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Il calcio dell' Asino

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domenica 15 maggio 2011

Ricette per poveri - Medicina in Sardegna nella metà dell’Ottocento

Friday, April 09, 2010

È stato presentato a Siddi, presso l’antica sede dell’Ospedale Managu, il volume edito dalla Provincia del Medio Campidano e dalla Grafica del Parteolla, curato dalla professoressa Cecilia Tasca docente di archivistica dell'Università di Cagliari.

Ricette per poveri   

Medicina in Sardegna nella metà dell’Ottocento

di Cecilia Tasca.

È stato presentato a Siddi, presso l’antica sede dell’Ospedale Managu, il volume edito dalla Provincia del Medio Campidano e dalla Grafica del Parteolla, curato dalla professoressa Cecilia Tasca docente di archivistica dell'Università di Cagliari.

Erano presenti Marco Pisanu, Sindaco di Siddi, Fulvio Tocco, Presidente della Provincia del Medio Campidano, Rossella Pinna, Assessore alla Cultura e Identità della Provincia del Medio Campidano, Marina Valdes, Direttore dell’Archivio di Stato di Oristano, Giuseppe Dodero, Medico igienista, scrittore, Carlo Pillai, Presidente del Centro Studi Genealogici e Storia Locale.

È stata illustrata la genesi del volume, frutto di un accurato lavoro di analisi, comparazione e ricerca, condotti, con meticolosità e passione, da Cecilia Tasca -professore associato di Archivistica presso l’Università di Cagliari- sui Registri generali degli infermi e sui Quaderni di visita dell’Ospedale “Managu” di Siddi, destinato nel XIX secolo all’assistenza sanitaria principalmente dei poveri. Dalle carte ingiallite di quell’archivio recentemente riordinato, e portato alla conoscenza del pubblico nel 2007, affiora un interessante quadro della vita dei nostri avi, scandita dai ritmi del lavoro e della fatica, e aggravata dal subentrare della malattia e della sofferenza. In modo leggero ma scientifico, nel libro si racconta una parte poco esplorata della nostra storia di sardi: le patologie più diffuse e la loro cura, le conoscenze mediche e la farmacopea, le piante officinali e i preparati, gli infusi, i decotti, i veleni utilizzati dalla medicina ufficiale in Sardegna nella seconda metà dell’Ottocento.

Il volume si propone come il prosieguo e l’approfondimento degli studi iniziati quasi un decennio fa, a Siddi, con i lavori di riorganizzazione e digitalizzazione dell’archivio storico comunale. In una cassapanca, chiusa a chiave con una misteriosa combinazione, furono ritrovati tutti i documenti medici ed amministrativi relativi all’antico ospedale Managu di Siddi. L’ospedale nato dal lascito alla comunità del giovane possidente Giuseppe Manugu, molto malato che, in assenza di eredi diretti, decide di far dono di un ospedale e dei mezzi per l’assistenza sanitaria dei “villici” abitanti della Marmilla.

Un ospedale che, dallo studio dei documenti si evince essere stato all’avanguardia in ogni settore della medicina. Lo si deduce dall’analisi delle ricette, dall’approccio ipocratico dell’analisi complessiva della malattia e del paziente, dall’utilizzo strumentale e strategico di rimedi placebo e naturali per la cura di malattie.

“in tutti i rimanenti miei beni, dritti, ragioni d azioni tanto presenti che futuri, ovunque siano, o ritrovare si possano, istituisco in mio erede l’anima mia, e per essa un Ricovero di beneficenza massime per i poveri ammalati, a quale oggetto ordino e prescrivo che nelle case di mia abitazione situate nella ridetta villa di Siddi si eriga un adatto e comodo Spedale per i poveri ammalati…..”. Il giovane possidente, Luigi Giuseppe Managu, morirà il 30 settembre del 1848 a soli 27 anni.

L’ospedale, sarà inaugurato solo nel novembre del 1860.

Il volume è stato indicato come uno dei nuovi punti di partenza per lo studio della storia della medicina e per quella sarda in particolare, dettagliato nelle sue sezioni, riporta con puntualità l’indicazione dei medicamenti e delle ricette che i medici prescrivevano nell’antico ospedale popolare. Dotato di un analitico glossario, si raccomanda il lettore di non riprodurre le ricette riportate.

Un lavoro scrupoloso dal quale si evincono l’esistenza di una società rurale che considerava la malattia e la morte come un momento di passaggio della vita, che cercava rimedi per mali che pensavamo di considerare solo modernamente metropolitani come la depressione, la colite, la gastrite.

Si evince, fra le altre cose, un’attenzione particolare per il paziente, per il suo carattere, la sua personalità al fine di individuare la miglior cura secondo un preciso percorso clinico rigosamente dettagliato in una modernissima cartella clinica. Un approccio modernissimo, che mescola principi della medicina naturale a quella di sintesi e omeopatica, ha riferito dott. Dodero, secondo un’avanzata concezione interdisciplinare della medicina verso la quale ancora ci si sta avviando.

Un punto di partenza, ha dichiarato il prof. Carlo Pillai, per uno studio ancora più allargato della storia non solo della nostra regione.

Nella Sardegna del XIX secolo, dove l’assistenza agli ammalati poveri era garantita da poche istituzioni sanitarie cittadine, fu attivato, grazie a un privato benefattore, un piccolo ospedale rurale dove, fra il 1860 e il 1890, furono ricoverati circa 700 pazienti. Gli esami oggettivi, l’anamnesi del paziente e le attività diagnostico-terapeutiche praticate sono oggi racchiusi in un unico fascicolo denominato cartella clinica; all’epoca, invece, i dati personali dei ricoverati, la diagnosi e il numero del letto venivano riportati, in successione cronologica rispetto alla data di ricovero, nei Registri Generali; mentre le terapie erano annotate nei Quaderni di visita, ugualmente in ordine cronologico, ma non riferite al singolo paziente, bensì al numero del letto che questo occupava. Essi comprendono perciò, per ogni visita, la terapia prescritta a tutti i degenti presenti in quel giorno nella struttura, rigorosamente suddivisi in Uomini e Donne e numero di letto.

La trascrizione integrale di entrambe le tipologie di registro (26 in tutto) e la contestuale creazione di un data base ha consentito, in relazione a ciascun paziente, il riavvicinamento di tutti i dati; dalla sintesi di questo lavoro sono scaturite, anzitutto, le Schede delle terapie (139) prescritte sotto forma di ricette. E poiché il contenuto di ciascuna ricetta ha confermato l’uso ancora sistematico delle piante officinali, spesso addizionate con semplici elementi chimici o con specifici preparati composti con “droghe” e “veleni”, sono state predisposte anche le Schede delle piante (81), con il preciso riferimento al loro utilizzo all’interno dell’ospedale, e l’elenco dei Medicamenti (233), ovvero dei Preparati presenti nelle ricette, la cui composizione e preparazione è stata fedelmente desunta dalla Farmacopea ufficiale dell’epoca.

Questo è, in sostanza, il percorso del volume, anticipato da una sintesi sulla storia sanitaria dell’isola, per poter meglio contestualizzare la realtà del piccolo ospedale rurale, e corredato da un glossario finale, utile per una maggiore comprensione dei termini medici utilizzati.

Solo immagini: www.thelemapress.it/libro.zip www.thelemapress.it/comstampa/tasca/video/immagini.zip

Video
Cecilia Tasca www.thelemapress.it/comstampa/tasca/video/tasca.zip
Fulvio Tocco: Presidente della Provincia del Medio Campidano www.thelemapress.it/comstampa/tasca/video/tocco.zip
Giuseppe Dodero: Medico igienista, scrittore www.thelemapress.it/comstampa/tasca/video/dodero.zip

Carlo Pillai: Presidente del Centro Studi Genealogici e Storia Locale www.thelemapress.it/comstampa/tasca/video/pillai.zip
Rossella Pinna: Assessore alla Cultura e Identità Provincia Medio Campidano www.thelemapress.it/comstampa/tasca/video/pinna.zip
Marco Pisanu: Sindaco di Siddi  www.thelemapress.it/comstampa/tasca/video/pisanu.zip

Audio: interviste a:
Cecilia Tasca, autrice del volume e docente di arcaistica all’Univ. di CA: www.thelemapress.it/comstampa/tasca/audio/tasca.zip
Giuseppe Dodero: Medico igienista, scrittore www.thelemapress.it/comstampa/tasca/audio/dodero.zip
Carlo Pillai: Presidente del Centro Studi Genealogici e Storia Locale www.thelemapress.it/comstampa/tasca/audio/pillai.zip

Rossella Pinna: Assessore alla Cultura e Identità Provincia Medio Campidano www.thelemapress.it/comstampa/tasca/audio/pinna.zip
Marco Pisanu: Sindaco di Siddi: www.thelemapress.it/comstampa/tasca/audio/pisanu.zip
Fulvio Tocco: Presidente della Provincia del Medio Campidano www.thelemapress.it/comstampa/tasca/audio/tocco.zip

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