La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

giovedì 28 giugno 2018

Il viaggio della cultura Chu verso l’Europa. Le storie lungo il Fiume Azzurro

Biblioteca Nazionale Centrale di Roma

28 giugno 2018 - Mostra

Il-viaggio-della-cultura-Chu-verso-l’Europa
Il viaggio della cultura Chu verso l’Europa. Le storie lungo il Fiume Azzurro
MOSTRA DEL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE DELLA PROVINCIA DELL’HUBEI
giovedì 28 giugno 2018, ore 10.00-17.00
Nell’ottica di promuovere gli scambi interculturali tra Italia e Cina, la Biblioteca nazionale centrale di Roma, il Dipartimento di Promozione dell’Hubei e il Dipartimento Culturale della Provincia dell’Hubei, organizzano una mostra sul patrimonio culturale immateriale della provincia cinese dell’Hubei. La realizzazione dell’evento, che dopo Roma si replicherà a Budapest e a Praga, è stata possibile grazie al supporto dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata Cinese in Italia, del Centro di promozione del patrimonio culturale immateriale dell’Hubei e di Vento d’Italia, la piattaforma digitale per l’accoglienza dei turisti cinesi.
La Biblioteca nazionale centrale di Roma ospita, giovedì 28 giugno (Sala Conferenze, ore 10.00-17.00), l’evento-mostra che si aprirà con due spettacoli, l’Opera di Pechino e il Kung Fu Wudang, entrambi inseriti dall’UNESCO nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità. Dopo i saluti del Direttore della Biblioteca nazionale Andrea De Pasquale e dell’Ambasciata cinese a Roma, intervengono Wang Yanling (Presidente del Dipartimento di promozione dell’Hubei) e Lei Wenjie (Direttore del Dipartimento culturale della provincia dell’Hubei).
Programma
10.00
Registrazione e Saluti
Ambasciata cinese a Roma
Andrea De Pasquale – 
Direttore della Biblioteca nazionale centrale di Roma
10.30
Spettacoli
Opera di Pechino – Rappresentazioni teatrali scelte (UNESCO intangible heritage)
Kung Fu Wudang
 – Spettacolo di arti marziali (UNESCO intangible heritage)
11.00
Intervengono
Wang Yanling – Presidente del Dipartimento di promozione dell’Hubei
Lei Wenjie – 
Direttore del Dipartimento culturale della provincia dell’Hubei
12.00
Inaugurazione Mostra
Apertura della Mostra sul Patrimonio culturale immateriale dell’Hubei

Ingresso libero


Dal 18 al 21 luglio nel Sulcis la ventottesima edizione di Narcao Blues

Dal 18 al 21 luglio nel Sulcis la ventottesima edizione di Narcao Blues
con una dedica a New Orleans per i trecento anni dalla fondazione.
Tra gli ospiti di spicco la Supersonic Blues Machine con Billy F. Gibbons
Eric BibbWatermelon SlimAna Popovic e Sari Schorr.
Anteprima del festival il primo luglio a Sennori (Ss)con il Bayou Moonshiners Collective.
*

Edizione numero ventotto per Narcao Bluesdal 18 al 21 luglio ritorna il più longevo festival blues in Sardegna, e tra i più apprezzati nel panorama nazionale di questa musica. Un appuntamento immancabile nell'estate musicale isolana, che già nella sua intestazione rimarca l'inscindibile legame con il paese in cui è nato nel 1989, Narcao, nel cuore del Sulcis, a sedici chilometri circa da Carbonia e a una sessantina da Cagliari, e dove ha sede l'associazione culturale Progetto Evoluzione che lo organizza e promuove. Un'edizione che si presenta con una dedica al trecentesimo compleanno di New Orleans, tra le città simbolo della musica afroamericana.

Due set per ognuna delle quattro serate, con il consueto assortimento di stili e di artisti internazionali e nazionali: ancora una volta Narcao Blues declina la formula ben rodata in ventisette edizioni allestendo un cartellone all'insegna della coerenza e della qualità delle proposte. Sul palco montato nel tradizionale spazio di piazza Europa, sono dunque attesi gli statunitensi Watermelon SlimEric BibbSari Schorr, la Supersonic Blues Machine con un ospite del calibro di Billy F. Gibbons (chitarra e voce dei ZZ Top), la James & Black R&B Bandla cantante e chitarrista serba Ana Popovicla Band of Friends con il suo omaggio alla musica di Rory Gallagher, mentre sono targati Italia il progetto Acadian Food and Strawberry Wine e il Bayou Moonshiners Collective, formazione, quest'ultima, protagonista di un'anteprima del festival in programmadomenica 1 luglio a Sennori, in provincia di Sassari.

Organizzato dall'associazione culturale Progetto Evoluzione con il contributo dell'Assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell'Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del Comune di Narcao, il festival fa parte dell'Italian Blues Union, l'associazione che riunisce l'intero mondo del blues nazionale e si riconosce sotto l'insegna dell'European Blues Union, di cui è rappresentante per l'Italia proprio il direttore artistico di Narcao Blues, Gianni Melis.

L'ANTEPRIMA – Il festival Narcao Blues vivrà la sua anteprima nella giornata di domenica 1 luglio a Sennori, comune del nord Sardegna, in provincia di Sassari e distante circa dieci chilometri dal capoluogo, con il 

Bayou Moonshiners Collective. Un gradito ritorno in terra isolana per il duo composto dal pianista Max Lazzarin e dalla cantante Stephanie Ghizzoni che si esibiranno, per l'occasione, in formazione allargata - con Giacomo Scanavini al trombone, Alessandro Arcuri al basso e Corrado Battortialla batteria - nella suggestiva cornice della ex cava di tufo di Sennori. Rappresentanti dell'Italia alle finali dell'European Blues Union, contest del quale fanno parte ben 23 nazioni, ottenendo un successo ben al di là di qualsiasi più rosea aspettativa, i Bayou Moonshiners, celebreranno degnamente il trecentesimo anniversario della fondazione di New Orleans con un repertorio che spazia tra il funky New Orleans, soul e traditional. Il concerto, con inizio alle 21.30, si colloca all'interno di Habitat in Blues - Arte in Strada Coast to Coast, evento che inaugura il progetto Cavart-Extrazioni Culturali promosso dal Comune di Sennori e affidato alla cooperativa Theatre en vol. Dalle ore 19 il pubblico potrà immergersi negli Habitat Immaginari e le Installazioni realizzate dal Theatre en vol, bevendo un aperitivo accompagnato da assaggi di prodotti locali e fare correre l'immaginazione con le Videoproiezioni Paesaggi in Blues a cura del Theatre en vol.

IL PROGRAMMA – Luci e amplificatori inizieranno a surriscaldare il clima della piazza Europa di Narcao mercoledì 18 luglio alle 21.30 con l'atteso concerto di apertura della ventottesima edizione del festival che vedrà salire sul palco l'armonicista e chitarrista 

Watermelon Slim. Ogni anno, come consuetudine, le serate del festivalNarcao Blues vengono battezzate con un titolo che ne riassume i contenuti e le scelte: Special Opening è quello che vedrà tenere a battesimo la manifestazione da un musicista unanimemente considerato tra i più importanti rappresentanti del blues nella sua forma più pura nel panorama internazionale. Watermelon Slim, al secolo Bill Homans, è un reduce della guerra in Vietnam e figura che incarna perfettamente il prototipo del bluesman dall'anima ruvida e tormentata. La sua carriera musicale comincia negli anni '70 quando incide un disco molto duro nei testi, ispirati alle sofferenze della guerra vissuta in prima persona e alle sue conseguenze. Dopo due decenni di silenzio e una vita lontana dalle luci della ribalta musicale, forma un gruppo con due professori di filosofia dell'Oklahoma University con i quali incide un Ep, prima di rafforzare la decisione di intraprendere un percorso da solista. Da allora la sua ascesa è divenuta inarrestabile e oggetto di numerosi riconoscimenti, e il suo blues acustico e minimale, impreziosito dalle aspre sonorità folk-rock del dobro suonato con lo slide, sono diventati la sua cifra stilistica e personalissimo marchio di fabbrica.

Alle 22:30 salirà in cattedra la tanto attesa  

Supersonic Blues Machine, progetto ideato dal chitarrista statunitense Lance Lopez, che per l'occasione ospiterà un musicista del calibro di Billy F. Gibbons, chitarrista e voce dei leggendari ZZ Top. Dopo il successo dei due album "West of Flushing, South of Frisco", del 2016, e "Californisoul", dell'anno scorso, la formazione approderà a Narcao per l'unica data in Sardegna del suo più ampio tour europeo. Il nucleo della band statunitense, formato dal bassista Fabrizio Grossi (ha lavorato con artisti come Steve Vai, Alice Cooper, Glenn Hughes, Dave Navarro, George Clinton, Slash e Paul Stanley, per ricordarne alcuni) e il batterista Kenny Aronoff (noto per le sue collaborazioni con John Fogerty, Paul McCartney, John Mellencamp, The Smashing Pumpkins e Chickenfoot, fra gli altri), accoglierà in questa occasione i chitarristi Kris Barras e Serge Simic, il tastierista Alex Alessandroni JrFrancis Benitez e Andrea Grossi ai cori, e, appunto, Billy F. Gibbons, musicista dal look inconfondibile – lunga barba, occhiali da sole e un cappello sempre in testa – che ha partecipato in studio alla realizzazione (insieme a Robben Ford, Eric Gales, Walter Trout e Steve Lukather) dell'ultimo album dei Supersonic Blues Machine intitolato "Californisoul".

Si tingerà di rosa, invece, la serata di giovedì 19 luglio, intitolata per l'occasione Women's Night: ad aprire il primo set, con inizio previsto per le ore 21.30, ci penserà la cantante Sari Schorr, salita di recente alla ribalta nel panorama blues internazionale, ma già promossa a pieni voti e inserita nella Blues Hall of Fame di New York in un battito di ciglia. L'artista nativa della Grande Mela è interprete grintosa (la critica la accosta a Beth Hart e Dana Fuchs) e deve parte della sua fortuna al produttore del british blues Mike Vernon, che l'ha scoperta nei concerti che facevano da contorno alla consegna dei premi alla Blues Challenge di Memphis nel 2015. Dopo anni di gavetta passati a suonare tra le fila di Popa Chubby e Joe Louis Walker, nel 2016 arriva finalmente il suo debutto da solista con il disco "A Force Of Nature", registrato a Siviglia sotto la supervisione dello stesso Vernon e con ospiti del calibro di Walter Trout e Innes Siboun, chitarrista di Robert Plant. Definibile come heavy blues, il sound di Sari accosta brani originali, suonati con grinta ed energia, a brillanti interpretazioni in chiave blues-rock di alcuni classici del genere. Ad affiancare Sari Schorr sul palcoscenico ci saranno Ash Wilson alla chitarra, Paul Jobson alle tastiere, Mat Beable al basso e Andrew Treacy alla batteria.

Un'ora più tardi (alle 22:30) sul palcoscenico di piazza Europa salirà la fulgida stella del firmamento blues internazionale, la cantante e chitarrista

 Ana Popovic che dalla Serbia è stata capace di inoltrarsi nelle polverose e aride strade della musica del diavolo, conquistando con merito un posto importante nella scena musicale di matrice afroamericana. Introdotta al blues dal padre in adolescenza, l'artista originaria di Belgrado è salita alla ribalta in Europa dal 1995 al '98 con gli Hush, band della quale è stata fondatrice, che nel giro di qualche anno l'ha catapultata in tutti i più importanti festival europei e con la quale ha realizzato l'album "Hometown". In quello stesso 1998, la Popovic si trasferisce in Olanda dove approfondisce lo studio della chitarra, fondando la sua band, punto di partenza di una grande, progressiva ascesa. Nel 2000 figura con Eric Burdon, Taj Mahal, Eric Gales e tanti altri nell'album tributo a Jimi Hendrix "Blue Haze", con la cover di "Button Belly Window", e un anno dopo arriva "Hush" che segna il suo debutto discografico da solista sotto la storica etichetta della Ruf Records. Il suo ultimo album, "Trilogy", è stato pubblicato nel 2016 per la artisteXclusive Records. Ad accompagnare Ana Popovic in questa sua tappa interra sarda ci saranno Michele Papadia alle tastiere e cori, Ronald Jonker al basso e cori e Stephane Avellaneda alla batteria e cori.

Venerdì 20 luglio la penultima giornata del festival sarà interamente dedicata alle celebrazioni per i trecento anni dalla fondazione di New Orleans. Happy Birthday New Orleans è il titolo della serata che vedrà esibirsi alle 21.30 sul palco centrale di piazza Europa il progetto Acadian Food and Strawberry Wine del cantante e polistrumentista Mario Insenga, nato con l'intento di rendere un personalissimo omaggio alla musica di New Orleans, fondendo il blues sanguigno e agricolo dei Blue Stuff con la musica da Medicine Show della Dr. Sunflower Jug Band. D'altro canto, The Crescent City (così viene chiamata New Orleans) è sempre stata un fenomenale miscuglio di lingue, culture, colori, sapori e razze, che in musica si è tradotto in qualcosa di grandioso, tipico ed esclusivo, riconoscibilissimo fin dalle prime note di artisti quali Professor Longhair, Dr. John, Allen Toussaint, Fats Domino, The Neville Brothers, The Meters o Irma Thomas. Acadian Food and Strawberry Wine spazia tra blues, jazz, funk, rhumba-boogie e second line delle marching band. Alcuni dei brani proposti sono frutto di una ricerca accurata, tesa a riscoprire tesori nascosti o rimasti troppo a lungo in ombra, in un oblio di sicuro immeritato, ma vi sono anche classici che ben conosce chiunque ami la musica della città della Louisiana, per un viaggio nella sua maestosità musicale. Saliranno sul palco insieme a Mario Insenga (voce, batteria, percussioni, jug e kazoo), Emilio Quaglieri (chitarra, dobro, cori), Sandro Vernacchia (chitarra, dobro, cori), Renato Federico (pianoforte) e Francesco Miele (contrabbasso, basso elettrico e cori).

Alle 22.30 un gradito ritorno per Narcao Blues: in scena per l'ultimo set il cantautore blues-folk statunitense 

Eric Bibb, vecchia conoscenza del festival dove ha avuto modo di conoscere e confrontarsi con il bluesman sardo Francesco Piu, del quale è stato produttore nel 2012 con il disco "Ma-Moo Tones", piazzatosi tra i migliori dieci dischi dell'anno per il mensile d'informazione rock Buscadero. La carriera di Bibb è costellata da una corposa produzione discografica in studio, sia come solista che come guest appearance in lavori di altri artisti, e da numerosi riconoscimenti tra i quali è doveroso ricordare una nomination ai prestigiosi Grammy Awards. Cresciuto in una famiglia di artisti, il bluesman newyorkese viene influenzato fin da tenera età dal mantra di Bob Dylan del Keep it simple: suonare semplice, senza fronzoli, badando alla sostanza. Sul palco del Narcao Blues si esibirà coadiuvato da Staffan Astner, chitarrista di grande talento già presente nei Live di Bibb di Migrant Blues, e che ha lavorato, tra gli altri, con Ray Charles.

L'ultima giornata del festival, come consuetudine, sarà una grande festa, momento al quale sono abituati i frequentatori della manifestazione, sempre pronti ad abbandonare la propria poltroncina o il proprio posto in tribuna per accorrere sotto il palco e ballare, come da tradizione. Sabato 21 luglio ad aprire le danze nella serata intitolata Fiesta, ci penserà alle 21.30 la 

Band of Friends, formazione che celebra la musica di Rory Gallagher (scomparso a soli 47 anni, nel 1995), il più grande bluesman che l'Irlanda abbia mai conosciuto, e tra i maggiori di sempre nella storia del genere. Il trio è composto dal bassista Gerry McAvoy che ha suonato con Gallagher per vent'anni, da Ted McKenna che ne è stato il batterista dal 1978 al 1981, e dall'olandese Marcel Scherpenzeel, cresciuto con la musica del compianto musicista nativo di Ballyshannon e, a detta di McAvoy, "il chitarrista più vicino a Gallagher che si sia mai sentito". LBand of Friends presenterà anche il suo recente "Repeat After Me", un album di canzoni interamente originali, con la sola eccezione di "A Sense of Freedom" scritta da Frankie Miller (ma eseguita da Rory Gallagher, Gerry McAvoy e Ted McKenna per l'omonimo film del 79). Il repertorio del trio spazia dalle migliori canzoni degli anni sessanta, passando per la musica dei loro coetanei come Rory Gallagher e Alex Harvey, per giungere a sonorità tipiche della Motown e al soul con una buona dose di rock classico e l'immancabile blues.

Alle 22.30 massima potenza agli amplificatori per la 

James & Black R&B Band, formazione capitanata dal pianista Bruce James e dalla cantante Bella Black. Il primo è un soulman, songwriter e pianista immerso nella tradizione musicale popolare afroamericana, mentre la Black è dotata di una voce potente e profonda coltivata grazie all'ambiente gospel che le permette di spaziare tra differenti generi musicali tra cui R&B e soul. Giunti per la prima volta in Europa dal Texas al Porretta Soul Festival nel 2010, hanno inciso due anni dopo l'album di debutto, "Dirt for the Flowers", e nel 2015 hanno pubblicato l'album in studio "How Long is Now" per la Brixton Records. Nella loro musica sono ben presenti i suoni del sud degli States, del R&B, dei Juke Joint. Un anno fa a luglio è uscito il loro nuovo album, "This Time", seguito da un importante tour in tutta Europa. Con Dimitar Kostadinov Lyolev al sassofono, Martin Atanasov Tashey alla tromba, Max Benassi alla chitarra, Fabrizio Leoni al basso e Carlo Sezzi alla batteria, la James & Black R&B Band arriva per la prima volta sul palco del Narcao Blues per chiudere festosamente con l'ultimo concerto l'edizione 2018 del festival e sorridere alla ventinovesima, prevista per il luglio del prossimo anno.

DOPOCONCERTO – Come da tradizione, nei giorni del festival, dopo l'ultimo concerto nella piazza Europa, gli appuntamenti musicali del dopofestival continueranno presso l'agriturismo in Località Santa Croce. Mercoledì 18 luglio tingerà la prima nottata di note blues la Vince "Daddy" Butterfly Band. L'indomani (giovedì 19 luglio) si esibirà nuovamente uno dei protagonisti della prima serata del festival nella piazza Europa, Watermelon Slim in versione one man band. Venerdì 20 luglio per la prima volta al Narcao Blues arriva il bluesman di Orani Andrea Cubeddu, mentre sabato 21 chiude la serie la cantante statunitense Lakeetra Knowles accompagnata dalla sua band.

IL FESTIVAL - Narcao Blues prende vita nel 1989 per iniziativa dell'associazione culturale Progetto Evoluzione, nata l'anno prima con l'obbiettivo di contribuire alla crescita e lo sviluppo socioculturale del Sulcis, con una particolare attenzione verso i giovani. Oltre al festival vari progetti paralleli sono nati nel corso del tempo, dal South In Blues allaGospel Explosion (rassegna itinerante che si tiene a dicembre, quest'anno alla sua sedicesima edizione), e poi seminari e conferenze per le scuole: iniziative che dimostrano come l'attività dell'associazione culturale Progetto Evoluzione e del proprio staff sia in continua crescita ed espansione, nonostante le difficoltà e le sfide che si presentano ogni anno. Di recente il Narcao Blues si è anche messo in luce per essere uno dei festival fondatori dell'Italian Blues Union, l'unione degli organizzatori e appassionati di blues dello Stivale. L'associazione fa capo alla più estesa European Blues Union, realtà che riunisce al suo interno ben ventitré nazioni.

BIGLIETTI E ABBONAMENTI – I biglietti interi per le serate di giovedì 19venerdì 20 e sabato 21 luglio costano 12 euro10 i ridotti30 euro l'abbonamento per le tre serate; 27 euro è invece il prezzo per la sola serata del 18 con il concerto dei  Supersonic Blues Machine feat. Billy F. Gibbons. A tutti i prezzi vanno aggiunti i diritti di prevendita. Biglietti e abbonamenti si possono acquistare online e nei punti vendita dei circuiti Ticket Now e Box Office.

Per informazioni, l'associazione culturale Progetto Evoluzione risponde all'indirizzo di posta elettronica infoblues@narcaoblues.it e al numero 0781875071.
 
* * *

Associazione culturale Progetto Evoluzione

via Carbonia, 11 – 09010 NARCAO (CI) 
tel/fax: 0781 87 50 71 • e-mail: infoblues@narcaoblues.it
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Ufficio stampa:
Riccardo Sgualdini • cell.: 347 83 29 583 • e-mail: tagomago.1@gmail.com
Simone Cavagnino • cell.: 340 39 51 527 • e-mail: s.cavagnino@gmail.com
 
 

 
 



XXVIII festival internazionale
Narcao Blues
Narcao (Sud Sardegna), piazza Europa, 18 > 21 luglio 2018
 
 
mercoledì 18 luglio
"Special Opening"
 
ore 21,30
Watermelon Slim
 
ore 23
Supersonic Blues Machine feat. Billy F. Gibbons
 
 

giovedì 19 luglio

"Women's Night"
 
ore 21,30
Sari Schorr Band
 
ore 23
Ana Popovic Band
 
 

venerdì 20 luglio

"Happy Birthday New Orleans"
 
ore 21,30
Acadian Food & Strawberry Wine – A Tribute to New Orleans
 
ore 23
Eric Bibb & Staffan Astner – Migration Blues Project
 
 

sabato 21 luglio

"Fiesta"
 
ore 21,30
Band Of Friends
 
ore 23
James & Black Soul R&B Band
 
 


DOPOFESTVAL

Narcao (Sud Sardegna), Località S. Croce, 18 > 21 luglio 2018
 
Vince "Daddy" Butterfly Band (18 luglio)
Watermelon Slim (19 luglio)
Andrea Cubeddu (20 luglio)
Lakeetra Knowles Band (21 luglio)
 

venerdì 22 giugno 2018

XX Dromos Festival • Dal 30 luglio al 15 agosto il ventesimo festival Dromos,tra Oristano e altri undici centri della provincia

Dal 30 luglio al 15 agosto il ventesimo festival Dromos
tra Oristano e altri undici centri della provincia:
tanta musica, mostre e altri appuntamenti 
per un'edizione intitolata "DromosRevolution".
Tra i protagonisti Dee Dee BridgewaterBombinoGonzalo Rubalcaba,
Bokanté, Vinicio Capossela, Marialy Pacheco, Fatoumata Diawara, 
Roland Tchakounté, Kristin Asbjørnsen Seun Kuti.
*

È nel segno di una doppia ricorrenza il 2018 di Dromos: da un lato, le venti candeline del festival ideato e organizzato dall'omonima associazione che ogni estate tiene banco a Oristano e in diversi centri della sua provincia; dall'altro, il cinquantenario del 1968, anno cruciale e che tanti e profondi cambiamenti ha innescato nella società, nel costume, nella cultura. 

Concerti di spessore internazionale ma anche mostre, incontri e altri eventi collaterali caratterizzano anche l'edizione del ventennale del festival che dal 30 luglio al 15 agosto, sotto l'emblematico titolo "DromosRevolution", transita in dodici comuni: Baratili San PietroBauladu,CabrasFordongianusMogoroMorgongioriNeoneliNureciSan Vero MilisUla Tirso e Villa Verdeoltre al capoluogo, Oristano.

Due anniversari, dunque, da celebrare con gli strumenti propri di Dromos: tanta musica e arte, ma anche libri e cinema caratterizzano il ricco programma di iniziative dedicate a un anno, una stagione che ha segnato uno spartiacque nella storia del secondo Novecento; e che, come scrive il critico d'arte Ivo Serafino Fenu, ideatore della sezione del festival dedicata alle arti visive, fu soprattutto "l'aspirazione di una generazione nel portare l'immaginazione al potere, secondo le teorie di Herbert Marcuse, uno dei padri nobili di quell'immaginifico e per certi versi irripetibile momento politico, sociale e culturale". Ed è soprattutto questo l'aspetto che Dromos intende approfondire, in linea con le tematiche che da sempre caratterizzano il festival. 

Il cartellone musicale prevede, come di consueto, una fitta serie di concerti, spaziando su più latitudini e generi, a partire dal jazz e i suoi immediati dintorni, con un variegato e qualificato cast di artisti, in larga prevalenza internazionali, dai quali è previsto un omaggio o una meditazione sul tema del festival. Particolarmente presente l'Africa, con la cantante maliana 

Fatoumata Diawara, con Bombino, il chitarrista tuareg originario del Niger, e con il ghanese 

Guy One, cantante e virtuoso del kologo (una sorta di banjo a due corde); e poi Cuba, con il cantante e percussionista Pedrito Martinez, il batterista Horacio "El Negro" Hernandez e i pianisti Gonzalo Rubalcaba e Marialy Pacheco. Da un'isola all'altra: la Sardegna schiera il Mal Bigatto Trio e il sassofonista nuorese Gavino Murgia insieme al chitarrista franco-vietnamitaNguyên Lê e al percussionista/polistrumentista francese Mino Cinelu nel progetto Dream Weavers, ma ha un legame con l'isola anche il concerto di 


Vinicio Capossela. Affonda invece le radici tra il Delta del Mississippi e il deserto africano 


il gruppo Bokanté creato dal fondatore e leader degli Snarky Puppy, Michael League, a completare un cartellone in cui brilla una stella di prima grandezza del jazz come 

Dee Dee Bridgewater.

L'Africa è presente anche nel palinsesto di Mamma Blues, il "festival nel festival" che, tradizionalmente, suggella Dromos in tre serate a cavallo di ferragosto: il cantante e chitarrista Roland Tchakounté, camerunense ma da tempo di casa in Francia, e il nigeriano Seun Kuti, il figlio minore del leggendario Fela Kuti, sono infatti i nomi di spicco, insieme a quello della cantante e chitarrista norvegese Kristin Asbjørnsen, dell'appuntamento a Nureci, dove il blues targato Sardegna trova invece rappresentanza nel duo Don Leone e nel Bob Forte Trio.

Sul versante delle arti visive spicca invece la mostra "68/Revolution - Memorie, nostalgie, oblii", curata da Ivo Serafino Fenu e da Chiara Schirru in collaborazione con AskosArte e la Pinacoteca "Carlo Contini", in continuità ideale con la precedente e fortunata "Wild is the wind - l'immagine della musica", ospitata sempre alla Pinacoteca comunale di Oristano tra fine dicembre 2016 e i primi di marzo dell'anno scorso.

Intorno al tema del '68 (e dintorni) ruota anche una rassegna cinematografica in tre tappe a San Vero Milis a cura dell'Associazione Lampalughis, mentre altri appuntamenti, come il consueto diario quotidiano curato da Alessandro Melis, e altri ospiti, tra cui il teologo Vito Mancuso, atteso per una riflessione sulla rivoluzione interiore, completano il quadro del ventesimo festival Dromos; un'edizione organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato al Turismo), deiComuni interessati, della Fondazione di Sardegna, del Banco di Sardegna, della Cantina Contini di Cabras, del Mistral Hotel di Oristano e con la collaborazione di Rete SinisMibactCuria Arcivescovile di Oristano, Pinacoteca comunale "Carlo Contini" di Oristano, AskosArteCentro per l'Autonomia di Oristano, Cooperativa Sociale CTR OnlusTeatro Tragodia di Mogoro, Lampalughis di San Vero Milis, associazione di promozione sociale Mariposas de SardiniaViaggieMiraggi ONLUS, Pastori in moto, compagnia teatrale BobòScianèlConsulta giovani di BauladuMusic Academy di Isili, Genadas.


  • I concerti di Dromos

Dromos, come sempre, è soprattutto grande musica dal vivo: una regola valida anche per questa edizione numero venti del festival in cui l'arte dei suoni fa la parte del leone. 

La lunga serie di concerti (tutti con inizio alle 21.30) si apre il 31 luglio alle Terme Romane di Fordongianus – new entry nel circuito di Dromos - con 


Bokanté, progetto creato da Michael League, già fondatore e leader della band di jazz-fusion americana Snarky Puppy; un progetto che affonda le radici tra il Delta del Mississippi e il deserto africano riunendo sotto la sua insegna otto musicisti provenienti da quattro continenti che portano sul palco le rispettive esperienze e tradizioni. Insieme a Michael League (che per l'occasione lascia il suo basso a favore della chitarra baritono) altri due Snarky Puppy – i chitarristi Chris McQueen e Bob Lanzetti - il virtuoso della pedal steel guitar Roosevelt Collier, e i percussionisti Jamey Haddad, André Ferrari e Keita Ogawa.

Il primo agosto il festival approda all'Anfiteatro di Tharros, il nuovo spazio per lo spettacolo allestito nella cornice esclusiva del sito archeologico sulla penisola del Sinis, nel territorio del Comune di Cabras. Protagonista del concerto "En el Camino", finanziato dal Mistral Hotel di Oristano, la pianista cubana Marialy Pacheco alla testa del suo trio con il bassista colombiano Juan Camilo Villa e il batterista uruguaiano Diego Piñera. Nata a L'Avana nel 1983, di solida formazione classica, prima donna ad aver vinto la Montreux Solo Piano Competition in quindici anni di storia del concorso, Marialy Pacheco è anche l'unica esponente del gentil sesso nell'attuale leva di pianisti jazz cubani che annovera nomi del calibro di Roberto Fonseca, Omar Sosa e Gonzalo Rubalcaba.

Il 2 agosto a Bauladu si rinnova la collaborazione di Dromos con il 'Du - Bauladu Music Festival, quest'anno alla decima edizione, ideato dallaConsulta Giovani Bauladu. Grande protagonista della serata all'Anfiteatro Comunale (ore 22.30), il cantautore, poeta, scrittore e fantasmagorico entertainer 

Vinicio Capossela in un concerto che intende celebrare la storia delle "Canzoni della Cupa", il suo album uscito nel 2016, dopo una gestazione di tredici anni, cercando spunti e ispirazione tra l'alta Irpinia e l'Oristanese, come suggeriscono titolo e versi di un brano come "Componidori". Vincitore l'anno scorso del prestigioso Premio Tenco alla carriera, Vinicio Capossela si è aggiudicato anche ilPremio Lunezia Canzone d'Autore 2017 proprio per "Canzoni della Cupa", definito dalla commissione "Album epocale".

Venerdì 3 agosto Dromos fa tappa a Mogoro, dove sul palco allestito in Piazza Martiri della Libertà dilagheranno i ritmi ipnotici del Sahara e le sonorità del blues e del rock, ovvero la miscela trascinante che caratterizza la musica di 

Bombino. Il chitarrista e cantante definito da molti "il Jimi Hendrix del deserto", nato e cresciuto ad Agadez, in Niger, nella tribù dei Tuareg Ifoghas, si rifà alle sonorità tipiche degli anni Sessanta/Settanta, inserite in un contesto rock-blues di matrice americana arricchito da vocalismi in Tamasheq, la lingua Tuareg. Quattro gli album all'attivo della stella del desert blues nella sua ascesa al successo internazionale iniziata nel 2011 con "Agadez", seguito nel 2013 dall'acclamatissimo "Nomad", nel 2016 da "Azel", e dal recentissimo "Deran", pubblicato lo scorso maggio.

La rotta del festival approda idealmente ancora a Cuba, il 4 agosto, con il concerto a Baratili San Pietro (in Pratza de ballusu) del percussionista e cantante Pedrito Martinez con il suo gruppo (Jhair Sala alle percussioni e cori, Sebastian Natal al basso, percussioni e cori, Jassac Delgado Jr. alle tastiere e cori). Classe 1973, anche lui nativo de L'Avana, come Marialy Pacheco, da quando si è stabilito a New York, nell'autunno del 1998, Pedro Pablo "Pedrito" Martinez ha registrato o suonato con artisti del calibro di Wynton Marsalis, Paul Simon, Bruce Springsteen, Sting e partecipato a oltre cinquanta album. La sua voce tenorile perfettamente intonata combina agevolmente influenze popolari e folcloristiche con un'energia e un carisma contagiosi che lo rendono formidabile sia come front man che come percussionista. 

Da Cuba all'Africa di 

Guy One, il cantante e suonatore di kologo (un liuto a due corde), di scena il 5 agosto a Morgongiori, con una formazione che vede Florence Adooni e Lizzy Amaliyenga ai cori, Claudio Jolowicz e Bastian Duncker ai sassofoni e ai flauti, Johannes Wehrle alle tastiere e Max Weissenfeldt alla batteria. Di etnia Frafra, originario della zona rurale intorno a Bolgatanga, nel Ghana settentrionale, lo scorso gennaio Guy One ha pubblicato "# 1", il suo nuovo album e prima uscita internazionale, che sta ricevendo un'ottima accoglienza da parte della stampa e nei dancefloor di mezza Europa. Frutto di una collaborazione tra Berlino e Bolgatanga, nato grazie all'iniziativa e all'intuizione del suo mentore Max Weissenfeldt, il musicista nonché produttore e A&R dell'etichetta Philophon Records da lui stesso creata, "# 1" è un disco radicato nella tradizione quanto nel contemporaneo, tra passato e presente, e il contrasto si amalgama in un tessuto di suoni assolutamente in linea con i nostri tempi.

L'Africa detta la rotta anche del concerto in programma l'indomani, lunedì 6 agosto, nuovamente nella splendida cornice dell'Anfiteatro di Tharros. Al centro dei riflettori, in una serata finanziata dalla Cantina Contini di Cabras, la cantante maliana 

Fatoumata Diawara, accompagnata da Yacouba Kone alla chitarra, Arecio Smith alle tastiere, Sekou Bah al basso e Jean Baptiste Gbadoe alla batteria. Classe 1982, tra le rappresentanti più vitali della musica africana d'oggi, Fatoumata Diawara approda in Sardegna reduce dalla recente uscita (lo scorso 25 maggio) del suo nuovo album, "Fenfo", dove esprime tutta la sua maestria nelle melodie nitide e suggestive che attraversano il disco. Pur nel rispetto delle origini, la sonorità del disco è un atto di coraggiosa sperimentazione che caratterizza la cantante del Mali come nuova portavoce femminile della giovane Africa, consapevole delle proprie radici ma con una visione fiduciosa rivolta al futuro e dal linguaggio universale.

Il 7 agosto la musica di Dromos arriva anche a Oristano: all'Hospitalis Sancti Antoni, spazio al Mal Bigatto Trio, formazione sarda composta da Giuseppe Joe Murgia ai sassofoni, Antonio Farris al contrabbasso e all'elettronica, e Alessandro Garau alla batteria. Nato nel 2014 con la formula del trio senza strumento armonico, il gruppo ha registrato l'anno scorso il suo primo disco, "Archetipo", composto da nove brani originali scritti dai tre musicisti. 

Si resta a Oristano l'indomani (mercoledì 8 agosto) per uno degli appuntamenti più attesi del festival: quattro anni dopo la sua apparizione a Tharros, ritorna a Dromos un'autentica regina del jazz, 

Dee Dee Bridgewater. In piazza Cattedrale, accompagnata da Skyler Jordan e Monet Owens ai cori, Bryant Lockhart al sax, Curtis Pulliam alla tromba, Farindell "Dell" Smith al pianoforte e all'organo, Charlton Johnson alla chitarra, Barry Campbell al basso e Carlos Sargent alla batteria, la poliedrica artista afroamericana, da oltre quattro decenni acclamata sui palchi di tutto il mondo, presenta il suo ultimo album "Memphis... Yes, I'm Ready": un disco che segna non solo un ritorno ideale alle sue radici (la Bridgewater è nata infatti a Memphis, città famosa per il suo ruolo fondamentale nella cultura, nella musica e nella lotta per i diritti civili), ma anche un'innovativa rivisitazione di classici blues e R&B come "Why? (Am I Treated So Bad)", "I'm Going Down Slow" e "Don't Be Cruel". 

Il 9 agosto tappa a Ula Tirso con un altro esponente di primo piano della musica cubana: lo straordinario batterista Horacio "El Negro" Hernandez alla testa del suo Italuba Quartet - con Amik Guerra alla tromba, Ivan Bridon al piano e Daniel Martinez al basso - sul palcoscenico in piazza IV Novembre per presentare dal vivo l'album "Italuba II": in undici tracce un'esplosione della più fresca e potente Latin jazz fusion. 

L'immersione nella musicalità cubana prosegue il 10 agosto a Neoneli, dove tiene banco, in piazza Italia, una stella del jazz mondiale, il pianista e compositore de L'Avana Gonzalo Rubalcaba in trio con Matt Brewer al contrabbasso e Kyle Swan alla batteria. Attivo con progetti in piano solo e collaborazioni sia nel mondo del jazz che della classica, Rubalcaba (al quale, guarda caso, Horacio "El Negro" Hernandez ha legato una lunga e importante collaborazione, ai tempi in cui sedeva dietro la batteria nel gruppo Proyecto guidato dal pianista) ha da sempre sfidato le tradizionali classificazioni musicali. Il suo repertorio artistico non ha mai smesso di evolversi andando a toccare le sonorità afro-cubane, le ballate tradizionali cubane e messicane, i boleri e opere classiche cubane. 

Denso di fascino e magia l'appuntamento dell'11 agosto Villa Verde, nella splendida distesa di lecci di Mitza Margiani, dove va in scena il progetto Dream Weavers: un viaggio tra suoni ancestrali e moderne derive jazzistiche con un trio di raffinati interpreti della musica improvvisata: il sassofonista e polistrumentista nuorese Gavino Murgia, il chitarrista franco-vietnamita Nguyên Lê e il percussionista e polistrumentista francese Mino Cinelu.

La volata finale di Dromos è, come di consueto, a Nureci con Mamma Blues, tre intense serate per il "festival nel festival", quest'anno alla decima edizione, più un'anteprima in calendario il 12 agosto: in programma "Upside down Woodstock", un'esibizione dei neo diplomati della Music Academy di Isili, giovani talenti musicali alla prova del grande palco dell'arena Mamma Blues, con la speranza di tornare in futuro da veri artisti.

Apre invece la rassegna di ospiti internazionali – il 13 agosto - Roland TchakountéCon quattro album e centinaia di concerti all'attivo (in USA, Canada, Vietnam, Singapore, Africa, Indonesia, Francia, Germania, Belgio, Repubblica Ceca, Lituania, Italia e Spagna), il cantante e chitarrista originario del Camerun, ma da tempo trapiantato in Francia, si caratterizza per uno stile che mescola blues e tradizione africana (scrive in Bamiléké, la sua lingua madre), ispirato in partenza da artisti come John Lee Hooker e Ali Farka Touré. Accanto a Roland Tchakounté (chitarra elettrica e voce), saliranno sul palco di Nureci Mick Ravassat alla chitarra elettrica, Tahiry Jamiro Razanamasy al basso e Karim Bouazza alla batteria.

L'indomani (14 agosto) il Mamma Blues incontra una delle espressioni di spicco della scena musicale norvegese, con alle spalle negli ultimi dieci anni un unanime apprezzamento della critica e del pubblico per la sua cifra musicale unica: Kristin Asbjørnsen. La cantante e chitarrista, accompagnata da Olav Torget alle chitarre e Suntou Susso alla kora e al canto, presenta l'album "Traces Of You", uscito tra febbraio e marzo di quest'anno. Una realizzazione dove risuonano tracce di musica dell'Africa occidentale, ninnananne e jazz contemporaneo del Nord Europa. 

La notte di Ferragosto è infine con Seun Kuti & Egypt 80. Il trentaquattrenne musicista e cantante nigeriano, figlio più giovane della leggenda dell'afrobeat Fela Kuti, arriva al Mamma Blues con il suo nuovo album "Last Revolutionary", il quarto registrato in studio con la straordinaria orchestra creata dal padre (l'epica Africa 70), ribattezzata Egypt 80 per riflettere le origini dell'Africa nera dall'antica civiltà faraonica. Con Seun Kuti (sassofono contralto, tastiere) altri tredici musicisti: Adebowale Osunnibu e Ojo Samuel David ai sassofoni, Adedoyin Adefolarin e Oladimeji Akinyele alle trombe, le coriste e danzatrici Joy Opara e Iyabo Adeniran, David Obanyedo e Oluwagbemiga Alade alle chitarre, Kunle Justice al basso, Shina Niran Abiodun alla batteria, Kola Onasanya, Wale Toriola e Okon Iyamba alle percussioni.

Come da tradizione, ogni serata di Mamma Blues è introdotta alle 22 e chiusa nel tradizionale dopoconcerto, intorno alla mezzanotte, nei Giardini del Sottomonte, da una formazione isolana: il 13 agosto il Bob Forte Trio, il 14 il duo Don Leone (mentre è ancora da definire chi suonerà il 15)


  • Mostre e altri eventi

Fitto il calendario di eventi, tra arti visive, cinema e incontri, che declina il tema DromosRevolution. In testa su tutti l'anteprima di Dromos, il28 luglio a Oristano, con l'inaugurazione, alle 19.30 alla Pinacoteca comunale "Carlo Contini", della mostra d'arte contemporanea "68/Revolution - Memorie, nostalgie, oblii", a cura del critico d'arte Ivo Serafino Fenu e di Chiara Schirru, allestita in collaborazione conAskosarte e la Pinacoteca di Oristano. A cinquant'anni dal '68, anno "formidabile" e cruciale per alcuni dei suoi protagonisti, horribilis per altri – almeno per coloro che dalle barricate sono approdati a posizioni antitetiche rispetto agli ideali e alle utopie di allora –, la mostra propone una meditazione e alcuni spunti di riflessione inserendosi nel dibattito che, giocoforza, sta caratterizzando e accendendo gli animi per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario. La vexata questio è stata posta all'attenzione di artisti, tutti piuttosto giovani, del panorama sardo, nazionale e internazionale che, per ovvie ragioni anagrafiche, non hanno vissuto quel periodo: Alessio Barchitta – Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), Alessandra Baldoni – Perugia, Emanuela Cau – Cagliari, Pierluigi Colombini – Oristano, Melania De Leyva –Venezia, Roberta Filippelli – Alghero (SS), Roberto Follesa – Donori (Ca), Federica Gonnelli – Firenze, Rebecca Goyette – New York,Gut Reaction (Giulia Mandelli e Marco Rivagli) – Berlino, Michele Marroccu – Oristano, Tonino Mattu e Simone Cireddu – Oristano, Narcisa Monni – Sassari, Federica Poletti – Modena, Carlo Alberto Rastelli – Parma, Valeria Secchi – Sassari, Nicko Straniero – Oristano,Terrapintada – Bitti (NU). La mostra "68/Revolution - Memorie, nostalgie, obliirimane aperta al pubblico fino al 7 ottobre

Sempre in tema di arti visive, per il terzo anno consecutivo, dopo Il Segno di Eva e le rose dell'architetto scozzese Charles Rennie Mackintosh nel 2016, dopo Prigioni, con l'omaggio alle labirintiche creazioni di Giovanni Battista Piranesi e di Maurits Cornelius Esher nel 2017, il festival si avvale, ancora una volta, della collaborazione dello scenografo Mattia Enna, componente della compagnia teatrale BobòScianel, per caratterizzare i concerti di DromosRevolution. Per l'occasione Enna rilegge il gioco del "domino", utilizzando legno, cartapesta, materiali di recupero, qualche tocco pittorico e ispirandosi a suggestioni visive degli anni Sessanta e Settanta: alla pop art e alla optical art, alla grafica, alla moda e ai suoi simboli più in generale.

Prosegue la collaborazione tra Dromos Centro per l'Autonomia di Oristano, dove il 30 luglio (orario in via di definizione) andrà in scena "(R)evolution ovvero matti da (s)legare", un intervento scenico, con il coinvolgimento degli assistiti del centro, a cura di Teatro Tragodia di Mogoro, a quarant'anni dalla legge di riforma psichiatrica Basaglia che ha sancito la chiusura dei manicomi in Italia. 

Sempre il 30 luglio prende il via a San Vero Milis, nel Giardino del Museo Archeologico, "Gli anni '68", rassegna cinematografica in tre appuntamenti (con proiezioni alle 21.30) a cura dell'Associazione Lampalughis. Si comincia con "Assalto al cielo", un documentario del 2016 di Francesco Munzi con immagini d'archivio del decennio 1967-1977. Si prosegue il 5 agosto con la visione di "Qualcosa nell'aria" ("Après mai"), film del 2012 del regista francese Olivier Assayas: protagonista della storia, ambientata in alcuni anni dopo il '68, è Gilles, liceale che abita in una località nei dintorni di Parigi e che sperimenta insieme ai suoi coetanei l'impegno politico militante. Chiude il trittico di proiezioni, il 12 agosto"Lavorare con lentezza", film del 2004 di Guido Chiesa, sceneggiato dal regista con Wu Ming, e ambientato a Bologna nel 1976, poco dopo l'inizio delle trasmissioni di Radio Alice, libera emittente di intervento politico militante e di innovazione mediatica.

Appuntamento d'eccezione quello del 2 agosto con Vito Mancuso a San Vero Milis, nel Giardino del Museo Archeologico alle 21.30. Il teologo brianzolo, di genitori siciliani, autore di bestseller da oltre centomila copie - il suo ultimo libro è "Il bisogno di pensare" (Garzanti, 2017) – tiene una conferenza intorno al tema della rivoluzione interiore.

Il '68, il movimento del 77, lo slancio sperimentale e creativo è raccontato anche nelle pagine del libro "Sulle labbra del tempo. 'Area' tra musica, gesti ed immagini", scritto a quattro mani da Viviana Vacca e Diego Protani, con foto originali di Tano D'Amico. Presenta il volume, il7 agosto a Oristano, all'Hospitalis Sancti Antoni, Viviana Vacca in conversazione con il filosofo e giornalista Roberto Ciccarelli.


  • Pacchetti turistici

Anche quest'anno il cartellone musicale di Dromos, attraverso alcuni dei più suggestivi luoghi dell'Oristanese, si accompagna ad una proposta di pacchetti turistici, come Viaggio in Sardegna con Dromos e Radio Popolare, a cura dell'a.p.s. Mariposas de Sardinia con l'agenziaViaggieMiraggi, tra le terre della Marmilla e della Penisola del Sinis (info +39 081 18894671 - italia@viaggiemiraggi.org), e i mototour Pastori in moto (info Nicola + 39 345 0699255 – staff@pastorinmoto.org).


  • Info biglietti

Biglietti per Bokanté, il 31 luglio a Fordongianus a 7 euro; 10 euro il prezzo dei biglietti per Marialy Pacheco il primo agosto e Fatoumata Diawara il 6 agosto all'Anfiteatro Tharros, per Bombino il 3 agosto a Mogoro, e Gonzalo Rubalcaba Trio il 10 agosto a Neoneli; ingresso a 20 euro per Vinicio Capossela il 2 agosto a Bauladu, e 25 per Dee Dee Bridgewater l'8 agosto a Oristano. Costano dieci euro anche i biglietti per i concerti di Mamma Blues di Roland Tchakounté il 13 agosto e di Kristin Asbjørnsen il 14; 15 euro, invece, per Seun Kuti & Egypt 80 il 15 agosto. Abbonamento Mamma Blues a 30 euro. (A tutti i prezzi bisogna aggiungere i diritti di prevendita). Ingresso libero a tutti gli altri concerti, così come alle proiezioni, alle mostre e agli incontri.

Biglietti Mamma Blues e festival Dromos si possono acquistare online e nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna(www.boxofficesardegna.it; tel. 070657428). Riduzione del 30 per cento per gli over 65 anni e i giovani sotto i 18. I bambini sotto i 10 anni non pagano. Convenzioni Carta del Docente18app e Sardex.

Per informazioni, la segreteria dell'associazione culturale Dromos risponde al numero di telefono 0783310490 e all'indirizzo di posta elettronica dromos@dromosfestival.it. Altre notizie e aggiornamenti sono disponibili sul sito www.dromosfestival.it e alla paginawww.facebook.com/dromosfestivalsardegna.

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Per informazioni:
DROMOS - via Sebastiano Mele · 09170 ORISTANO 
tel.: 0783 31 04 90
E-mail: dromos@dromosfestival.it 
Website: www.dromosfestival.it 
www.facebook.com/dromosfestivalsardegna

Ufficio stampa:
RICCARDO SGUALDINI • cell.: 347 83 29 583 • E-mail: tagomago.1@gmail.com 
 MARIA CARROZZA • cell.: 346 30 47 620 • E-mail: mari.carrozza@gmail.com 


Cartella stampa:
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28 luglio • Oristano, Pinacoteca comunale "Carlo Contini", ore 19.30
Anteprima di Dromos: inaugurazione della mostra "68/Revolution - Memorie, nostalgie, oblii"
a cura di Ivo Serafino Fenu e Chiara Schirru
in collaborazione con AskosArte e la Pinacoteca Comunale Carlo Contini di Oristano
 
30 luglio • Oristano, Centro per l’Autonomia (ingresso libero)
(R)evolution ovvero matti da (s)legare
 
30 luglio • San Vero Milis, Giardino del Museo Archeologico, ore 21.30 (ingresso libero)
Rassegna cinematografica: "Assalto al cielo", di Francesco Munzi
 
31 luglio • Fordongianus, Antiche Terme Romane, ore 21.30 (ingresso 7 euro + d.p.)
Bokanté
concerto
 
1 agosto • Cabras, Anfiteatro Tharros, ore 21.30 (ingresso 10 euro + d.p.)
Marialy Pacheco Trio: "En el camino"
concerto in collaborazione col Mistral Hotel di Oristano
 
2 agosto • San Vero Milis, Giardino del Museo Archeologico, ore 21.00 (ingresso libero)
Vito Mancuso: Rivoluzione interiore
conferenza
 
2 agosto • Bauladu, Anfiteatro comunale, ore 22.30 (ingresso 20 euro + d.p.)
Vinicio Capossela
concerto in collaborazione con Du – Bauladu Music Festival (X edizione) e la Consulta Giovani di Bauladu
 
3 agosto • Mogoro, Piazza Martiri della Libertà, ore 21.30 (ingresso 10 euro + d.p.)
Bombino: "Deran"
concerto
 
4 agosto • Baratili San Pietro, Pratza de ballusu, ore 21.30 (ingresso libero)
The Pedrito Martinez Group
concerto
 
5 agosto • Morgongiori, piazza Chiesa, ore 21.30 (ingresso libero)
Guy One: "# 1" 
concerto
 
5 agosto • San Vero Milis, Giardino del Museo Archeologico, ore 21.30 (ingresso libero)
Rassegna cinematografica: "Qualcosa nell'aria", di Olivier Assayas
 
6 agosto • Cabras, Anfiteatro Tharros, ore 21.30 (ingresso 10 euro + d.p.)
Fatoumata Diawara: "Fenfo"
concerto in collaborazione con la Cantina Contini di Cabras
 
7 agosto • Oristano, Hospitalis Sancti Antoni, ore 21.30 (ingresso libero)
Area-rivoluzione: politiche degli affetti intorno all’evento 68. Incontro con Viviana Vacca e Roberto Ciccarelli
 
7 agosto • Oristano, Hospitalis Sancti Antoni, ore 22.30 (ingresso libero)
Mal Bigatto Trio: "Archetipo"
concerto
 
8 agosto • Oristano, piazza Cattedrale, ore 21.30 (ingresso 25 euro + d.p.)
Dee Dee Bridgewater: "Memphis... Yes, I'm Ready"
 
9 agosto • Ula Tirso, piazza IV Novembre, ore 21.30 (ingresso libero)
Horacio "El Negro" Hernandez : "Italuba Quartet"
concerto
 
10 agosto • Neoneli, piazza Italia, ore 21.30 (ingresso 10 euro + d.p.)
Gonzalo Rubalcaba Trio
concerto
 
11 agosto • Villa Verde, bosco di Mitza Margiani, ore 21.30 (ingresso libero)
Gavino Murgia, Mino Cinelu, Nguyên Lê Trio: "Dream Weavers"
concerto
 
12 agosto • San Vero Milis, Giardino del Museo Archeologico, ore 21.30 (ingresso libero)
Rassegna cinematografica: "Lavorare con lentezza", di Guido Chiesa


  • MAMMA BLUES
12 agosto • Nureci, Arena Mamma Blues, ore 22 (ingresso libero)
Anteprima di Mamma Blues
"Upside down Woodstock", esibizione dei neo diplomati della Music Academy di Isili
 
13 agosto • Nureci

  • ore 20, Corte Saba: TBA
  • ore 22, Arena Mamma Blues: Bob Forte Trio
  • ore 23, Arena Mamma Blues: Roland Tchakounté Band (ingresso 10 euro + d.p.)
  • ore 24, Giardini del Sottomonte: Bob Forte Trio
 
14 agosto • Nureci

  • ore 20, Corte Saba: TBA
  • ore 22, Arena Mamma Blues: Don Leone
  • ore 23, Arena Mamma Blues: Kristin Asbjørnsen: "Traces Of You" (ingresso 10 euro + d.p.)
  • ore 24, Giardini del Sottomonte: Don Leone
 
15 agosto • Nureci

  • ore 20, Corte Saba: TBA
  • ore 22, Arena Mamma Blues: TBA
  • ore 23, Arena Mamma Blues: Seun Kuti & Egypt 80 (ingresso 15 euro + d.p.)
  • ore 24, Giardini del Sottomonte: TBA