e produttori aspettano e i loro progetti messi in freezer puzzano. Come succede a Simone Contu, ispettore e location manager che da 22 mesi e' in attesa di una risposta dalla Regione.
 
Alla Berlinale c'e' tutto il mondo (tranne l'Italia). Il festival al via domani con Madonna e l'opera prima di Ralph Fiennes. Storie da tutti i Paesi, con una nutrita pattuglia americana. Snobbata l'Italia se si esclude la presidente di giuria Isabella Rossellini.
 
Surrealismo civile, ma in salsa sarda. Manca solo un giorno alla serata conclusiva del concorso "Cinema racconta il lavoro". Ai vincitori oltre ai premi in denaro (dagli otto ai tremila euro) anche un workshop di tre giorni con i giurati Winspeare, Leonhardt e Benedetti. E a sorpresa l'ultimo film di Paolo Rossi.
 
Sgarbi: "La mia vita cinematografica". Sempre in bilico tra ragione e passione Vittorio Sgarbi, talentuoso e poliedrico critico d'arte, scrittore, uomo politico, personaggio televisivo e attore per caso, e' il protagonista dell'incursione cagliaritana per la presentazione della mostra su Gaudi'. Con noi ha deciso di riaprire l'album dei ricordi "cinematografici".
 
A colpi di ciak ballando "su raap". Un documentario firmato Marco Lutzu per scandagliare uno spaccato di realta' musicale isolana a molti sconosciuta. In compagnia del reverendo Jones e del wrighter nuorese Nat 51. L'intervista.
 
Nuovo spot della premiata ditta Shibuya. In un’elegante casa cagliaritana in questi giorni quelli del collettivo creativo di Shibuya stanno girando un nuovo spot di cui e' prevista una campagna virale su cui vi terremo aggiornati. Sul set tutti attori professionisti. Ecco il primo scatto.
 
A San Sperate rivoluzione Piras. Ai nastri di partenza il 12 febbraio il “Campidano Film Festival” con proiezioni, incontri, laboratori di formazione cinematografica e mostre. Visioni contemporanee in compagnia di maestri come Dondero, Nicchiarelli, Savona. La direttrice artistica Alessandra Piras: "Vogliamo emozionarci e fare comunita'".
 
Vallanzasca, una prima con protesta. Venerdi' scorso i poliziotti del sindacato Coisp hanno distribuito volantini di protesta davanti al Cineworld per ricordare le gesta disumane del boss della Comasina. "Dietro di lui un'interminabile scia di sangue".
 
I 90 anni di Ken. Sir Ken Adam, scenografo inglese due volte premio Oscar e Presidente onorario dell’Ischia Film Festival, compie 90 anni. L'omaggio di Michelangelo Messina, direttore artistico dell'omonimo festival.
 
Video "3 minuti di celebrita' 2010"”. Ultimi giorni per il concorso online sulla scrittura e la critica cinematografica. Basta guardare i nostri corti e votare con una definizione asciutta ma esplosiva. Si va avanti sino al 16 febbraio.
 
E come sempre le rubriche e le recensioni scritte da voi e ampliate dai vostri commenti, mille notizie sul cinema, le rassegne, le rubriche su chi cerca e offre lavoro e gli appuntamenti sull'Isola e in giro per il mondo.
 
Cinemecum supporta l'Ischia Film Festival.