- Oggi si inventano di tutto per farti votare quelli che loro vogliono
- Sempre così è stato
- Sì, ma oggi i midia social sono pieni di feiche nius e non ci capisci più niente. Ti fanno credere quello che non è. Il lavaggio di 'u ciriveddru ti fanno. Internette pericoloso è, non sei più libero...
- No che sei libero, basta che tu scriva vuvuvupuntovaffanculopuntoit e ci mandi chi vuoi...
La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
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Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava
IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva
Il calcio dell' Asino
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NON STO TANTO MALE
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romanzo di Gianni Zanata
martedì 6 febbraio 2018
domenica 4 febbraio 2018
POESIA SOCIALE A REGGIO CALABRIA FRA OTTO E NOVECENTO: I CANZUNI DI GIOVANNI DE NAVA
''Questa raccolta di poesie di Giovanni de Nava contiene tutti i temi culturali che l' intellettuale calabrese sviluppò nel corso della sua intensa e impegnata vita''.
Il libro sarà presentato a Messina giovedì 8 febbraio 2018, alle ore 16, nella sede dell' Accademia Peloritana dei Pericolanti.
Presenteranno Vincenzo Fera, filologo, e Mario Bolognari, etnoantropologo, professori ordinari dell' Università di Messina.
Saranno Ludovica de Nava, curatrice del volume, e l' editore Franco Pancallo.
Nel raccontare ''Poesie vecchie, poesie nuove, poesie dimenticate...'' Ludovica de Nava rivive ''la storia poetica e personale del nonno, soprattutto le emozioni e le passioni che ispiravano le sue giornate: l' amore per la povera gente e quello per la donna''.
Vincenzo De Cristo, storico e archeologo, nell' ''Antologia calabrese illustrata'', 1894, scrive che nelle ''poesie (di De Nava, ndr) c' è spontaneità di verso,armonia di concetti, bellezza di pensieri; c' è novità, originalità d' immagini''.
''Una cosa - scrive Ludovica de Nava - è certa: dopo le prime composizioni poetiche ispirate dal lutto (la morte precoce del padre e di una compagna di giochi da bambino) e che esprimono un universo privo di speranza e di luce, la vena poetica di Giovanni de Nava si incanala in due filoni - l' intimo e il sociale - ben definiti e mantiene lo stesso carattere dal 1894 al 1931.
Giovanni de Nava (Reggio Calabria 1873-Roma 1931), attento studioso delle tradizioni popolari della Calabria, fin dal 1890 fondò e diresse giornali locali, il Giornale di Calabria e La Riforma, aderì al nascente partito socialista, propagandandone gli ideali di giustizia e equità sociale e combattendo ogni forma di sopruso e ipocrisia. Scrisse romanzi, racconti e libelli pubblicati a Roma, Firenze e Losanna. Dal 1895 , visse a Roma e fu redattore dell' Avanti! e dell' Asino, giornale politico e satirico che diresse negli anni della Grande Guerra e seguenti. Restò sempre fedele agli ideali marxisti e antifascisti''.
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