La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

domenica 30 novembre 2014

MITI by plz

Hai proprio un' aria preoccupata oggi.
Mi dice un amico incontrato al mercato.
Sto cercando di fare una fotografia o di scrivere un articolo che piombino sul mondo come un fulmine a ciel sereno e vivano per l' eternità.
Problema non facile.
Ho trovato: i miti dei giovani.
?
I miti sono necessari: i giovani di oggi e di domani devono avere delle neaskers in cui credere.

 

sabato 29 novembre 2014

Chiesa di Sant'Agostino · Siena di Felicia Rotundo

Verrà presentato il libro

Chiesa di Sant'Agostino · Siena

di Felicia Rotundo · Scheda del Libro →
Domenica 30 novembre 2014, ore 15.40
Spazio Senarte, Via F. Tozzi 2, Siena
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I giganti preistorici alla conquista del mondo

Caterina Pes Headshot

da l' Huffington post


I giganti preistorici alla conquista del mondo

KOLOSSOI SARDEGNA
I guerrieri perduti della Sardegna che emergono dalla polvere. Cosi il quotidiano britannico The Indipendent descrive i Giganti rinvenuti a Mont'e Prama, nell'oristanese, in SardegnaQuaranta Kolossoi scolpiti in pietra, un ritrovamento unico in Europa che riporta l'isola al centro dell'interesse culturale mondiale. Giornalisti e troupe televisive sono venuti a raccontare la storia di questo sensazionale ritrovamento, un tesoro che per secoli è rimasto nascosto sotto terra. Molti turisti fanno la fila per vedere i Giganti, sulla cui identità gli storici si stanno ancora interrogando: una tesi prevalente vuole che i guerrieri di pietra fossero posti a guardia dei sepolcri di altri nobili soldati nell'Età del ferro. I cyberuomini con sembianze da robot sembrano sorvegliare il mondo segreto della civiltà nuragica, che nelle 7 mila fortezze che si ergono a difesa del paesaggio ha una rappresentazione unica di cosa fosse l'architettura militare di quella remota epoca.
Gli ultimi rinvenimenti archeologici hanno confermato l'importanza del sito di Mont'e Prama, spettacolare altura a poche centinaia di metri dal bellissimo mare del Sinis. I due Kolossoi che sono stati scavati di recente rappresentano, infatti, una grande scoperta per il mondo scientifico e vanno così ad ampliare l'esercito formato sin qui da trentotto statue: ci sono cinque arcieri, quattro guerrieri, sedici pugilatori e tredici modelli di nuraghe, ritrovati in frammenti in quattro campagne di scavo effettuate fra il 1975 e il 1979 a Cabras. Le nuove ipotesi scientifiche sugli ultimi ritrovamenti confermano che abbiamo di fronte uno dei siti archeologiche fra i più importanti del bacino del Mediterraneo.
Le statue dei Kolossoi scavati sino ad oggi sono esposte nel museo archeologico di Cabras e nel Museo nazionale archeologico di Cagliari, a "Li Punti", invece, l'esposizione non riguarda direttamente il materiale archeologico ma il "racconto" dell'intervento di restauro delle statue. Non si tratta solo reperti archeologici di indiscusso valore storico e artistico ma elementi della nostra civiltà, simboli nei quali ci riconosciamo e attraverso cui vogliamo essere conosciuti.
I nostri Giganti possono essere davvero un volano per far ripartire una nuova idea di turismo legata alla Sardegna come luogo pieno di storia e di cultura, nel rispetto del territorio e dell'ambiente. Tutto ciò ci fa sperare che il complesso di Mont'e Prama possa veramente diventare un eccezionale luogo di cultura, di studio e ricerca sulla civiltà nuragica.
Come? Ad esempio facendo in modo che gli scavi diventino una quinta teatrale a cielo aperto dove chiunque sia interessato a seguire il percorso di rinvenimento delle statue, penso agli studenti e ai ricercatori di archeologia delle università di tutto il mondo così come al turista o al semplice curioso, possa accedere al sito per assistere come spettatore a questo evento straordinario e vivere in tempo reale l'esperienza di una scoperta archeologica. In questo modo potremo condividere l'esperienza dei Giganti e renderla veramente diffusa e fruibile, per un'idea nuova di Sardegna che diventi non solo una meta turistica ma riesca finalmente ad affermare la propria vocazione culturale al centro del Mediterraneo.
Per fare questo occorre investire non solo sugli scavi ma anche sulla promozione. Un consistente fondo di quasi 2,5 milioni di euro è stato stanziato di recente, grazie all'accordo di programma quadro, per la valorizzazione del complesso scultoreo di Cabras. Dobbiamo proseguire su questa strada, consapevoli che ora lo sforzo da fare è quello di promuovere nel mondo queste straordinarie scoperte.Se riparte il turismo, riparte l'economia dell'isola.

L' ETA' by plz

L' ETA'

Quanti anni hai? 
Mi è stato chiesto.
Sono uno stagionato extravecchio. Siamo in pochi ad esserlo.


La mia faccia e quella dell’autista by GIANNI ZANATA



La mia faccia e quella dell’autista. 
Ieri mattina mi è venuta in mente un’idea semplice, un’idea per un racconto. Questa è un’idea che funziona, mi sono detto mentre ci pensavo. Non era un’idea ambigua o troppo generica. Era un’idea precisa, elementare nella sua essenzialità. Così ho continuato a pensarci per un po’, affacciato alla finestra, osservando un gabbiano che osservava me. Poi mi sono vestito, sono uscito di casa e sono andato alla fermata dell’autobus. Ho aspettato quindici minuti. Intanto che aspettavo mi sono reso conto che l’idea per il racconto, così come mi era venuta in mente, di colpo se n’era andata. Quando sono salito sull’autobus ho guardato la faccia dell’autista, che secondo me aveva la faccia di uno che le idee che gli vengono in mente non se le lascia scappare, se le tiene dentro. Magari non ci scrive sopra un racconto, ho pensato, però se le tiene dentro, le idee. Adesso gli chiedo come fa, mi sono detto, gli domando quale sia il segreto. Glielo stavo per chiedere ma una tizia di ottant’anni e forse più si è messa a urlare come un ossesso. Strillava che c’era un odore nauseabondo e i sedili erano sporchi. Che fossero sporchi, i sedili, d’accordo. Sull’odore nauseabondo non saprei, mi pareva un odore standard, da autobus del mattino. E insomma. A un certo punto è successo che la tizia ha smesso di strillare, mi ha guardato e mi ha detto Lei ha la faccia di uno che calpesta le merde per strada, si controlli la suola delle scarpe, che secondo me ha schiacciato una merda, non lo sente questo odore nauseabondo?

INVERNO di Ludovica De Nava

INVERNO


Nebbia pervade
vicoli d’antico borgo.
Case accucciate
Bisbigliano memorie.
Lampioni sorridono
- complici -
d’un giallo sorriso.

( da "Vivere richiede attenzione")


nelle foto Castell' Azzara (GR) nella nebbia by plz

Vite in cambio Gianni Mineo, il partigiano infiltrato, che salvò dalla strage la popolazione della Chiassa di Santino Gallorini

Verrà presentato il libro

Vite in cambio

Gianni Mineo, il partigiano infiltrato, che salvò dalla strage la popolazione della Chiassa

di Santino Gallorini · Scheda del Libro →
Sabato 29 novembre 2014, ore 17.30
Ex cappella-teatro “dei Gesuiti”, Villa San Cataldo,
Via Papa Giovanni XXIII-Via Sant’Ignazio di Loyola, Bagheria PA
Ne parleranno con l’autore Santino Gallorini
e l’assessore alla Cultura di Bagheria, Rosanna Balistreri:
Franco Ciminato, Maurizio Padovano, Paolo Papotti, Umberto Santino
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Una poesia, un mistero - L'appuntamento del sabato di Libra

Tu occhi di carta tu labbra di creta
tu dalla prima saliva malfatto 
anima di strazio e ridicolo 
di allori finti e gestri
tu di allarmi e rossori ;
tu di debole cervello
ladro di parole cieche u.
uomo da dimenticare

dichiara che il canto vero 
è oltre il tuo sonno fondo .
e i vertici bianchi del mondo ;
per altre pupille avvenire.

Scrivi che i veri uomini amici
parlano oltre i tuoi giorni che presto:
saranno disfatti. E già li attendi. 
E questo solo ancora è il tuo onore.

E voi parole mio odio e ribrezzo,
se non vi so liberare .
tra le mie mani ancora
non vi spezzate.


1948-1950
Franco Fortini
..........................................


CASO ORLANDI: IL MISTERO CONTINUA..........- sabato 29 novembre GIARDINO PARIOLI (ROMA)
IL GANGLIO 
Il mistero di quegli incontri alla parrocchia Sant’Eugenio

Sabato 29 novembre, ore 17, al GIARDINO PARIOLI (via Antonio Bertoloni 3 b), Fabrizio Peronaci, giornalista del Corriere della Sera, presenterà “Il Ganglio” (ed. Fandango), viaggio senza precedenti nei luoghi oscuri del Vaticano, alla ricerca di verità ancora taciute, a cominciare dalla scomparsa di Emanuela Orlandi. Modererà l’incontro Monica Maggi.
Il supertestimone indagato, Marco Fassoni Accetti, proprio ai Parioli ha fatto riferimento nel suo memoriale, collocando nei locali di una chiesa incontri semiclandestini mirati a contrastare l’attività del Ganglio, il gruppo interno alla diplomazia vaticana che, con il supporto di laici, elementi dei servizi segreti e della malavita, svolgeva azioni di pressione e dossieraggio per frenare l’anticomunismo di Giovanni Paolo II e per assumere il controllo dello Ior.
Ecco l'estratto: “Ai Parioli tenevamo sotto monitoraggio la parrocchia di Sant’Eugenio, dove si svolgevano riunioni alle quali partecipavano personaggi dell’Opera di Dio, dei cavalieri di Malta, del Santo Sepolcro, della massoneria...”. Si invitano residenti ai Parioli che abbiano frequentato Sant'Eugenio negli anni Ottanta, se a conoscenza di circostanze utili, a riferirle per consentire all’inchiesta Orlandi-Gregori di acquisire un ulteriore punto fermo.
Sabato 29 novembre, ore 17, al GIARDINO PARIOLI (via Antonio Bertoloni 3 b)

venerdì 28 novembre 2014

Niente balle in pentola! e Sergio Staino · Satira e Sogni alla Coop


Verrà presentato il nuovo libro

Niente balle in pentola!

Sabato 29 novembre 2014, dalle ore 10.00
Auditorium Comunale di Santa Fiora
Con il catalogo della più grande mostra realizzata su Sergio Staino

Sergio Staino · Satira e Sogni

Disegni, acquerelli, opere digitali

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Solidarietà, la più fragile e necessaria delle utopie

da MicroMega

Solidarietà, la più fragile e necessaria delle utopie


Nel nuovo saggio Stefano Rodotà illustra il destino di un principio nobile ma debole che ritorna nell’era della disuguaglianza.

di Roberto Esposito, da Repubblica

Nel Gargantua e Pantagruel Rabelais racconta che, pronunciate nel freddo dell’inverno, alcune parole gelano e non vengono più udite, per poi, quando cambia la stagione, tornare a parlarci. È quanto sembra accadere alla categoria di solidarietà, cui Stefano Rodotà dedica il suo ultimo saggio, edito da Laterza col titolo Solidarietà. Un’utopia necessaria. Dopo essere stata a lungo esiliata dalla sfera del discorso pubblico, essa torna a riaffiorare con rinnovata attualità in una fase in cui il lessico freddo della scienza politica sembra insufficiente a raccontare la nostra vita.
Con la consueta competenza, congiunta a una straordinaria passione civile, Rodotà ne percorre la genealogia, analizzandone la storia complessa, fatta di slanci e ripiegamenti, di arresti ed espansioni.

Teorizzata all’origine della stagione moderna da La Boétie, Locke, Montesquieu come compenso al dispiegamento dell’individualismo, essa è espressa dal principio di fraternità nella triade rivoluzionaria, insieme a quelli di eguaglianza e di libertà. Già da allora, tuttavia, la solidarietà appare più fragile delle altre due nozioni, perché situata in un orizzonte più morale che politico. Segnata dall’esperienza cristiana, piuttosto che alla giustizia, essa è spesso ricondotta a un atteggiamento di carità nei confronti del prossimo. Così nel proclama del 18 brumaio Napoleone la sostituisce con il paradigma di proprietà. Rappresentata dalle rivendicazioni operaie nell’età della rivoluzione industriale, la solidarietà assume un rilievo politico nel primo dopoguerra, con la costituzione di Weimar. Ma è solamente dopo la seconda guerra mondiale, alla creazione del Welfare, che essa viene istituzionalizzata. Nella costituzione italiana in particolare il principio di solidarietà, menzionato nel secondo articolo, acquista consistenza nel rapporto con il doppio criterio del carattere fondante del lavoro e della dignità del lavoratore.

Tuttavia ciò non basta a consolidare stabilmente l’idea, e la pratica, di solidarietà. Rodotà non perde mai di vista il nesso costitutivo tra concetti e storia, il modo in cui la mutazione dei contesti, e anche dei rapporti di potere, modifica la prospettiva dei soggetti individuali e collettivi. La reale forza di un concetto non sta nella sua fissità, ma nella sua capacità di trasformarsi in base al mutamento dell’orizzonte in cui è situato. Collocato nel punto di incrocio, e di tensione, tra i piani dell’etica, del diritto e della politica, il criterio di solidarietà deve continuamente allargare i propri confini per riempire le forme sempre nuove che assume la politica. Se fino agli anni Settanta essa riguarda essenzialmente la sfera dello Stato – definito perciò, con un termine inadeguato e restrittivo, “assistenziale” – già dopo un decennio deve misurarsi con i processi di globalizzazione.

Ma proprio qui sta la difficoltà. È possibile trasferire la solidarietà dall’ambito nazionale a quello globale? Come superare le differenze che la globalizzazione non riduce, ma intensifica? Cosa può significare una solidarietà di tipo cosmopolitico? Come Rodotà ben dimostra con una fitta serie di rimandi ai Trattati e alle Carte costituzionali, in politica i processi di allargamento della cittadinanza non sono mai lineari. Anzi spesso subiscono intoppi e strappi che li mettono radicalmente in questione. A partire dall’Europa, vincolata a politiche di austerità che tendono inevitabilmente a schiacciare i membri più deboli sulla parete di un debito impossibile da scalare.

Quella che oggi è in corso è una vera battaglia che attraversa i confini degli Stati lungo faglie transnazionali. Da un lato coloro che rivendicano una costituzionalizzazione della solidarietà mediante politiche capaci di ridurre lo scarto tra privilegi degli uni e sacrifici degli altri; dall’altro le grandi centrali finanziarie che cercano di neutralizzare lo stesso principio di solidarietà, limitandone gli effetti, riducendone la portata, spoliticizzandone gli strumenti.

Un punto di resistenza a tale riduzione è costituito, per Rodotà, dalla categoria di “persona”, valida per ciascuno e chiunque, al di là della sua specifica condizione. E perciò paradossalmente coincidente con il principio di impersonalità. Il fatto che, ad esempio, nelle donazioni di organi o del seme, il donatario non debba conoscere l’identità del donatore, costituisce il culmine dell’atto di solidarietà. Se a donare è sempre una persona ad un’altra persona, a proteggere quel dono da qualsiasi tipo di interesse personale è la sua modalità anonima ed impersonale. Come ricorda Rodotà, all’origine della nostra storia il mistero di questo eccesso è narrato nella parabola del samaritano: la vera solidarietà non sta nell’amore del prossimo e del conosciuto, ma dello straniero e dello sconosciuto
.

Omaggio a Filiberto Farci domani a Cagliari al festival Nues

Omaggio a Filiberto Farci domani a Cagliari al festival Nues.
All'Hostel Marina (alle 19) una tavola rotonda in ricordo del politico e scrittore di Seui 
e la replica (alle 20) del progetto multimediale "Filiberto Farci e la Sardegna dimenticata". 

*
Omaggio, a Cagliari, alla quinta edizione di Nues, a uno dei protagonisti della storia del Novecento in Sardegna: l'uomo politico e scrittore Filiberto FarciDomani (venerdì 28 novembre), alle 19 all'Hostel Marina (presso le Scalette San Sepolcro), al festival del Centro Internazionale del fumetto è in programma una tavola rotonda dedicata all'intellettuale di Seui, nato nel 1882 nel paese dell'Ogliastra e scomparso a Cagliari nel 1965. I giornalisti Giuseppe Deplano e Paolo Pillonca, il direttore artistico di Nues Bepi Vigna, il sindaco di Seui Marcello Cannas, e Iolao Farci(figlio di Filiberto) ne tratteggiano la figura: autore di racconti, poesie, saggi critici e liriche dall'età di quindici anni, giornalista dal 1904, impegnato nel fronte antifascista, amico fraterno di Francesco Ciusa e di Sebastiano Satta, e vero oracolo di Emilio Lussu, Filiberto Farci è annoverato tra gli antesignani del movimento autonomista, precedente alla fondazione del Partito Sardo d'Azione, nonché tra i primi a denunciare apertamente i problemi e le speranze del popolo sardo. 
Visualizzazione di Seui - Museo Casa Farci (foto di Giuseppe Deplano).jpg

La serata prosegue alle 20 con la replica del progetto multimediale "Filiberto Farci e la Sardegna dimenticata", già presentato il primo di questo mese a Seui. Gli scatti fotografici di Laura Farneti, il montaggio video di Riccardo Garau, le musiche originali e sound design di Stefano Guzzetti e la voce narrante di Clara Murtas riprendono le ambientazioni e le suggestioni narrative della novella dell'autore seuese "Il più forte", dalla raccolta del 1939 "Racconti di Sardegna".

L'indomani (sabato 29 novembre), alle 18 e in replica alle 21, sempre all'Hostel Marina, si presenta una produzione originale di Nues in collaborazione con la compagnia Il crogiuolo, inserita nella sezione del festival "Performing comics": è la leggenda di "Maria di Eltili", raccontata in un testo inedito da Bepi Vigna e portata in scena sotto forma di concerto per voce e per piano dall'attrice Rita Atzeri con il pianista Alessandro Muroni. Il melologo - dove parola e musica vanno di pari passo, si inseguono, si aspettano, si passano il testimone, accompagnate dalla proiezione delle illustrazioni realizzate appositamente da Stefania Costa - narra la storia di una bambina rapita dai pirati Saraceni sulle coste sarde, fatta schiava e venduta come prostituta nel nord Africa. Divenuta la favorita del bey di Tunisi, Maria conosce l'amore e la ricchezza. Dopo uno scambio di prigionieri, ormai in vecchiaia, riesce a tornare nella sua isola, ma nel villaggio dove vive, Eltili, si ritrova emarginata, considerata come una strega. Unica superstite della peste, eredita i beni dell'intero paese, ma resta sola finché viene accolta con ospitalità dagli abitanti di Baunei che lei ricambia cedendo loro tutte le sue proprietà, e assurgendo così, dopo la morte, a una dimensione quasi sacra. 

La serata di sabato è inserita nel calendario di eventi "Ricucire il Mondo – Cagliari contro la violenza" promosso dal Comune del capoluogo sardo in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre il 25 novembre. A precedere la performance delle 18, un breve incontro con le rappresentanti delcentro antiviolenza Donna Ceteris cui interverrà Silvana Maniscalco, presidente dell'associazione. L'ingresso alle due repliche è gratuito ma occorre prenotarsi telefonando al numero 377 41 12 033, oppure tramite mail, all'indirizzocentrointernazionalefumetto@gmail.com, o, ancora, direttamente all'Hostel Marina presso il presidio mostre del festival allestito da giovedì 27 a sabato 29 novembre (giovedì 27 dalle 17 alle 21, venerdì 28 la mattina dalle 10.30 alle 13 e il pomeriggio dalle 17 alle 21, sabato 29 la mattina dalle 10.30 alle 13 e il pomeriggio dalle 17 alle 22). 

Per aggiornamenti sul programma e altre informazioni utili: www.nues2014.it - http://nues2014.blog.tiscali.it/ 

* * *

Centro Internazionale del Fumetto 
Via Corelli, 5 - 09128 Cagliari
cell.: 377 411 20 33
E-mail: centrointernazionalefumetto@gmail.com 
www.nues2014


Ufficio stampa
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cell.: 346 30 47 620
E-mail: mari.carrozza@gmail.com

RICCARDO SGUALDINI
tel.: 070 34 95 415, cell.: 347 83 29 583
E-mail: tagomago.1@gmail.com

giovedì 27 novembre 2014

La leggenda del Re Minatore La spada e il Graal fra Siena e la Maremma di Oriano Negrini

Verrà presentato il libro

La leggenda del Re Minatore

La spada e il Graal fra Siena e la Maremma

di Oriano Negrini · Scheda del Libro →
Sabato 29 novembre 2014, ore 17.00
Museo Archeologico e d'Arte della Maremma, Piazza Baccarini 3, Grosseto
Saluti
Giovanna StelliniAssessore alla Cultura del Comune di Grosseto
Nicola VerruzziSindaco del Comune di Montieri

L'autore sarà intervistato da Rosanna Andreozzi

Con la presenza di Mario PapaliniEdizioni Effigi

Collabora all'iniziativa
l'Opera dei Cavalieri della Croce d'Argento di Montieri
O.C.Cx.A.M.
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