Quel che ci appare la verita' e' una distorsione terrena della verita' oggettiva.
Hakim Sanai
Il maestro Sanai visse durante l' undicesimo e il dodicesimo secolo ed e' considerato il primo degli insegnanti afgani ad usare il motivo dell' amore del Sufismo. Rumi, uno dei piu' grandi maestri Sufi, riconobbe in lui uno dei suoi ispiratori.
http://myspacetv.com/index.cfm?fuseaction=vids.individual&videoid=31976945
KOMPOZITORZ
Interessante, anche se in Europa mi pare si sia sostenuta questa idea già nel IV secolo a.C. e penso non fosse nuova neppure per gli orientali. Certo è un aforisma di grande effetto, che risuona dentro...
RispondiEliminaBUONA DOMENICA NOSTRO GRANDISSIMO AMICO
RispondiEliminaInteressante.
RispondiEliminaL'aforisma ...chissà se è *verità*:-)
ma comunque... chissà qual è la verità!
ciao.
g
Cara sorellina alla tua filosofica osservazione rispondo:
RispondiElimina''Inenarrabilis aetatis et luminis, formanque non satis ab hominibus intellecta''.
Cosi Petrarca scrive in ''Secretum Meum'', dialogo tra il poeta e S. Agostino.
Per non mettere in difficolta' chi non conosce il latino traduco:
''Di eta' e di splendore impareggiabili, di bellezza tale da sfuggire alla piena comprensione degli uomini''.
A me piace pensare che la verità sia contraddittoria. Solo ciò che è contraddittorio è veramente completo.
RispondiElimina''Di eta' e di splendore impareggiabili, di bellezza tale da sfuggire alla piena comprensione degli uomini''
RispondiEliminaVale
aah! grazie per l'ottima risposta!
RispondiEliminadavvero bella (e così sono andata a rileggermi qualcosa sul Petrarca...)
BRAVAAAAA
RispondiEliminaANCHE PERCHE' NON GUARDI LE SCEMENZE DELLA TV
BUONA NOTTE
VALE