La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

domenica 29 gennaio 2017

PAPAMUSC' di Ada Bellanova

Nessuno nella piazzetta. Nessuno alla fontana quasi secca. Nessuno dietro le finestre […]. Solo le teste scolpite agli stipiti delle porte, mostri barbuti a sorreggere i balconi, le ringhiere in ferro battuto, leoni, serpenti, meduse con la lingua in fuori, teste di sirene, polene, come fossero navi mancate le case, navi in un mare bianco. E sempre le lenzuola a far rumore, a sbattere nel vento, ad asciugarsi, e in alto, nel fazzoletto d’azzurro che disegnavano i tetti, una striscia d’aereo a dividere il cielo”.
Papamusc’

Papamusc' di Ada Bellanova, edizioni effigi, romanzo ambientato nelle intricate vie bianche di un paese del Sud, dove improvvisamente scende il silenzio e tutti scompaiono, è stato al centro del cenacolo letterario della Contea degli Angeli di Castell' Azzara (GR), magistralmente guidato dall' attore, scrittore e regista

Stefano Lucarelli.

Il romanzo, presentato da

Emilia Guidotti e dall' autrice, vede la protagonista Grazia cercare una spiegazione all' insolito deserto. In una atmosfera di magico mistero, tra piante che curano, uova che predicono il futuro, abiti rossi, tremende richieste di morte e ossa di popoli antichi. Papamusc', in dialetto pugliese 'ragnatela abbandonata', ma nel romanzo un folletto delle case, e anche voce narrante dipana i fili che legano le vite dei vari personaggi: le vguaritrici di vicolo Vecchio, i tossici della villa comunale, una nnobildonna e un capo stazione, un bizzarro rigattiere, l' attempata signorina a guardia di una biblioteca abbandonata.
Un viaggio tra modernità e tradizione, tra oblio e memoria.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.