La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

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Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

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romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

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Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

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romanzo di Gianni Zanata

martedì 22 giugno 2010

Isolabona, Giornata di studio dedicata a Fortunato Peitavino




Interverranno alla Giornata di studio dal Titolo
Giornata di studio su ''Fortunato Peitavino, un naturista ad Isolabona nei primi decenni del Novecento'':

Robert Castellana
Lorenzo Cortelli
Marco Gennaro
Eric Jean Kamp
Corrado Tanzi
Marco Cassini
Roberta Sala
Libereso Guglielmi

Moderatore dell'incontro sarà Paolo Veziano

La conferenza si svolgerà sabato 26 giugno alle ore 17 presso il camping
delle rose a Isolabona, luogo dove Peitavino visse e lavorò, ingresso
libero.

Tra gli storici, Roberta Sala, promotrice con altri studiosi del programma per il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale di Isolabona, la quale svolgera' una relazione dal titolo "Le memorie orali". ''Mai - ha detto Roberta Sala - avrei immaginato di arrivare a tanto. utilizzando il mi0 blog . Questo mezzo si è dimostrato utile alla storia e alla sua divulgazione facendo conoscere questo borgo. Grazie all'Amministrazione Comunale che ha saputo cogliere nel nostro progetto un valido strumento per la valorizzazione del nostro territorio''.
L' evento si terrà nei luoghi dove Peitavino visse e lavorò ora trasformato in un camping. La conferenza si svolgerà all'aria aperta, immersi nel verde e all'ombra di alberi ad alto fusto...proprio come sarebbe piaciuto a Fortunato Peitavino.
A margine del pomeriggio verrà allestita un'esposizione con materiale iconografico e documentario.

dal blog Isola come ti vorrei




“Fortunato Peitavino, precursore del Naturismo Eutrofologico in Italia”

Biografia a cura di Lorenzo Cortelli

Fortunato Peitavino nasce il 10 dicembre 1875 a Isolabona, in provincia di Imperia.

Cagionevole di salute fin dall’infanzia, non riesce a seguire un regolare corso di studi. Sceglie allora il mestiere di meccanico idraulico. Diventa ben presto padrone di un officina a Bordighera e si dedica all’invenzione di congegni e macchine idrauliche che vengono commerciate in Italia e all’estero permettendogli di acquisire fama e un certo benessere.

La sua prima moglie si ammala di tubercolosi e muore in giovane età. Lo stesso male colpisce anche la figlia e lui stesso (la tubercolosi all’epoca era diffusa e mieteva molte vittime).

Decide allora di abbandonare l’attività di imprenditore perché respirare l’aria malsana dell’officina è per lui nocivo. Si trasferisce quindi da Bordighera in una località di sua proprietà situata a Isolabona, in val Nervia, dove preferisce dedicarsi al riposo e alla tranquillità immerso nella natura.

Prova a curarsi, ma la normale medicina farmacologica dell’epoca non ha efficaci effetti curativi contro la tubercolosi. È proprio in questo modo che Peitavino si avvicina alla scienza alla quale dedicherà poi la vita intera: il Naturismo Eutrofologico (1).

In questo angolo solitario pieno di verde e di silenzio si immerge completamente nella natura: sole, aria, acqua, terra e frutta; adotta il regime vegetariano, fa bagni d’aria, d’acqua e di sole, cammina a piedi nudi, dorme con le finestre aperte tanto d’estate che d’inverno; gusta i prodotti della terra lavorata con le sue stesse mani. Grazie a questo modo di vivere, la sua salute va migliorando progressivamente, tanto che dopo due anni non lo si riconosce più.

Riesce così a scoprire che con i metodi naturali è possibile curarsi non solo dalla tubercolosi, ma anche mantenere il proprio corpo in ottime condizioni psicofisiche, attribuendo il giusto valore a tutte le cose che la natura offre. Guarito, entra in contatto con cultori del Naturismo non solo italiani, ma anche europei (2); con questi scambia lettere per confrontare opinioni, tesi ed esperienze.

Scopre durante un viaggio in Spagna la Scuola Naturo-Trofologica, unica in Europa, fondata a Barcellona dai professori José Castro e Nicolás Capo, alla quale Peitavino si iscrive, frequentando un corso di studi di quattro anni, al termine del quale diventa professore di Naturismo Eutrofologico.

Torna quindi in Italia, dove viene autorizzato dai professori della scuola spagnola ad aprire una succursale. Qui Peitavino crea un ambiente idoneo per realizzare una Colonia naturista (3) collegata alla Scuola, ove può trasmettere le proprie conoscenze e applicarle a tutti coloro che sono interessati o che hanno necessità di guarire il corpo e purificare la mente soggiornando nella natura fatta di colori, suoni e profumi. Numerose sono le famiglie locali che mandano i loro bambini a ritemprarsi in questo luogo.

Nel libro di Peitavino “Rigenerazione Umana”, del 1934, edito da “L’eco della Riviera” di Sanremo, sono riportate le testimonianze del soggiorno di alcuni ospiti che raccontano entusiasti l’esperienza vissuta. Tra questi ricordiamo lo scrittore Italo Calvino, che è accompagnato dai genitori, noti botanici e amici di Peitavino, e da Libereso Guglielmi, tutt’oggi vivente e sempre disponibile a fare un salto nel passato per raccontare la vita nella colonia.

Il luogo è conosciuto a tal punto che spesso vi partecipano professori e dotti per tenere conferenze, dando vita quindi a una specie di “circolo culturale”.

La Scuola vera e propria funziona per corrispondenza e opera con lo stesso metodo di quella originaria di Spagna. Il corso completo è articolato in 390 lezioni (4); l’allievo iscritto ha diritto a ricevere le lezioni dattilografate e stampate. Al termine del corso viene conferito un diploma firmato dal prof. Castro della Scuola di Barcellona e controfirmato dal prof. Peitavino. Gli argomenti delle

lezioni coprono un campo assai vasto (malattie, studi anatomici, studi botanici, studi su alimenti ecc.), come si può vedere dall’Indice del programma del corso allegato al volume, “Rigenerazione Umana”.

Volendo diffondere le sue conoscenze, nel 1915 Peitavino fonda la rivista “La Nuova Scienza”, nella quale pubblica argomenti a sostegno del naturismo vegetariano e del metodo di cura naturale. La pubblicazione viene sospesa durante la Grande Guerra. Nel frattempo Peitavino continua ad approfondire lo studio della scienza trofologica, aggiungendo l’esperienza di diciotto anni di pratica del Naturismo-Vegetariano-Trofologico.

Spinto da molti discepoli riprende dopo alcuni anni la pubblicazione di una seconda rivista, “Salute e Longevità”, sempre con l’obiettivo primario di essere utile ai suoi simili. Questa sua intenzione altruistica lo accompagna per tutta la vita e lo sostiene anche quando si scontra con la mentalità del tempo. Successivamente, in seguito a difficoltà economiche, è costretto a cedere la rivista mantenendo però il diritto di pubblicare articoli.

La sua attività continua con successo fino al momento della morte, avvenuta accidentalmente il 21 Novembre 1945 a causa di un’infezione da tetano.


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