Sono nervoso. Non sono mai stato cosi’ nervoso in vita mia.
Sono a letto.
La svolta!
Perche’?
Sono costretto ad alzarmi.
Cammino e ricammino avanti e indietro per la stanza.
Mi fermo. Resto immobile.
Mi butto sul letto.
Ora ho una espressione impassibile, quasi raggelata.
Le vittime, penso, e’ meglio sceglierle che trovarle.
Ogni volta e’ un’ emozione, come la prima volta. Resto sempre senza fiato.
Il delitto, l’ assassinio, la morte non e’ una vicenda che affonda le sue radici nel male piu’ profondo dell’ uomo. E’ un momento esaltante: la vita e la morte nelle tue mani. Un potere supremo: dispensare la vita o la morte.
Chiudo gli occhi.
Immagini si affollano nella mia mente. I loro contorni emergono con sempre maggiore precisione, i dettagli si fanno sempre piu’ evidenti, come una pellicola fotografica che si sviluppa.
Il corpo e’ supino. Un coltello piantato nel ventre.
Il coltello la trafigge. La lama dalla schiena entra nei polmoni e continua un po’ di traverso, tagliando in due parti uguali il cuore. Per la vittima neanche il tempo per ul ultimo pensiero.
La punta metallica preme sulla pelle. Ancora una piccola spinta e la punta si conficca nell’ arteria giugulare. Il sangue sgorga a fiotti, scende sul petto e si ferma sul ventre bloccato dai peli del pube.
Atti perfettamente compiuti, anche se in episodi diversi. Esaltanti.
La svolta!
Mi placo.
E’ bello poter contare su una persona che si conosce. Da sempre.
La svolta!
La trasformazione ha del prodigioso!
Sono a letto.
La svolta!
Perche’?
Sono costretto ad alzarmi.
Cammino e ricammino avanti e indietro per la stanza.
Mi fermo. Resto immobile.
Mi butto sul letto.
Ora ho una espressione impassibile, quasi raggelata.
Le vittime, penso, e’ meglio sceglierle che trovarle.
Ogni volta e’ un’ emozione, come la prima volta. Resto sempre senza fiato.
Il delitto, l’ assassinio, la morte non e’ una vicenda che affonda le sue radici nel male piu’ profondo dell’ uomo. E’ un momento esaltante: la vita e la morte nelle tue mani. Un potere supremo: dispensare la vita o la morte.
Chiudo gli occhi.
Immagini si affollano nella mia mente. I loro contorni emergono con sempre maggiore precisione, i dettagli si fanno sempre piu’ evidenti, come una pellicola fotografica che si sviluppa.
Il corpo e’ supino. Un coltello piantato nel ventre.
Il coltello la trafigge. La lama dalla schiena entra nei polmoni e continua un po’ di traverso, tagliando in due parti uguali il cuore. Per la vittima neanche il tempo per ul ultimo pensiero.
La punta metallica preme sulla pelle. Ancora una piccola spinta e la punta si conficca nell’ arteria giugulare. Il sangue sgorga a fiotti, scende sul petto e si ferma sul ventre bloccato dai peli del pube.
Atti perfettamente compiuti, anche se in episodi diversi. Esaltanti.
La svolta!
Mi placo.
E’ bello poter contare su una persona che si conosce. Da sempre.
La svolta!
La trasformazione ha del prodigioso!
Dispensa la vita,carissimo Pier Luigi!
RispondiEliminaHoney back wellcome.
RispondiEliminaI missed you so much.
Dispenso sempre la vita, canto la vita, anche la mia ... morte e' un inno alla vita.
Un abbraccio.
Vale.
pl