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Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

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Il calcio dell' Asino

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NON STO TANTO MALE

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romanzo di Gianni Zanata

venerdì 13 marzo 2009

Il Fiore degli Abissi [Romanzo Di Leonilde Bartarelli]

Mi fido dell' istinto della sorellina Annarita riprendo e pubblico


Il Fiore degli Abissi [Romanzo Di Leonilde Bartarelli]

Cari lettori, vi segnalo oggi un blog che ho scoperto in rete, di recente. Si tratta de "Il Fiore degli Abissi", un nome affascinante, evocatore di avventure sui mari. Un nome che suscita emozioni e sensazioni, racchiuse in un angolo recondito del nostro essere...un angolo profondo come gli Abissi del mare.

E infatti "Il Fiore degli Abissi" è il nome del romanzo di Leonilde Bartarelli, anche autrice del blog omonimo!
Il libro sta per essere pubblicato dalla casa editrice Montag.

Vi chiederete perché abbia deciso di segnalare un libro (e il suo blog) non ancora pubblicato e, in un certo senso, preso a scatola chiusa. Una ragione sta nel fatto che, dopo averne letto la trama e l'incipit e avere avuto uno scambio di mail con Leonilde, mi si è acceso il semaforo verde dell'istinto! E io mi fido dell'istinto, qualcosa che è connesso con le strutture limbiche del cervello, strutture primordiali, sede della nostra intelligenza emotiva.

La seconda ragione è legata alla storia de "Il Fiore degli Abissi", alla sua genesi e alla sua evoluzione, connesse strettamente alla rete. Senza la rete, infatti, il romanzo non avrebbe visto con ogni probabilità la luce, come ho appreso dalla stessa autrice. Grazie infatti allo scambio cooperativo con alcuni attenti lettori del forum letterario di un sito (ve ne parlerò prossimamente) il romanzo si è sostanziato in quello che è poi diventato.

Tutto ciò non poteva lasciare indifferente la sottoscritta, che si occupa di web 2.0 con annessi e connessi!

Vi invito, pertanto, a visitare il blog (nato da poco, ma che si sta implementando in progress di informazioni appetitose) perché costituisce un esempio qualitativamente elevato di ciò che la rete può produrre.

Vi lascio con la trama e una parte dell'incipit del romanzo!

In bocca al lupo, Leonilde!

***


Pirati barbareschi, pescatori di corallo, galee di schiavi e dame affascinanti si muovono in un angolo di terra e di mare che ha il sapore del Mediterraneo nel XVI° secolo.
In un’isola di confine tra il mondo occidentale e quello islamico, uno schiavo liberato e il suo aguzzino, diventato a sua volta schiavo, si alleano per dedicarsi alla pesca del corallo e arricchirsi all’insaputa di tutti.
Alla testa di un pugno di contrabbandieri dovranno fare i conti con la guerra che da sempre infiamma la loro regione e con le macchinazioni dei potenti, mentre equivoci, agguati, rapimenti, inganni, incontri con dame conturbanti e ragazze travestite, cementeranno la loro amicizia.Sullo sfondo il mare e il fascino che una storia di pirati e tesori sempre ha nel nostro immaginario.


L'incipit de "Il Fiore degli Abissi"

Il maestrale gonfiava la vela nera spingendo la feluca al gran lasco, in una corsa sfrenata nel buio della notte. Le luci sfuocate della costa tremolavano incerte, sparse nella massa scura che si allontanava sempre più, finché sparirono quando doppiammo il promontorio.
È una pazzia, pensai per l’ennesima volta mentre gridavo a Tredita di stringere i fiocchi.
Non c’era luna e le nuvole coprivano le stelle. Soltanto la pratica e l’abilità ci facevano trovare al primo colpo cime e agganci, ma non era questo che mi preoccupava. Buio e vento da nord ovest in quel momento rappresentavano la nostra salvezza: tenebre per non essere visti e velocità per portare a termine la missione in fretta. Era la notte ideale per sfidare la fortuna, la notte ideale per rischiare la pelle.
Sentivo i gentiluomini borbottare a prua. Ci avrebbero pagato bene, se restavamo vivi. Almeno questa era la promessa. Se restavamo vivi…
Strinsi le mani sulla barra del timone; il Fiore degli Abissi era l’unica barca adatta a tentare l’impresa: veloce, fidata, leggera. E noi l’unico equipaggio abbastanza audace. Anche se nessuno sapeva sul serio quanto lo fossimo in realtà.
Nonostante tutto avvertivo l’euforia per l’avventura e la smania di dimostrare quanto valevo, sebbene questo potesse per tanti motivi ritorcermisi contro. Credevano forse quei tre manichini arroganti che fossi un vile e un codardo di fronte ai barbareschi?
Virai verso la terraferma che indovinavo all’orizzonte, correggendo la rotta.
[Continua a leggere il post originale]

9 commenti:

  1. Grazie :-) di cuore, davvero!
    grazie per la fiducia...
    questo romanzetto è un grande mio sogno che si realizza e vederlo apprezzare (anche solo con qualche pagina) be' è più di quanto riesca a esprimere a parole...

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  2. Incuriosita da questo nome affascinante, sono andata a visitare il blog da te segnalato e nè sono rimasta piacevolmente sorpresa!
    Come molto affascinante ed avvincente è la trama del romanzo!
    Grazie per la segnalazione.
    Cinzia

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  3. Leo grazie a te.
    Buona fortuna e buona fine settimana
    Vale

    Cinzia l' istinto e' molto importante.
    Buona fine settimana
    Vale

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  4. Hai fatto bene a fidarti, Pier. Non è presunzione, ma in genere l'istinto mi ha sempre sostenuta.

    A presto!:)

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  5. Sorellina il tuo istinto supportato dalla mia lettura mi hanno convinto.
    Buona fine settimana
    Vale

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  6. :-) con te e Annarita ho inaugurato una nuova pagina: quella delle recensioni! di nuovo grazie

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  7. "Del fiore degli abissi" ne ho già parlato da Annarita.Sono venuta ad augurarti un buon pranzo ed una buona domenica. ciao.

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