La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

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Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

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Dettagli di un sorriso

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Il calcio dell' Asino

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NON STO TANTO MALE

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sabato 21 agosto 2010

TRE CANI A CASTELL’ AZZARA PER TACERE DEL PADRONE



TRE CANI A CASTELL’ AZZARA PER TACERE DEL PADRONE





‘’Chi e’ che ci guarda?’’

Dice Scott a Honey e Lady Else, indicando un animale che sta davanti a loro, in un sentiero della riserva naturale del Monte Penna, nel territorio di Castell’ Azzara, nel grossetano.

‘’Non e’ un cane, non e’ un gatto’’, risponde Honey, e ‘’neanche un cavallo’’ aggiunge lady Helse.

‘’Che animale sei?’’, domanda Scott.

‘’Sono un capriolo’’.

‘’Un capriolo?’’.

‘’What’s capriolo?’’, chiede Lady Helse.

‘’Mi chiamano cosi’, non so altro. Tutti, specialmente i bambini, quando mi vedono, contenti e meravigliati per l’ incontro, dicono ‘ecco un capriolo!’. Vivo tranquillo in questi boschi poco frequentati. Ma voi chi siete?’’.

‘’Io sono Scott, un incrocio tra un setter e un pointer, loro sono Lady Helse, una basset hound, e Honey, la ‘principessa’, per i suoi modi gentili, una meticcia a prevalenza epaniel breton’’.

‘’Ho ben visto che siete tre cani. Ho avuto a che fare con vostri simili. Ogni tanto ne incontro qualcuno che irriguardoso mi insegue, ma senza fortuna, perche’ noi caprioli siamo piu’ veloci.

Ma voi da dove venite?’’.

‘’Da molto lontano, di là dal mare…. si chiama Sardegna’’, rispondono all’ unisono Scott, Honey e Lady Helse.

‘’ Non avevate mai visto un capriolo? Ho sentito dire che in quella terra, come in questo parco, vivono caprioli, daini, cervi e mufloni. Qui sul Monte Penna viviamo in prevalenza noi caprioli, ma anche donnole, faine, volpi, istrici, ricci, puzzole, scoiattoli, tassi e cinghiali’’.

‘’Si’, dice Honey, sappiamo che in Sardegna vivono questi animali, ma noi stavamo a Capoterra, vicino Cagliari, sul mare, e abbiamo conosciuto solo cani, gatti e cavalli. Abbiamo visto anche qualche pesce, ma attaccato a un filo. Un filo traditore con all’ estremita’ un amo, che serve a catturare gli animali del mare’’.

‘’Non eravamo abituati a questa natura, aggiunge Lady Helse, ma alla spiaggia, alla sabbia. Sai cosa e’ la spiaggia, il mare?’’.

‘’No! Non mi sono mai allontanato da questi territori sicuri, tra le cime del Penna, Civitella e Nebbiaio e gli abitati di Castell’ Azzara e Selvena. Ma a voi piace Castell’ Azzara? Avete una tana? Non vi avevo mai visto prima…’’.

‘’Siamo qui con il nostro padrone…’’, spiega Scott.

‘’Padrone?’’, domanda meravigliato il capriolo.




‘’E’ un uomo, aggiunge Honey, che ci ha accolto nella sua casa, ci da’ da mangiare, ci porta a spasso e noi gli diamo la nostra compagnia’’.

‘’Non siete liberi di andare dove vi pare?’’.

‘’No!’’, dice Lady Helse, ‘’ma lui quando ci porta a passeggio ci lascia correre liberi. A un suo fischio torniamo da lui, e ci premia sempre con bocconcini deliziosi.’’.

“A me nessuno dà premi, né mi chiama: non ho nome. Ma sono libero, senza padrone. Nel dirlo, il capriolo ha alzato la testa, fiero. Poi, con tono gentile aggiunge: Vi piace questo posto?’’

‘’Molto!’’, dice Scott, ‘’ e piace anche al nostro padrone! Lui dice, usando parole che non comprendiamo, che è bello correre tra i calcari neri e le marne di Selvena, tra i giganteschi massi calcarei del Civitella, tra i cerri, gli aceri, i faggi, i frassini gli ornelli, scorrazzare tra i pendii dolci, le vallecole pianeggianti, le doline, altro nome sentito da lui, ma non sappiamo cosa siano, e bere alle fonti e sorgenti delle Fossatelle, dei Trocchi e del Monte Penna. Il nostro padrone si sente già un po’ castellazzarese e gli piace visitare gli antichi villaggi minerari, il Siele, il Cornacchino, il Morone, le Solforate. Poi, lui e’ un goloso. Non si perde le sagre paesane, soprattutto è ghiotto di polenta e tartufo. Non disdegna i tortelli, ripieni di ricotta, bietole o patate. Per non parlare dei pici, soprattutto quelli conditi con il ’sugo all’ aglione’’’.

‘’Dimentichi, aggiunge Honey, che va pazzo per l’ acquacotta o cipollato’’.

‘’E la minestra bugiarda, pane, olio, fagioli e pepe dove la mettete?’’, dice Lady Helse, ‘’senza trascurare il cinghiale , il buglione d’ agnello, la trippa, i budelluzzi, la lepre (anche se non ci piace che mangi animali) - aggiunge osservando l’inorridito capriolo- e i funghi (porcini, spugnole, ovoli, prataioli, pinaroli). Infine i dolci: i topi, ripieni di miele e noci, i taglioli, e i vini, per esempio il Montecucco. Tutto questo lo abbiamo saputo ascoltando quello che dice quando incontra gli amici nelle passeggiate. Da un po’ parla anche della necessita’ di costituire la comunita’ del cibo castellazzarese per valorizzare i prodotti locali. ’’.

‘’Pensa te, aggiunge Scott, ho sentito che vuole venire a vivere a Castell’ Azzara. Per noi sara’ un bel casino. In meno di un anno ci siamo trasferiti armi e bagagli da Capoterra in una casa con giardino in un posto vicino Roma. Ora qui’’.

‘’Forse, fa il capriolo,quest’uomo ama soprattutto l’ atmosfera di serenita’ e tranquillita’ che qui si respira.’’.

‘’Già, aggiunge Honey, e ci sono cose, tutte da umani, di cui parla con noi nelle passeggiate…. La bellezza della Villa Sforzesca , in un luogo chiamato‘Valle Calda’, all’incrocio tra la Cassia e una via antica di briganti, la Francigena. La Sforzesca, secondo lui, potrebbe diventare un centro culturale della zona e attirare nuove iniziative.”

“Dice, aggiunge Lady Helse, che si potrebbe creare una postazione per osservare gli uccelli, come il fagiano, l’ upupa, la poiana, il gheppio, l’ astore, l’ allocco e la civetta, che in un primo tempo abbiamo scambiato per gabbiani. Una figuraccia abbiamo fatto una mattina mentre eravamo sul Civitella. Abbiamo visto un uccello in volo e abbiamo subito detto ‘un gabbiano’. Non avessimo mai pronunciato quel nome. Immediatamente a ali spiegate



è venuto verso di noi e ci ha detto ‘sono un astore, un rapace di alta classe. Non confondetemi con quegli uccelli di mare’. Abbiamo dovuto chiedere scusa. Era un grande spettacolo vederlo volare’’.

‘’Allora avremo modo di rivederci?’’, dice il capriolo prima di spiccare un salto e addentrarsi nel bosco.

‘’Certamente si’’’, abbaiano in coro Scott, Honey e Lady Helse, ‘’anche noi stiamo diventando castellazzaresi. Orsi!’’.




Conversazione registrata sul Monte Penna da Pier Luigi Zanata, all’ insaputa di Honey, Scott, Lady Helse e del capriolo.

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