Sono in anticipo. Come sempre, l’ ansia che mi prende quando ho un appuntamento importante mi ha fatto arrivare mezz’ ora prima.
Ho sempre paura che accada qualcosa che mi faccia perdere incontri ai quali tengo.
Questo e’ un rendez-vous al quale mai avrei voluto mancare.
Sono dieci anni che abbiamo divorziato, tredici dalla separazione. Lei aveva continuato a stare nella casa di Saint Bartholemy, nella quale avevamo vissuto per dodici anni. Poi l’ improvvisa separazione e il divorzio. Avevo tradito la sua fiducia, aveva sostenuto, senz’ altra spiegazione.
Il dramma e’ che non avevo capito. E continuo a non capire.
Dal giorno della separazione, o meglio dalla cacciata dalla casa di Hannah, mi ero trasferito a Caputmundi, alla Residenza del Sole, a una diecina di chilometri da Castle, vicino lo stagno di Littlestain.
Questi dieci anni per me sono stati una vita automatica. Una vita di comodita’ e di studio, di accumulo di lauree, un tran tran di pasti, poco denaro, sesso, di persone equilibrate, lo sprofondamento dell’ anima dentro rituali sociali.
Nei primi tempi avevo avuto nostalgia per il calore della voce e del corpo di Hannah. Poi mi ero convinto che era possibile estrarre il bene travolto dalla valanga. C’ era la possibilita’ di aprire una pagina nuova. A ogni modo il dovere e’ stato di continuare. Vietato arrendersi.
Oggi dopo dieci anni, dall’ udienza di divorzio in tribunale, potro’ rivederla …
Come sara’?
Sono emozionato, come un ragazzo al primo appuntamento d’ amore. I miei sentimenti suscitano anche una strana sensazione di struggimento per me stesso.
Passeggio nervosamente.. Il mio volto esprime agitazione. Gli occhi si chiudono per sfuggire alla luce abbacinante del primo pomeriggio di un caldo giorno d’ estate. Mi strofino gli occhi. Non riesco a reprimere un brivido, di emozione che, forse, cela qualcosa di piu’
Ricordo quando l’ ho conosciuta in Ospedale, il nostro decidere di vivere insieme, il giorno delle nozze. Stranamente mi sembra di assistere alle nozze di un’ altra persona.
Mentre i ricordi mi assalgono mi chiedo come sara’ l’ incontro. Mi viene tanto da filosofare. Mi domando quando e’ effettivamente avvenuto il distacco da lei dopo la separazione. In quale punto del tempo. Non ho una risposta. La risposta e’ non lo so. Pero’ e’ avvenuto. Mi ero imposto il dovere di continuare. Non accettazione rassegnata e dolente. Intelligenza nel capire che la vita e’ accettazione del nuovo.
Rivederla dopo dieci anni mi toglie il respiro. Comprensibile, e illogico.
Procedo sul sentiero lastricato che porta all’ interno del parco di Saint Michael. Lontano si sente una musica. Tento invano di riconoscerla, ascoltando con tutto me stesso.
Entro nel parco, un luogo come un giardino, pieno di fiori, che si estende per molti ettari, su una leggerissima collinetta, Mi avvio verso la chiesetta, che e’ al suo interno. Il luogo dell’ appuntamento.
Sono sul piazzale antistante la chiesetta e vedo la macchina dove e’ lei che arriva. E’ seguita da altre auto. Amici e parenti. E’ un giorno particolare.
L’ auto si ferma davanti a me.
Resto immobile qualche istante. Mi avvicino immediatamente e prima che lo faccia l’ autista, apro io lo sportello.
Guardo dentro.
Allungo la mano destra.
Depongo una rosa rossa sulla sua bara.
Struggente e commovente questo post,Pier Luigi. Il tuo coraggio e la tua forza di volontà per andare avanti sono encomiabili.Una lezione di vita...
RispondiEliminaMi sono accorta di averti dato del tu,ma mi è venuto naturale in questo frangente.Un caro saluto.