La notte in cui Babbo Natale fu giustiziato mi trovai in mezzo a una tempesta di neve. E’ stato il momento in cui conoscenza e liberta’ mi hanno fatto comprendere come interpretare e cambiare il mondo.
Ho una buona notizia, dice Hannah, l’ albero del giardino variamente adorato ora con la neve caduta nella notte e’ perfetto.
Ti ho sognato stanotte, dico, ma sei piu’ bella che nel sogno.
Perche’ vuoi assolutamente che creda a quello che dici? Al tuo posto la cosa mi lascerebbe indifferente, che mi si creda o no…
Sono turbato da questo strazio di donna. Non puo’ essere buona, bensi’ un demonio.
Tu non capisci, continuo, tu non puoi capire. Ascoltarmi, credermi e tutto cio’ che chiedo.
Va bene, rintuzza lei, cosa ne pensi di tirare una riga su quello che ho detto?
Lacrime di coccodrillo, penso.
Si avvicino’ a me, mi strinse con le gambe, comincio ad accarezzarmi il corpo.Tempo e spazio sono solo forme della nostra conoscenza, del nostro amplesso.
Improvvisamente si alza, si allontana.
Scappo ho un sacco di commissioni da fare in citta’.
La prendo per il braccio e la guardo da vicino, la fisso con occhi di brace. La trascino in cucina prendo un coltello e la sbuccio come una vecchia arancia.
La notte in cui Babbo Natale fu giustiziato, liberta’ per cambiare la realta' del mio mondo.
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