SANT'EFISIO: Antonio Venier -«Riconoscimento Unesco, si muova la politica»
pubblicata da STAMPACE - STAMPAXI il giorno mercoledì 12 gennaio 2011 alle ore 15.26
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Ancora lontana la dichiarazione di Patrimonio dell'Umanità per Sant'Efisio
L'appello del presidente sardo Antonio Vernier alla commissione Cultura del Consiglio comunale
«C'è bisogno di una pressione politica: ci sono molte altre richieste concorrenti e se la politica non si muove, c'è il rischio che passino avanti».
Antonio Vernier, 67 anni, professore universitario (insegna geologia applicata nella facoltà di ingegneria, a Cagliari), è presidente del club Unesco di Cagliari, eletto nel direttivo del Ficlu (organismo che riunisce 110 associazioni sparse nel Paese).
E sa che il riconoscimento di “Patrimonio immateriale dell'Umanità” potrà essere assegnato dall'Unesco solo se ci sarà un interessamento del mondo politico. «A Parigi son già pronti, manca solo l'appoggio a livello nazionale». Il docente è stato convocato lunedì mattina in Commissione cultura e ha ricordato ai consiglieri comunali a che punto è la procedura. Che si può definire, senza usare tanti giri di parole, bloccata. Eppure la relazione di Antonello Angioni, che riassume la storia della festa dedicata al Martire guerriero, è pronta da tempo ed è già stata consegnata al presidente della commissione nazionale Unesco, Giovanni Puglisi.
Il prossimo appuntamento è previsto per il 28 gennaio, a Roma, quando Vernier incontrerà i vertici italiani dell'organizzazione. Secondo il presidente della Commissione cultura Maurizio Porcelli, è ora che la politica si muova per ottenere il riconoscimento: «La pratica è stata avviata quattro anni fa ma è ancora in un punto morto. Il motivo? Fino ad ora non c'è stata la sufficiente sensibilizzazione del mondo politico e culturale della Sardegna. Nessuno è intervenuto. E adesso il rischio è di farci superare dagli altri».
La concorrente è Sassari, che punta a ottenere un riconoscimento identico per la Discesa dei candelieri. «È giusto che a Sant'Efisio venga data l'importanza che merita e sia messo sullo stesso piano dei Canti a tenore e dei Pupi siciliani». Dell'intenzione è già stato informato anche il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi. Manca solo il via libera della Commissione nazionale, che però non è stata convocata per diverso tempo. Da qui l'eterna attesa per il riconoscimento alla festa di Sant'Efisio, che dovrebbe essere dichiarata “Patrimonio immateriale dell'Umanità” dall'organizzazione internazionale.
Nel 2009 è arrivato un piccolo antipasto: l'Unesco ha dato il proprio patrocinio per lo svolgimento della manifestazione, primo passo verso il riconoscimento definitivo.
A marzo di due anni fa una delegazione cagliaritana (in testa l'assessore al Turismo Gianni Giagoni) venne ricevuta a Parigi, nella sede l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura. Sembrava l'ultima tappa, invece per ottenere il riconoscimento ufficiale, che significa pubblicità a livello planetario, bisognerà attendere ancora. ( m.r. )
12/01/2011
Fonte:
http://www.ufficiostampacagliari.it/rassegnastampa.php?pagina=14945
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