La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

venerdì 31 luglio 2009

E' PERFETTA!

E’ PERFETTA!

- Neanche una goccia per terra. Questa volta non hai da rimproverarmi. Ti ricordi l’ ultima volta? Mi avevi indicato cinque gocce cinque d’ acqua sul pavimento del bagno. Mi avevi detto che dovevo mettere l’ asciugamano vicino al lavandino quando mi lavavo. Oggi neanche una goccia.

Marion non risponde.
E’ stesa sul letto del camper.
Pochi minuti prima i suoi piccoli seni sodi sfregavano sulla pelle del mio viso, sul mio ventre, contro i peli del petto.
Il camper e’ fermo vicino a una spiaggia di Green Coast, dominata da ricchissima vegetazione di lentischio, ginestra, corbezzolo e ginepro che scende dalle montagne fino al mare fra valli e dune di sabbia. Chilometriche e splendide spiagge, interrotte da cale rocciose, scure ed imponenti scogliere che scendono a picco sul mare e deserti di sabbia intercalati dalla profumata macchia mediterranea. Ginepri piegati quasi fino al suolo come in un elegante inchino ad una natura ancora incontaminata e regale che non chiede altro che essere rispettata. Territorio rquasi incontaminato, sospeso nel tempo.
Non lontano ruderi di villaggi e di palazzi minerari abbandonati, di gallerie dove ancora riecheggiano i passi dei minatori.
Marion per quella breve vacanza in camper aveva scelto quella solitaria localita’ perche’ catturata da un mondo nuovo, originale, sospeso nel tempo e forse anche nello spazio.
- Mi piace, aveva detto guardando il panorama, questo mondo dal quale non potro’ più sfuggire.
Sotto di noi una torre spagnola in rovina, roccaforte abbandonata. Ortiche spesse come un dito crescono tra le pietre. Attorno cespugli di lentischio. Nascondigli di conigli, che al fresco dell’ alba e della sera fanno uscire i loro piccoli, a giocare sull’ antica fortificazione.

Continuo a pulire
- Hai ragione, dico, nel camper e’ necessario essere ordinati. Ogni cosa deve stare al suo posto altrimenti non ci si ritrova.

Nessuna risposta.

- E’ stato bello?, chiedo. Ricordi? Ti sei avvicinata, mi hai tirato a te e mi hai dato un bacio sessuale. Mi hai invitato a seguirti sul lettino. Ordinato. Lenzuola geometricamente stese sul materasso. Ordinatamente hai appoggiato i vestiti sul divanetto. Non hai detto nulla, ma il tuo e’ stato uno sguardo di rimprovero vedendo i miei sparsi sul pavimento. Ordinatamente hai fatto l’ amore. A cavalcioni su me, attenta a non spiegazzare i teli. Lenti movimenti prima, poi sempre piu’ rapidi, violenti a riempirti tutta. Poi in ordine mi hai baciato le mani e gli occhi e il collo e la bocca e il petto. Dal mare portato da folate di vento fuggente arrivava un odore di salsedine, di sabbia che emana dalla spiaggia e di ginepro, lentischio e tamerice. Ricordi? Ti sei lasciata sfuggire un ordinato leggero sospiro appagato, di felicita’.

Nessuna risposta.

Cosi’, penso, fin dal nostro primo incontro, dal nostro primo rapporto quando mi ti eri aperta come se quel momento potesse compensarti di tutti gli anni vuoti.

- Marion, dico, non sei stata, pero’, capace di prendere il volo, lasciare le regole ordinate della tua vita.

Mi siedo a guardarla distesa sul letto.

- Il tuo principale motivo d’ ansia, l’ ordine, soprattutto costringere gli altri all’ ordine a restringere sempre piu’ gli spazi di liberta’. La paura del disordine come fosse un lupo in agguato pronto a ghermirti.

Silenzio.

- Non ho mai visto, dico, il tuo petto sollevarsi e mai ho sentito il tuo cuore accelerare i battiti e il tuo corpo non e’ mai esploso di piacere. Solo ordinati sospiri. Appagati? Felici? Il tuo amore e’ stato come una zuppa in scatola. Nell’ etichetta una lista di ingredienti ordinati per qualita’. Dentro la scatola pero’ solo frammenti di elementi indistinti che una volta scaldati e messi sul piatto avevano tutti lo stesso sapore. Ne’ buono, ne’ cattivo, semplicemente privo di sapore.

Silenzio.
Marion, viso al soffitto dell’ abitacolo, sembra indifferente. Sembra neanche sentire le mie parole.

- Pero’ sono stato bravo, dico. Mentre il rumore del mare, un accompagnamento tranquillizzante, mentre facevi l’ amore liofilizzato in un’ aria, mista e profumata di salmastro, il mio coltello e’ penetrato nel tuo petto, facendomi sentire colto da una bella e intensa sensazione, una piacevole fusione di mente e corpo. Ordinatamente la tua bocca ha emesso un lieve suono di disperazione, un gorgoglio, per non poter piu’ parlare …

Mentre parlo il rumore del mare ora e’ quasi una sensazione subliminale, un delicato pulsare piu’ che un suono.

- Pero’ devi ammettere sono stato bravo. La lama istantaneamente ha reciso gli stami della vita e si e’ sostituita alle parche, e niente sangue a sporcare le immacolate lenzuola del lettino del camper. Il coltello piantato nel tuo petto ha impedito che il sangue uscisse dalla tua materia. Prima di tutto la pulizia come hai sempre ordinato. Ricordi? Ti avevo detto che questa mattina l’ alba somigliava a un sudario. Ho finito, come puoi vedere, si fa per dire. Vado via. Non lascio impronte a sporcare il camper. Ho tolto anche la frutta dal frigorifero. Lo so, non l’ ami fredda. Marion addio.

Lancio un bacio.

- Si’. Chiudero’ la porta per impedire l’ ingresso di formiche e di altri animaletti. Si’. Delicatamente.

Esco.
Mi immagino come un evaso che ha scavato un tunnel per mesi, per anni, per decenni, per raggiungere la liberta’. Forse come un minatore che all’ uscita dalla buia galleria trova la luce.
Nell’ isola dove e’ sempre accesa la lampada implacabile del sole mediterraneo, or nell’ aria un’ atmosfera gradevole che fa respirare con piacere.
Cammino lentamente.
Provo un sentimento che mi sembra molto grande, penso che non lo dimentichero’ mai.
Sospiro lentamente.
Meditazione lenta.
Prendo un toscano Garibaldi. Con la fiamma di un accendino scaldo meticolosamente la punta del sigaro e quando comincia a prendere fuoco lo giro piu’ volte tra le dita sino ad ottenere una accensione totale.
Tiro una compatta massa di fumo.
Cammino.
La strada e il panorama sono solo un confuso guazzabuglio di fondali o scenari da film, prima visti scorrere dal finestrino della cabina di guida del camper.
Ora la possibilita’ di scoprire gli spazi.
Non penso a nulla, semplicemente mi allontano cercando di ricordare me stesso.
Mi guardo attorno.
Le sensazioni vengono da sole.
Strano stato emozionale di pace interiore, lontando dal trambusto e dal torpore del camper.
Marion ch’ era una donna d’ ordine aveva un hobby appassionane e pericoloso: Ordinare la vita degli altri.
Io che sono un uomo di disordine ho un hobby decadentemente sereno e riposante: la leppa.
E’ perfetta!
E’ perfetta!



41 commenti:

  1. Mio caro Pier, ho capito di cosa si tratta dopo le prime tre parole! Devo, però, leggere con molta calma e sangue freddo. E ora non posso. Devo chiudere le valigie. Ti leggo dopo, o domani, in viaggio!
    A presto.

    RispondiElimina
  2. Ciao pier, passo per un saluto veloce, purtroppo sono sempre di corsa e stanca la sera......presto finirà e tornerò a leggerti con la meritata attenzione!!!
    Un caro saluto, roberta.

    RispondiElimina
  3. Sere buon viaggio e buone vacanze.

    Rob non c' e' fretta.

    Buona fine settimana
    Vale

    RispondiElimina
  4. Ho trovato il tempo di leggere con calma, molta calma il racconto, che mi è piaciuto in modo particolare.
    La passione esagerata per l'ordine ha qualcosa di perverso...e può condurre ad un epilogo pericoloso come è stato questo che hai raccontato, caro SK.

    Sbaglio o SK sta vivendo una sopraggiunta maturità? Avverto che qualcosa sta cambiando in lui. Non so ancora dire con certezza che cosa sia, ma questa è la sensazione.
    O forse sto prendendo un abbaglio?

    Bacino alla salsedine del mare Ionio.
    Sorellina;)

    RispondiElimina
  5. Sorellina non so. Il SK per la sua eta', 69 anni, dovrebbe essere gia' maturo. Le tue osservazioni, sempre acute, saranno attentamente considerate e cerchero' anche io di comprendere meglio.
    Lo vedo molto richiesto, sara' forse per quella sua aria da brava persona ...
    Buone vacanze e buona fine settimana.
    Vale

    RispondiElimina
  6. Pier, lo sai come la penso sull'età anagrafica. La maturità invece è una condizione che attraversa diverse stagioni ed è sempre in evoluzione, non credi?

    Comunque riflettici su...e fammi sapere.

    Sereno e fruttuoso week end!

    RispondiElimina
  7. Sorellina parlavo del SK non di me diversamente giovane. Comunque indaghero, ma sai e' sfuggente, e' molto ricercato...
    Un abbraccio e anche due baci, uno per guancia.
    Vale

    RispondiElimina
  8. Caro Pier luigi, ho come la senzazione che ti sia capitato "qualcosa" .
    Ero arrivata velocemente ( il mare mi attrae come una calamita, molto più del web)ma mi sono soffermata attentamente sul tuo Sk .
    Lo trovo ancora più affascinante, un fine conoscitore di donne ( avevo ragione quando ti ho chiamato tombeur de femmes , credo che le tue donne ti abbiano molto amato e che tu abbia molto amato loro)un fine letterato.....sì non ho bisogno di dirtelo io, ma te lo dico lo stesso sei veramente bravo, bravo nel racconto, nel contenuto , nella scelta e nella costruzione delle frasi.CHAPEAU!!!!
    Ciao e ....buona domenica.

    RispondiElimina
  9. Le ''mie'' romagnole trovano il SK cambiato, non so. Cerchero' di capire se e' vero.
    Tombeur de femmes, povero me!
    Ho ricevuto molto e ho dato molto.
    Grazie per gli altri complimenti.
    Meglio il mare...
    Buona domenica.
    Felici vacanze.
    Vale

    RispondiElimina
  10. Pier, leggo il racconto oggi pomeriggio e ti dico.
    bacioni,
    Cocchina.

    RispondiElimina
  11. dopo una forzatissima assenza non potevo non salutare uno dei grandi amici (A) dei blog.
    un salutone.
    asterix

    RispondiElimina
  12. Aste un abbraccio e felici e radiose vacanze.
    Vale

    RispondiElimina
  13. bella storia, in particolare vorrei "sentire"
    ....Nell’ isola dove e’ sempre accesa la lampada implacabile del sole mediterraneo, or nell’ aria un’ atmosfera gradevole che fa respirare con piacere.....
    a presto, Luis

    RispondiElimina
  14. La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

    RispondiElimina
  15. leggere l'intero blog, pretty good

    RispondiElimina
  16. molto intiresno, grazie

    RispondiElimina
  17. leggere l'intero blog, pretty good

    RispondiElimina
  18. leggere l'intero blog, pretty good

    RispondiElimina
  19. necessita di verificare:)

    RispondiElimina
  20. molto intiresno, grazie

    RispondiElimina
  21. molto intiresno, grazie

    RispondiElimina
  22. quello che stavo cercando, grazie

    RispondiElimina
  23. necessita di verificare:)

    RispondiElimina
  24. molto intiresno, grazie

    RispondiElimina
  25. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  26. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  27. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  28. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  29. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.