Mezzanotte di un certo giorno d’ agosto
Satori di fatti incontestabili
Sfera dell’ irreale
Produce lo strano e il meraviglioso
Nel giardino largo e splendido
Nel patio
Che sembra respirare
Tutta per se’
L’ aria che arriva
Sfidato a scoprire il difficile
Satori di equilibrio
Tra avvenimenti di tensioni
E il culmine dell’ azione
Satori che rompe il silenzio
Sceso nella notte
In attesa della decisione
Invito alla sfida
Restituisco il dono
Lascio perdere, non meritato
Mai barato nel gioco dell’ amore
Sorrido
Scott e Honey si avvicinano
Alzano gli occhi su me
Immobili
Nelle loro pupille
Sembra si agitino pensieri
Non concretizzati
Allungo una mano
Li accarezzo
Vado a letto
Buona fortuna
Buona notte, grazie
Satori di fatti incontestabili
Sfera dell’ irreale
Produce lo strano e il meraviglioso
Nel giardino largo e splendido
Nel patio
Che sembra respirare
Tutta per se’
L’ aria che arriva
Sfidato a scoprire il difficile
Satori di equilibrio
Tra avvenimenti di tensioni
E il culmine dell’ azione
Satori che rompe il silenzio
Sceso nella notte
In attesa della decisione
Invito alla sfida
Restituisco il dono
Lascio perdere, non meritato
Mai barato nel gioco dell’ amore
Sorrido
Scott e Honey si avvicinano
Alzano gli occhi su me
Immobili
Nelle loro pupille
Sembra si agitino pensieri
Non concretizzati
Allungo una mano
Li accarezzo
Vado a letto
Buona fortuna
Buona notte, grazie
Satori: e’ il momento dell’ illuminazione nella pratica del Buddismo Zen, momento in cui l’ intera esperienza personale e cosmica e’ proiettata in un unico istante, che porta ad annullarsi cosciente del soggetto, non derivante da una rinuncia al mondo esterno ma dalla partecipazione ad esso tramite l’ atto puro.
Il Satori si rappresenta bene con l’ aiku, un componimento poetico di tre versi caratterizzati da cinque, sette e ancora cinque sillabe
Amore rido’
Immeritato dono
Barare mai
sai qual'è la mia idea sulle poesie ben riuscite??che se comunicano il flusso di coscienza nella sua eterogeneità ed immediatezza ,ovvero se riescono a dilatarne gli attimi fugaci senza sacrificare nulla,allora è una poesia ben riuscita. la tua è ben riuscita.
RispondiEliminaAlmeno per me.
Grazie, anche se in immersa in un conflitto d' interessi ... soprattutto natalizi...
RispondiEliminaUn abbraccio
PL
Versi sentiti ed emozionanti.
RispondiEliminaGrazie. Sentiti, il giudizio lo lascio a chi legge. Posso dire veri, sofferti ...
RispondiEliminaBasta cosi'. Non diro' altro che possa soddisfare la curiosita' dei lettori... In un momento di bieco maschilismo stavo per scrivere ''donne'', secondo il piu' trito e ritrito luogo comune.
Donne perdonatemi.
Vale
PL
Non conocevo il Satori...grazie per illuminarmi, sia con la tua conoscenza che con i tuoi versi.La meditazione ,se fatta bene è comunque molto impegnativa e il rievocari ricordi del passato o scavare dentro se stessi puo dare anche sofferenza.
RispondiEliminaInvece conoco gli haikus..ne ho scritto diversi però in catalano(sono nell'archivio del mio blog) e traducendoli non rispetterei il conteggio delle sillabe.
Buona notte
Per me la meditazione, anche se non sono costante nel farla, significa sgombare la mente dai pensieri, vuol dire ricaricarsi, affrontare con nuovo slancio la vita. Mi aiuta molto anche l' autoipnosi. Quando la applico niente e nessuno riesce a fermarmi.
RispondiEliminaUn altro esercio che pratico e' questo:
quando vado a letto ripasso la mia giornata senza esprimere giudizi, positivi o negativi, sulle cose fatte o che avrei potuto fare.
Aiuta a dormire serenamente.
Forse e' per questo esercizio che i miei sogni hanno sempre una soluzione a me favorevole. Mai un incubo.
La mattina, al risveglio, prima di alzarmi, cerco di ricordare i sogni fatti, sempre senza dare interpretazioni. Aiuta ad affrontare la giornta che mi e' davanti.
Andro' a leggere i tuoi aiku.
SE conosci l' aiku sai bene che c' e' una variante, di cui non ricordo il nome che ha questo schema
5,7,5,7,7.
Vale
PL
"Un altro esercizio che pratico e' questo:
RispondiEliminaquando vado a letto ripasso la mia giornata senza esprimere giudizi, positivi o negativi, sulle cose fatte o che avrei potuto fare.
Aiuta a dormire serenamente.
Forse e' per questo esercizio che i miei sogni hanno sempre una soluzione a me favorevole. Mai un incubo..."
Questo "metodo" cerco di applicarlo anch'io e funziona quando mi riesce...
Lo schema del 5-7-5-7-7 dovrebbe essere il tanka, un genere utilizzato anche da autori occidentali, come Borges (I diciassete haiku), se non ricordo male!
Cito un haiku di Jack Kerouac, che mi piace molto:
Gli uccelli cantano
nel buio.
- Alba piovosa.
Birds singing in the dark - Rainy dawn.
E un altro haiku di Kabayashi Issa, poeta e pittore giapponese che adoro:
Tooyama ga
Medama utsuru
Tombo kana
Montagne remote -
specchiate negli occhi
delle libellule.
Grazie per questi momenti di "purificazione"...
Grazie a te per le preziose informazioni.
RispondiEliminaVale