La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

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Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

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Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

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romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

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Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

martedì 19 aprile 2011

“Non sto tanto male”, romanzo di Gianni Zanata

Non Sto Tanto Male

romanzo di Gianni Zanata

Per chi

Per chi non verrà alle presentazioni, per chi non lo trova in libreria, per chi se ne frega dell’autografo dell’autore, per chi “quasi quasi mi faccio un regalo”, per chi sta seduto e non ha voglia di alzarsi, per chi “forse lo leggo a natale”, per chi 100 pagine in una sera, per chi “bella la copertina”, per chi non lo sapeva, per chi “vediamo in quanti giorni mi arriva”, per chi comunque ordinarlo da ibs è una goduria, per chi si fida dei libri a pagina chiusa, per chi è amico del postino che porta i pacchi, per chi è ossessionato dalle lavatrici, per chi “ah, però, sembra carino”, per chi uno sconto è sempre uno sconto, per chi non sopporta l’idiozia, per chi non sta tanto male
ecco qua il libro
su ibs
su la feltrinelli
su amazon
su indie up


“Non sto tanto male”.
Il libro è nato.
A presto le date delle presentazioni ufficiali.
Per ora, ecco alcuni link importanti

ibs – la vendita on line

quarup – la casa editrice




Valdo

“Valdo se lo ricorda bene, il suo primo giorno da direttore al giornale.
Se lo ricorda proprio bene.
Non sono mica cose che si dimenticano, quelle cose lì.
Lui si ricorda che la sera prima aveva incontrato l’editore. S’erano dati appuntamento in un bar della Marina.
Valdo, da domani sei al timone, gli aveva detto.
Poche parole di circostanza, una stretta di mano, due martini bianchi con ghiaccio e limone.
Il mattino dopo, al termine della riunione di redazione, Valdo s’era chiuso nel suo ufficio.
Sulla scrivania, in cima al mucchietto della posta, aveva scorto una busta bianca, anonima. L’aveva aperta con un tagliacarte d’argento e aveva sfilato il foglio all’interno.
Un foglio bianco, piegato in quattro.
Valdo l’aveva svolto con cura. L’aveva steso sul legno lucido.
Sul foglio c’era scritto: Sei Un Pezzo Di Merda.
Carattere Times New Roman, corpo quarantotto.
Sì, Valdo se lo ricorda bene, quel giorno.
Mica sono cose che si dimenticano.”

Ronzio

Valdo è lì, in piedi.
Guarda la lavatrice che gira. Ascolta il ronzio acquoso.
Bella, la lavatrice che gira, pensa. Proprio bella. E come gira bene.
Valdo è lì. In piedi.
E guarda la lavatrice.
Come se fosse un film.
Ronzio. Silenzio. Stacco.
Ronzio. Silenzio.
Di nuovo ronzio.
Non ha molto da fare, oggi, Valdo.
E pure se avesse qualcosa da fare, non la farebbe. Non oggi.
Oggi ha deciso che resterà lì, a guardare la lavatrice.
Finché non smette di girare.


“Non sto tanto male”

“Quando sono andato nel bagno di servizio a mettere la
roba sporca nella lavatrice, ho avvertito una sensazione di vertigine.
Ho poggiato le spalle al muro, ho sollevato il mento e ho
chiuso gli occhi. È in quel preciso istante che ho avuto paura”.

 

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