ALLA VITA
La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell'al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.
La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro il muro, ad esempio, le mani
legate
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli altri uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla è più bello, più povero della vita.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli
ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte,
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.
Questa bellissima poesia di Hikmet Temel Akarsu mi/ci e' stata regalata dalla sorellina Annarita Ruberto (http://www.blogger.com/profile/06203145621123078773)
L' amico fraterno Gaetano Barbella ha inviato questa bellissima ode di Pablo Neruda dedicata, come buon auspicio, per l’anno 2009 appena iniziato, alla cara amica in comune, Annarita, senza dimenticare gli altri amici presenti nei suoi e miei blog:
ODE ALLA VITA
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini selle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in sé stesso. Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare. Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Pablo Neruda
Buon Anno,Pierre!
RispondiEliminaBuon anno anche a te
RispondiEliminaVale
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSfuggire alla banalità è difficile, spero di esserci riuscita con questa poesia di Hikmet temel akarsu, un autore che apprezzo e che banale non è mai.
RispondiEliminaALLA VITA
La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell'al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.
La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro il muro, ad esempio, le mani legate
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli altri uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla è più bello, più povero della vita.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte,
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.
Auguri per un 2009 radioso, fratellone!
Baciotti
sorellina
Grazie del bel dono.
RispondiEliminaHikmet Temel Akarsu, grande poeta, amato moltissimo dalla ''mia bella sposa'', Paola, la mia diciasettenne ''nipotina''.
Felice e radioso 2009 a te e a tutta la tua ''tribù''.
Vale
La poesia è splendida e se permettete,ve la "rubo".
RispondiEliminaBrava annarita!
Il primo dell' anno (ma solo oggi) sono buono e' ti permetto di rubare il dono...
RispondiEliminaSte', attenta...
Vale
Grazie amico mio.
RispondiEliminaNon vuoi neanche il primo premio dell'anno?
Ste' ti ringrazio, ma ho deciso di non accettare premi.
RispondiEliminaTi sono grato, comunque, per avere pensato a me.
Vale
Buon 2009
RispondiEliminaLello contraccambio: felice e radioso 2009.
RispondiEliminaVale
Questa ode, che è di Pablo Neruda, la dedico come buon auspicio, per l’anno 2009 appena iniziato, a te Pier Luigi Zanata e la cara amica in comune, Annarita non senza altri amici presenti nei suoi blog che qui non nomino.
RispondiEliminaVostro Gaetano
ODE ALLA VITA
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini selle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in sé stesso. Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare. Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Pablo Neruda
Caro Gaetano grazie. L' ode di Neruda, come potrai vedere, e' stata aggiunta nei miei blog.
RispondiEliminaGrazie e ancora Felice e radioso 2009
Ode alla vita la conosco a memoria pierre, e mi rendo conto che si muore lentamente... esclusi i presenti...
RispondiEliminaMe lo auguro.
RispondiEliminaMi dispiacerebbe molto non poter assistere al mio funerale...
Vale
Me lo auguro.
RispondiEliminaMi dispiacerebbe molto non poter assistere al mio funerale...
Fratellone, sei irresistibile! Mi hai fatto ridere di gusto;)
baciotti.
sorellina
Ogni tanto le battute mi vengono offerte su un piatto d' argento.
RispondiEliminaVale
Un anno ricco di frutti succosi, di sole e di pioggia nei momenti giusti, di raccolto abbondante e di serenità e salute per godere tutto questo.
RispondiEliminascusami per il ritardo nel farti gli auguri,a causa della crisi economica gli auguri li abbiamo presi all'Ikea e li dobbiamo montare quando abbiamo tempo.
Tanti auguri di Buon Anno!
Ti ho offerto il piatto d'argento,anzi ...d'oro!
RispondiEliminaste': si'! Grazie.
RispondiEliminaAste: Felice e radioso 2009 a te, ai tuoi cari e allo staff
Cumulativo Vale
Ciao fratellone, passo per un saluto.
RispondiEliminaPer me giorni di fuoco questi: scadenze con la rivista!!!
Ti auguro Buona Epifania.
Baciotti
sorellina:)
Grazie sorellina.
RispondiEliminaIn quesdti giorni sei nei miei pensieri: per te sto scrivendo un giallo sui numeri. Appena pronto te lo inviero', spero ti piaccia.
Vale
Aspetto con trepidazione...tu sei costantemente nei miei pensieri come tutte le persone davvero care. Appena puoi passa dai blog didattici; ci sono due novità importanti.
RispondiEliminaBaciotti
sorellina
OKKK!
RispondiEliminaVale