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giovedì 9 gennaio 2014

È scomparso Pierfranco Zappareddu: il teatro sardo perde uno dei suoi maestri

da Sardinia post.it

È scomparso Pierfranco Zappareddu: il teatro sardo perde uno dei suoi maestri


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Il teatro sardo perde uno dei suoi maestri, è morto stanotte a Cagliari il regista Pierfranco Zappareddu, tra i protagonisti assoluti della scena teatrale in Sardegna negli ultimi decenni.
Nato nel 1950, visionario, dirompente, lucido sperimentatore, Zappareddu infiammò la scena cagliaritana alla fine degli anni sessanta con il suo teatro d’avanguardia alla testa del Teatro Studio, de I Compagni di Scena e del Teatro Laboratorio Alkestis.
Nei primi anni ‘70 lasciò l’isola per per trasferirsi all’Odin Teatret di Eugenio Barba, in Danimarca. Dopo un lungo giro attraverso l’Europa, con una tappa a Barcellona di quattro anni (con spettacoli come “Concierto”“Il mago è un uomo normalissimo”“Janet la storta”“Ritratto notturno di un attore”, rappresentati in diversi paesi europei), nel 1981 rientra in Sardegna e con la sua compagnia“Domus de Janas Teatro”, ospita a Cagliari grandissimi spettacoli internazionali che registrano migliaia di spettatori. Per la città è una scossa: il pubblico cagliaritano può vedere piéce come “La classe morta” di Tadeusz Kantor e “Cafè Muller” di Pina Bausch, conoscere il teatro di Lindsay Kemp e Peter Brook, ed entrare a far parte del circuito internazionale. Negli anni novanta organizza manifestazioni come “A Caval del vent” (in collaborazione con la Generalitat de Catalunya), “Lollas e Cresias”, e “Incontri Teatrali”.
Più di recente era tornato alla regia con spettacoli come “Da dove sto chiamando” del 2004, “Il trucco e l’anima” del 2005 e “Gli idioti” nel 2006. Negli ultimi anni aveva trasferito la sua sperimentazione nel cinema con due film: “Distanze” del 2010 e “Il demone di mezzogiorno”, presentato lo scorso giugno. I suoi spettacoli sono stati recensiti dai massimi giornali italiani e stranieri (da La Repubblica al Corriere della sera, da El Pais a Le Monde, da Libération a Le temps modernes, la rivista di Jean Paul Sartre) e da critici teatrali del livello di Cesare Garboli, Renée Saurel, Ugo Volli, Italo Moscati, Renato Palazzi, Marc Fumaroli, Xavier Fabregas.
Una grande perdita per la Sardegna.
Cristiano Bandini

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