La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

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Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

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Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

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Il calcio dell' Asino

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Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

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romanzo di Gianni Zanata

lunedì 4 maggio 2009

Veronica e il cavaliere, cattivi pensieri

in ''... Cosi' e' se mi pare!''

anche nella pagina
della Stampa.it

nella voce Blogger Lettori

6 commenti:

  1. Sono contenta che Veronica Lario abbia scelto di far valere la sua dignità di donna e la sua intelligenza di persona, chiedendo il divorzio da quel signore di Arcore, patetico e meschino, ma che sta mettendo in ginocchio questo nostro Paese.

    Condivido ogni parola della tua analisi.

    Un abbraccio
    annarita

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  2. ’una donna sola inseguita da una muta di cani feroci che hanno sbattutto sulle prime pagine le sue foto a seno nudo quando ha osato dire no. Lapidata sulla piazza mediatica, come Maria Maddalena’’.
    Spero che i suoi famosi sondaggi vadano a picco. Che i voti di tutte le donne gli vengano a mancare.Non ha mai avuto rispetto di nessuno , ma la goccia che ha fatto vedere il suo volto in tutta la sua meschineria è aver messo nella prima pagina di un suo quotidiano la madre dei suoi figli denigrandola e denigrando con lei tutto il genere femminile. Manipolatore , gallo spennacchiato, bel presidente abbiamo.Ciao.

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  3. il fatto è che il Cavaliere pare abbia preso una nasata per terra
    Che non abbia rispetto per nessuno lo si sa da tempo, speriamo solo non sia una trovata elettorale anche questa
    La siura Veronica mi è diventata simpatica già alla prima esternazione, ritrovare un po' di dignità non fa male nè a lei nè farebbe male ad una bella fetta di mondo politico ma al momento accontentiamoci va !
    Certo che riuscire a sentire l'unica frase sensata da Bossi è veramente tragica
    ciao Pier

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