La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

venerdì 25 ottobre 2013

Il nuovo numero di MicroMega: "Realizzare la Costituzione!"


Il nuovo numero di MicroMega: "Realizzare la Costituzione!"
"Realizzare la Costituzione!" è lo slogan che campeggia sulla copertina dell'ultimo numero di MicroMega, in edicola e su iPad da giovedì 24 ottobre (copertina costruita con due immagini di partigiani in armi sovrastate dalla 'Libertà che guida i popoli' di Delacroix). Un volume miscellaneo comprendente anche un blocco filosofico e diversi contributi su temi esteri.

Dalla difesa e applicazione della carta del 1948 prende le mosse Paolo Flores d'Arcais nel suo editoriale. La Costituzione italiana, argomenta il direttore di MicroMega, è di per sé un programma politico-elettorale fra i più avanzati, che ha tuttavia urgente bisogno di trovare una rappresentanza parlamentare e una leadership riconosciuta che sappia dare battaglia in suo nome.

A seguire, Marco Travaglio e Marco Palombi ripercorrono la traiettoria politica e professionale di Luciano Violante, mostrando come l'ex presidente della camera abbia sempre avuto come stella polare le “superiori ragioni del suo partito e della sua carriera”, Matteo Pucciarelli allarga invece la visuale al complesso degli eredi del vecchio Pci, la cui bancarotta politico-ideologica viene individuata nella sudditanza ai dogmi del neoliberismo e nella resa incondizionata all'anomalia berlusconiana. Chiude la parte del numero dedicata a temi italiani il saggio diSebastiano Ardita Piercamillo Davigo sulla figura del giudice imparziale.

La corposa sezione filosofica del numero ruota attorno alla pubblicazione (che avviene per la prima volta nel nostro paese) di un gruppo di seminari di “formazione politica” per le matricole tenuti da Martin Heidegger in qualità di rettore nel 1933-34. Le dieci lezioni, tradotte e presentate da Virgilio Cesarone, risultano particolarmente interessanti nel contesto del noto dibattito su “Heidegger e il nazismo”, ed è in questa veste che vengono diversamente commentate da tre nomi di spicco della filosofia italiana contemporanea come Carlo Augusto VianoGianni Vattimo e Giovanni Reale.

Il primo fra i contributi su temi esteri è quello di Marco d'Eramo, che illustra ai lettori il disegno “neo-ottomano” del primo ministro turco Erdogan mettendolo in relazione alle proteste di Piazza Taksim. Seguono l'articolo di Joel Beinin sul ruolo del movimento operaio nella rivoluzione egiziana, quello di Annamaria Rivera sulla difficile transizione tunisina, l'intervista di Gloria Origgi a Bill de Blasio, aspirante sindaco democratico di New York (su posizioni che sarebbero considerate collimanti con il bolscevismo nel centro-sinistra nostrano), l'analisi del recente trionfo elettorale di Angela Merkel condotta da Vladimiro Giacché e il colloquio fra Mila Orlic e lo scrittoreMiljenko Jergovic incentrato sul recente ingresso della Croazia nell'Ue. Conclude infine il numero un lungo saggio di Adam Michnik sulla figura di Václav Havel, una sorta di dialogo a distanza fra i due grandi dissidenti, scritto poche settimane prima della morte del presidente-scrittore e ora finalmente disponibile in italiano.
IL SOMMARIO
LA LINEA GENERALE
Paolo Flores d'Arcais - Realizzare la Costituzione!La Costituzione italiana nata dalla Resistenza non è solo una delle più avanzate del mondo. Quel ‘patto giurato fra uomini liberi’ costituisce un programma politico di stringente attualità. Ma ‘realizzare la Costituzione’ implica contrastare l’azione di chi vuole svuotarla e stravolgerla, individuare con chiarezza il campo degli avversari (il governo Lettalfano e il suo Lord Protettore che siede al Quirinale), favorendo una politica unitaria che sappia allo stesso tempo essere profondamente divisiva (ovvero all’insegna del più schietto ‘o di qua, o di là’).

ICEBERG 1 - mutanti
Marco Palombi e Marco Travaglio - Carriera e mutazioni di un Participio Presente 
Dalla prima condanna, inflitta a un ragazzo che aveva detto piciu (fesso) a un vigile, fino alle attuali ambizioni da giudice costituzionale, passando per le sfortunate indagini sul ‘golpe bianco’ di Edgardo Sogno, il discepolato al seguito di Ugo Pecchioli, la guerra a Giovanni Falcone, la Bicamerale e il caso Previti, Luciano Violante, per gli amici Lodo, ieri ‘manettaro’ e oggi ‘garantista’, non ha mai smesso di avere ben chiare ‘le superiori ragioni del suo partito e della sua carriera’.
Matteo Pucciarelli - Post-comunisti allo sbaraglioSudditanza ai dogmi del neoliberismo e resa incondizionata all’anomalia berlusconiana. Sono i due ingredienti principali del lento declino degli eredi del Partito comunista italiano. Un percorso che è andato snodandosi attraverso varie tappe: dall’opportunità sprecata della ‘svolta’ occhettiana fino alle larghe intese celebratesi con la benedizione di ‘Re Giorgio’, passando attraverso la stagione delle privatizzazioni e del furore blairiano degli anni Novanta.
SAGGIOSebastiano Ardita e Piercamillo Davigo - Il magistrato imparzialeAlla debolezza sempre più evidente della funzione giudiziaria – avente come corrispettivo, nell’immaginario collettivo, la figura del giudice ‘di parte e fannullone’ – non si risponde con la preoccupazione di apparire credibili agli occhi della politica, ma riscoprendo la terzietà del giudice. Quest’ultimo deve avere il coraggio e la responsabilità di sentirsi ‘solo’ e di far valere le ragioni della propria radicale impoliticità.
INEDITOMartin Heidegger - Su essenza e concetto di natura, storia e Stato (presentazione di Virgilio Cesarone)Nella trascrizione degli studenti, il testo, finora inedito in Italia, del ciclo di ‘seminari di formazione politica’ tenuti nel 1933-34 dal neorettore Martin Heidegger alle matricole dell’Università Albert Ludwig di Friburgo, in cui fornisce un’interpretazione e un inquadramento filosofici del nuovo corso politico – la ‘nazificazione’ voluta da Hitler – intrapreso dalla Germania. Un documento storico e filosofico di grande rilievo, in grado di apportare nuovi elementi a un dibattito mai sopitosi, quello riguardante i rapporti fra Heidegger e il nazionalsocialismo.
ICEBERG 2 - metafisica e Terzo ReichCarlo Augusto Viano - La banalità della metafisicaIl seminario del 1933-34 Su essenza e concetto di natura, storia e Stato, che MicroMega pubblica per la prima volta in italiano, contribuisce a smentire l’alibi di Martin Heidegger circa la propria adesione al nazismo, che sarebbe stata occasionale e fondata su un equivoco. Le ‘profondità’ filosofiche del seminario, al contrario, conducono direttamente all’esaltazione del Führer, ovvero di Hitler in persona.
Gianni Vattimo - Martin Heidegger nazista accidentaleMartin Heidegger non fu mai un vero e proprio ideologo del Terzo Reich, quanto piuttosto un ‘nazista accidentale’. Nel momento in cui tiene i seminari inediti che MicroMega ha ora deciso di pubblicare, il filosofo tedesco andava in realtà elaborando la Kehre, la sua svolta di pensiero successiva a Essere e tempo, ed è in quel contesto che va interpretato e collocato il suo avvicinamento al movimento hitleriano.
Giovanni Reale - Heidegger e il nazismoI seminari inediti di Martin Heidegger pubblicati da MicroMega aiutano a capire, focalizzando le differenze fra l’atteggiamento verso il potere del filosofo tedesco e quello tenuto da Platone, quanto sia errata l’interpretazione del pensiero politico di quest’ultimo come teorizzazione dell’assolutismo. Lungi dal trarre le conclusioni di Heidegger, che vede nel Terzo Reich la ‘realizzazione del popolo nel Führer’, Platone delinea nella Repubblica uno Stato ideale che in realtà non esiste e la cui vera essenza non risiede nelle sue strutture esteriori ma nel suo nucleo spirituale, ovvero nell’idea del Bene.
NOSTRA PATRIA È IL MONDO INTEROMarco d'Eramo - Piazza Taksim e velleità ottomaneIl progetto politico del premier turco Erdog˘an è grandioso: riportare Istanbul ai fasti del sultanato, farne la ‘capitale del mondo’. Una strategia ‘neo-ottomana’, in aperta polemica con l’ideologia kemalista, le cui contraddizioni sono tuttavia esplose in maniera fragorosa con le proteste di piazza Taksim.
Joel Beinin - Egitto: facebook revolution o lotta di classe?Due regimi oppressivi, due rivoluzioni. Gli egiziani mobilitatisi a milioni contro il regime di Muhammad Mursi la scorsa estate sono gli stessi che costrinsero Hosni Mubarak alle dimissioni due anni e mezzo fa. Ma non sono solo giovani che chiedono democrazia e il cui attivismo passa per i social networks. Meno noto, almeno in Italia, è il ruolo decisivo che nel processo rivoluzionario in corso nel grande paese arabo hanno giocato finora il movimento operaio locale e la sua lotta per costruire dei sindacati degni di questo nome.
Annamaria Rivera - Tunisia: la rivoluzione incompiutaLa rivoluzione tunisina che ha portato alla cacciata di Ben Ali, lungi dall’essere ‘fallita’ (secondo il semplicistico mantra che tanti si ostinano a ripetere), è un processo ancora aperto e in piena evoluzione. Al suo interno sono senz’altro presenti attualmente forze sociali e tendenze politiche che remano in direzione controrivoluzionaria ma, per valutare se le aspettative delle masse e dei giovani tunisini sono state tradite, occorrerà evitare di affidarsi ai tempi corti dell’attualità, privilegiando invece quelli lunghi della storia.
Bill de Blasio in conversazione con Gloria Origgi - La mia New York di eguaglianzaFiglio di un’italiana autrice di un libro sulla Resistenza, sposato con un’ex lesbica di origine ghanese, una casa a Brooklyn nel cui giardino si coltivano ortaggi: è Bill de Blasio, candidato alla carica di sindaco di New York alle elezioni comunali del 5 novembre. In quest’intervista esclusiva, il mayoral hopeful del Partito democratico spiega ai lettori di MicroMega come e perché ha intenzione di cambiare il volto della Grande Mela all’insegna della giustizia sociale e del multiculturalismo.
Vladimiro Giacché - La Cancelliera sul ghiaccioIl trionfo di Angela Merkel dimostra la popolarità di un leader che ha saputo guidare il proprio paese nella tempesta della crisi garantendogli sicurezza e prosperità: questa è la ‘narrazione ufficiale’ con cui i media mainstream ci hanno raccontato le recenti elezioni tedesche. Ma la realtà è ben più complessa: “Lo strato di ghiaccio su cui l’economia tedesca è riuscita a pattinare con destrezza negli ultimi anni si sta assottigliando. Sono visibili già diverse crepe”. Ecco quali.
Miljenko Jergović in conversazione con Mila Orlić - La Croazia tra Europa e fantasmi fascistiL’ingresso della Croazia nell’Unione europea, salutato la scorsa estate da una folla festante a Zagabria, è un evento passibile di interpretazioni diverse, a seconda che lo si consideri come il raggiungimento di un modello di convivenza democratica e rispettosa dei diritti delle minoranze o che lo si giudichi, in chiave antijugoslava e antibalcanica, come riaffermazione di un’identità ‘occidentale’ e cattolica. MicroMega ne ha parlato con Miljenko Jergovic´, celebre scrittore bosniaco che in Croazia vive e lavora.
MEMORIAAdam Michnik - Di Dio, del diavolo, e del mio amico VáclavEstate del 1978. In cima al monte S´niez˙ka, al confine fra Polonia e Cecoslovacchia, avviene il primo incontro fra Václav Havel e Adam Michnik. È l’inizio di un’amicizia e di un percorso intellettuale e politico comune che unirà i due grandi dissidenti negli anni a venire. Nel saggio che qui pubblichiamo la figura di Havel viene analizzata da Michnik, in una sorta di dialogo a distanza, nei suoi diversi aspetti: dalla vocazione letteraria al retroterra filosofico, passando per il ruolo politico diprimo piano, mai ricercato attivamente ma accettato con senso di responsabilità dal presidente-scrittore.

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