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lunedì 6 luglio 2009

Seamus Heaney, Premio Cetonaverde Poesia 2009


La fatica che fa il miracolo
di Seamus Heaney

Non colui che si alza con il suo lettino e cammina
ma quelli che lo conoscono da sempre
e che lo portano in giro...

La spalle rotte, un male profondo che scende
lungo la curva della schiena piegata e la presa
incerta delle mani sulla lettiga. Senza

requie fino a quando non lo inclinano, stretto
con le cinghie, per farlo passare sopra le tegole
e poi calarlo giu' verso la sua guarigione.

Guardali bene mentre aspettano in piedi che si plachi
il bruciore prodotto dalle corde, ancora un po' increduli
e quasi storditi, quelli che lo conoscono da sempre.

(traduzione di Luigi Sampietro)

Questi versi inediti (pubblicati nel Sole 24 Ore di domenica 5 luglio 2009) sono di Seamus Heaney, poeta irlandese del Nord e premio Nobel per la letteratura 1995. Sono un inno alle fatiche di coloro che fanno miracoli aiutando il prossimo.
A Seamus Heaney, i prossimi 10-11 luglio, a Cetona (Siena), nell' ambito della terza edizione del Premio Cetonaverde 2009, sara' consegnato il Premio internazionale alla carriera.
Del poeta irlandese sta per uscire nella collana ''Lo specchio'' di Mondadori l' ultima raccolta di poesie (District e Circe).


7 commenti:

  1. Bella poesia nella sua semplice armonia.
    Sono un inno alle fatiche di coloro che fanno miracoli aiutando il prossimo.
    Caro Pier Luigi, forse il senso della vita è......aiutare il prossimo.
    Un abbraccio.

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  2. Dietro il lavoro dei volontari ci sarebbe tanto da dire, ma soprattutto c'è tanto cuore e partecipazione, c'è l'amore per la giustizia e per il valore intrinseco alla vita stessa, c'è il rispetto per la persona, sono loro stessi uomini in cammino che seguono "colui che si alza con il suo lettino e cammina", c'è uno spirito che oltrepassa la semplice razionalità, si decide di essere un volontario perchè semplicemente si ama il prossimo e si va contro tutte le correnti e le convenienze.
    Sì le convenienze, spesso si sente dire "ma li pagano?" E io mi faccio una bella risata. Qualcuno critica le persone che fanno volontariato apostrofandole come "egoiste", sarebbe per loro solo uno spirito egoistico il motore che alimenta il loro star vicino e aver cura di persone più deboli e bisognose di aiuto e di tanto affetto e umanità.
    Tocchi un tasto a me molto caro...ma rischio di diventare troppo lunga e di perdere il senso del mio pensare e ricordare il volontariato, forse perchè anch'io sono stata a mio modo una che ha fatto qualcosa di simile, ma non me la sento di dire che sono stata una volontaria. Ho ricevuto cento volte tanto, niente di paragonabile a quello che posso aver dato io come contributo. Sono esperienze che non escono mai dalla tua vita!
    Bellissimi questi versi del poeta Seamus Heaney, si respira in pieno il suo animo irlandese!

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  3. Miriam hai ragione. Ogni tanto vengo coinvolto nel lavoro dei volontari e resto sempre meravigliato di quello che riescono a fare, dimostrando come ''poco'' ci voglia per amare il prossimo e andare contro tutte le correnti e le convenienze.
    Brava.
    Quando ho letto la poesia di Seamus Henay ho pensato di pubblicarla proprio per rendere merito al lavoro dei volontari.
    Buona serata.
    Vale

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  4. Un bel riconoscimento a quanti operano con generosità incondizionata e fanno sperare nell'umanità.
    Buona giornata .

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  5. si, come dice Teodorica il senso della vita è aiutre il prossimo!!
    basterebbe così poco....
    buona giornata
    Franca

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