Le pornostar internazionali Rocco Siffredi e Valentina Nappi sul nuovo MicroMega, in uscita il 24 luglio
Del controverso rapporto tra l'uso del proprio corpo, il sesso, la libertà e la mercificazione discutono invece la pornostar Valentina Nappi e la giornalista Maria Latella. Per sconfiggere tutti i tabù, il sesso deve diventare un’attività semplice e alla portata di tutti come bere un bicchier d’acqua, come auspica Nappi, oppure è qualcosa che va coltivato nel mistero, come suggerisce Latella? Di sesso si parla troppo, o troppo poco? La prostituzione è sfruttamento del corpo delle donne o del desiderio degli uomini? E come vanno avvicinati i giovani al sesso, affinché non diventi né un tabù né un mero prodotto di consumo?
Due confronti a viso aperto, senza ipocrisie e moralismi, sul numero 5/2014 di MicroMega, in edicola e su iPad da giovedì 24 luglio.
IL SOMMARIO
DIALOGO 1 Roberta Torre / Rocco Siffredi (a cura di Adriano Ardovino) – Esiste un porno al femminile?Esiste un porno per uomini e uno per donne? E i film porno fatti da donne – prodotti quasi inesistenti sul mercato – sarebbero necessariamente diversi da quelli fatti da uomini? È sempre vero che la sessualità femminile è più complessa e raffinata mentre quella maschile sarebbe elementare e rozza? La pornostar italiana più famosa al mondo si confronta con una regista che rivendica il diritto delle donne di avere un proprio sguardo sul porno.
DIALOGO 2Valentina Nappi / Maria Latella – Sesso, merce e libertàIl sesso deve diventare un’attività semplice e alla portata di tutti come bere un bicchier d’acqua, come auspica la pornostar Valentina Nappi, oppure è qualcosa che va coltivato nel mistero, come suggerisce la giornalista Maria Latella? Di sesso si parla troppo, o troppo poco? La prostituzione è sfruttamento del corpo delle donne o del desiderio degli uomini? E come vanno avvicinati i giovani al sesso, affinché non diventi né un tabù né un mero prodotto di consumo?
ICEBERG 1 – corpi e tabùGloria Origgi – Corpo, dunque sono Il nostro Ego è il corpo: l’unità della nostra persona, che registra inesorabilmente ogni cambiamento, anche il minimo, della nostra vita. Piaceri e dolori vengono archiviati dal nostro sistema nervoso e si incidono nel nostro corpo, che diventa un libro su cui è scritta la nostra intera vita. L’autobiografia di ciascuno di noi si può leggere sul proprio corpo. Il nostro corpo parla di noi. Il nostro corpo siamo noi: il corpo è l’Ego.
Élisabeth Badinter – L’istinto materno non esiste Ricerche storiche e psicologiche dimostrano che quello che da tutti è chiamato ‘istinto’ materno è in realtà una costruzione sociale più che un ‘destino’ naturale in tutte le donne. E soprattutto che il presunto ‘istinto’ materno non è assoluto, ma deve fare i conti con gli altri ‘istinti’, per esempio quello di conservazione e sopravvivenza, che a volte hanno il sopravvento. Accettare questa realtà, e sgombrare il campo dagli stereotipi che le donne hanno su se stesse, è il primo passo da compiere per una reale emancipazione.
Giulia Sissa – Femminismo e godimento Dopo il primo femminismo – quello del suffragio universale – e dopo il secondo – quello degli anni Settanta – è oggi il tempo di una terza ondata: un femminismo che non ha paura del corpo e del piacere, un femminismo che si mostra, che è ‘osceno’, che rivendica non solo diritti sociali e politici, ma anche il diritto al godimento.
Giulia Garofalo Geymonat – La prostituzione tra abolizionismo proibizionismo e legalizzazioneI possibili approcci legislativi al fenomeno della prostituzione sono ancora oggi, in Europa e nel mondo, molto diversificati. La semplice assenza di criminalizzazione di prostitute e clienti associata alla rilevanza penale del favoreggiamento, tipica dell’abolizionismo che ispira la nostra legge Merlin, differisce ad esempio dall’approccio neoproibizionista che considera responsabili penalmente i clienti ma non le prostitute, in vigore in Svezia e in dirittura d’arrivo in Francia. D’altro lato c’è l’esperienza di Olanda e Germania, che hanno scelto nuove forme di legalizzazione, mentre in Nuova Zelanda è in corso da qualche anno un interessante esperimento di decriminalizzazione.
Alessandro Capriccioli – L’assistente sessuale per i disabili: una scelta di civiltà Nell’Italia benpensante e conservatrice è considerata da buona parte dell’opinione pubblica un’attività equiparabile alla prostituzione, mentre la figura dell’assistente sessuale è da tempo legale in Germania, Svizzera, Olanda e Danimarca. Una professione in piena regola, con le proprie specifiche competenze e con un processo di selezione e formazione rigorosissimo, con lo scopo di aiutare le persone con disabilità fisico-motoria o psichico/cognitiva a vivere un’esperienza erotica, sensuale e sessuale. Perché la sessualità è una parte fondamentale nel benessere psicofisico degli individui, che rientra a pieno titolo nel diritto alla salute tutelato dalla nostra Costituzione.
MEMORIAUmberto Veronesi – Il corpo delle donne dalla mortificazione all’emancipazione Ha dedicato tutta la sua vita a curare il tumore femminile per eccellenza: quello al seno. Con un obiettivo: conservare per quanto più possibile l’integrità del corpo delle donne, simbolo stesso dell’umanità. Un corpo che è strumento di seduzione e il cui uso disinvolto non è in contraddizione con l’emancipazione delle donne. Il più grande oncologo italiano spiega perché è convinto che il mondo va verso un potere tutto al femminile e perché il proibizionismo, su tutti i fronti – prostituzione compresa – non funziona.
ICEBERG 2 – pornografia / pornografiePietro Adamo – Storia del porno di massa Dalla concezione progressista degli albori, segnata dalla contaminazione fra pornografia e radicalismo controculturale, passando per l’età dell’oro dei pornocinema prolungatasi fino a metà anni Ottanta e concludendo con l’esplosione del cyperporn e la cristallizzazione nella produzione pornografica di una gerarchia uomo-donna ormai dimentica delle istanze egualitarie e libertarie iniziali, il porno di massa non ha mai smesso di mutare. Un cambiamento che non è solo relativo al medium utilizzato, ma anche a contenuti, stili e generi, in un rapporto costante con l’evoluzione storica delle società occidentali.
Matthieu Lahure – Femminismo e pornografia La pornografia è un mezzo che diffonde una visione della donna degradata e sottomessa all’uomo, e dunque è una caratteristica tipica della mentalità patriarcale e maschilista, o è uno strumento di liberazione sessuale da utilizzare in chiave libertaria e progressista? Il femminismo – anzi i femminismi – hanno risposto in maniera molto diversa a questa domanda: da quello abolizionista – che vagheggia un mondo senza prostituzione – a quello di ispirazione liberale, per il quale non si può giustificare un limite alla libertà individuale in nome di una visione morale.
Fabrizio Tassi – Cunnilingus d’autore (ovvero il sesso al cinema e i limiti del porno) Se nel cinema esiste una netta separazione tra erotismo, in cui il sesso viene trattato con gusto ed eleganza, e pornografia, vista come un male scabroso, non mancano artisti – per ultimo Lars von Trier con Nymphomaniac – che hanno sfidato i tabù. Non semplicemente per provocare, ma per mostrare ciò che continua ad essere rimosso, nei corpi, negli istinti e nei desideri che ci governano: la realtà cruda del sesso in una società che riduce il corpo a merce e allo stesso tempo ne ha paura, in un mondo in cui (per dirla con Regis Debray) c’è una coincidenza totale tra visibile, reale e vero che cancella l’invisibile.
ICEBERG 3 – donne e religioniCarlo Augusto Viano – Donna e cristianesimo: ai piedi dell’uomoDalle interpretazioni ‘femministe’ delle Sacre scritture fino alle recenti dichiarazioni di papa Bergoglio, è in atto un tentativo di riscattare la figura femminile nel mondo cristiano. Ma il posto delle donne nella storia del cristianesimo è sempre stato subordinato a quello degli uomini e le ‘aperture’ di Francesco non sembrano contenere in realtà novità rilevanti: le donne sono certamente fondamentali nella visione cristiana, ma il loro posto è sempre accanto, un po’ sotto, agli uomini, come Maria ai piedi della Croce.
Rachid Boutayeb – Orgasmo e violenza: l’islam contro la donnaNella cultura occidentale moderna il corpo è il luogo della sovranità dell’individuo. Nell’islam invece ‘individuo’ è una parola straniera, e il corpo – e con esso il sesso, pur largamente presente nel Corano – hanno un ruolo solo in quanto strumento di realizzazione del sacro. In questo contesto, la mortificazione del corpo femminile – puro oggetto del piacere maschile, sia su questa terra sia nell’aldilà – è intrinseca all’islam.
SAGGIOSiri Hustvedt – Una donna che guarda uomini che guardano le donneUna certa idea di femminilità pervade le tele di Picasso, Beckmann e de Kooning, artisti che stabiliscono tutti un legame esplicito fra la propria interiorità e la realtà esteriore delle proprie opere. Una donna li osserva, tre quadri di tre uomini che ritraggono donne, e risale la corrente delle loro paure, proiezioni, sadismi e perversioni.
DIALOGO 1 Roberta Torre / Rocco Siffredi (a cura di Adriano Ardovino) – Esiste un porno al femminile?Esiste un porno per uomini e uno per donne? E i film porno fatti da donne – prodotti quasi inesistenti sul mercato – sarebbero necessariamente diversi da quelli fatti da uomini? È sempre vero che la sessualità femminile è più complessa e raffinata mentre quella maschile sarebbe elementare e rozza? La pornostar italiana più famosa al mondo si confronta con una regista che rivendica il diritto delle donne di avere un proprio sguardo sul porno.
DIALOGO 2Valentina Nappi / Maria Latella – Sesso, merce e libertàIl sesso deve diventare un’attività semplice e alla portata di tutti come bere un bicchier d’acqua, come auspica la pornostar Valentina Nappi, oppure è qualcosa che va coltivato nel mistero, come suggerisce la giornalista Maria Latella? Di sesso si parla troppo, o troppo poco? La prostituzione è sfruttamento del corpo delle donne o del desiderio degli uomini? E come vanno avvicinati i giovani al sesso, affinché non diventi né un tabù né un mero prodotto di consumo?
ICEBERG 1 – corpi e tabùGloria Origgi – Corpo, dunque sono Il nostro Ego è il corpo: l’unità della nostra persona, che registra inesorabilmente ogni cambiamento, anche il minimo, della nostra vita. Piaceri e dolori vengono archiviati dal nostro sistema nervoso e si incidono nel nostro corpo, che diventa un libro su cui è scritta la nostra intera vita. L’autobiografia di ciascuno di noi si può leggere sul proprio corpo. Il nostro corpo parla di noi. Il nostro corpo siamo noi: il corpo è l’Ego.
Élisabeth Badinter – L’istinto materno non esiste Ricerche storiche e psicologiche dimostrano che quello che da tutti è chiamato ‘istinto’ materno è in realtà una costruzione sociale più che un ‘destino’ naturale in tutte le donne. E soprattutto che il presunto ‘istinto’ materno non è assoluto, ma deve fare i conti con gli altri ‘istinti’, per esempio quello di conservazione e sopravvivenza, che a volte hanno il sopravvento. Accettare questa realtà, e sgombrare il campo dagli stereotipi che le donne hanno su se stesse, è il primo passo da compiere per una reale emancipazione.
Giulia Sissa – Femminismo e godimento Dopo il primo femminismo – quello del suffragio universale – e dopo il secondo – quello degli anni Settanta – è oggi il tempo di una terza ondata: un femminismo che non ha paura del corpo e del piacere, un femminismo che si mostra, che è ‘osceno’, che rivendica non solo diritti sociali e politici, ma anche il diritto al godimento.
Giulia Garofalo Geymonat – La prostituzione tra abolizionismo proibizionismo e legalizzazioneI possibili approcci legislativi al fenomeno della prostituzione sono ancora oggi, in Europa e nel mondo, molto diversificati. La semplice assenza di criminalizzazione di prostitute e clienti associata alla rilevanza penale del favoreggiamento, tipica dell’abolizionismo che ispira la nostra legge Merlin, differisce ad esempio dall’approccio neoproibizionista che considera responsabili penalmente i clienti ma non le prostitute, in vigore in Svezia e in dirittura d’arrivo in Francia. D’altro lato c’è l’esperienza di Olanda e Germania, che hanno scelto nuove forme di legalizzazione, mentre in Nuova Zelanda è in corso da qualche anno un interessante esperimento di decriminalizzazione.
Alessandro Capriccioli – L’assistente sessuale per i disabili: una scelta di civiltà Nell’Italia benpensante e conservatrice è considerata da buona parte dell’opinione pubblica un’attività equiparabile alla prostituzione, mentre la figura dell’assistente sessuale è da tempo legale in Germania, Svizzera, Olanda e Danimarca. Una professione in piena regola, con le proprie specifiche competenze e con un processo di selezione e formazione rigorosissimo, con lo scopo di aiutare le persone con disabilità fisico-motoria o psichico/cognitiva a vivere un’esperienza erotica, sensuale e sessuale. Perché la sessualità è una parte fondamentale nel benessere psicofisico degli individui, che rientra a pieno titolo nel diritto alla salute tutelato dalla nostra Costituzione.
MEMORIAUmberto Veronesi – Il corpo delle donne dalla mortificazione all’emancipazione Ha dedicato tutta la sua vita a curare il tumore femminile per eccellenza: quello al seno. Con un obiettivo: conservare per quanto più possibile l’integrità del corpo delle donne, simbolo stesso dell’umanità. Un corpo che è strumento di seduzione e il cui uso disinvolto non è in contraddizione con l’emancipazione delle donne. Il più grande oncologo italiano spiega perché è convinto che il mondo va verso un potere tutto al femminile e perché il proibizionismo, su tutti i fronti – prostituzione compresa – non funziona.
ICEBERG 2 – pornografia / pornografiePietro Adamo – Storia del porno di massa Dalla concezione progressista degli albori, segnata dalla contaminazione fra pornografia e radicalismo controculturale, passando per l’età dell’oro dei pornocinema prolungatasi fino a metà anni Ottanta e concludendo con l’esplosione del cyperporn e la cristallizzazione nella produzione pornografica di una gerarchia uomo-donna ormai dimentica delle istanze egualitarie e libertarie iniziali, il porno di massa non ha mai smesso di mutare. Un cambiamento che non è solo relativo al medium utilizzato, ma anche a contenuti, stili e generi, in un rapporto costante con l’evoluzione storica delle società occidentali.
Matthieu Lahure – Femminismo e pornografia La pornografia è un mezzo che diffonde una visione della donna degradata e sottomessa all’uomo, e dunque è una caratteristica tipica della mentalità patriarcale e maschilista, o è uno strumento di liberazione sessuale da utilizzare in chiave libertaria e progressista? Il femminismo – anzi i femminismi – hanno risposto in maniera molto diversa a questa domanda: da quello abolizionista – che vagheggia un mondo senza prostituzione – a quello di ispirazione liberale, per il quale non si può giustificare un limite alla libertà individuale in nome di una visione morale.
Fabrizio Tassi – Cunnilingus d’autore (ovvero il sesso al cinema e i limiti del porno) Se nel cinema esiste una netta separazione tra erotismo, in cui il sesso viene trattato con gusto ed eleganza, e pornografia, vista come un male scabroso, non mancano artisti – per ultimo Lars von Trier con Nymphomaniac – che hanno sfidato i tabù. Non semplicemente per provocare, ma per mostrare ciò che continua ad essere rimosso, nei corpi, negli istinti e nei desideri che ci governano: la realtà cruda del sesso in una società che riduce il corpo a merce e allo stesso tempo ne ha paura, in un mondo in cui (per dirla con Regis Debray) c’è una coincidenza totale tra visibile, reale e vero che cancella l’invisibile.
ICEBERG 3 – donne e religioniCarlo Augusto Viano – Donna e cristianesimo: ai piedi dell’uomoDalle interpretazioni ‘femministe’ delle Sacre scritture fino alle recenti dichiarazioni di papa Bergoglio, è in atto un tentativo di riscattare la figura femminile nel mondo cristiano. Ma il posto delle donne nella storia del cristianesimo è sempre stato subordinato a quello degli uomini e le ‘aperture’ di Francesco non sembrano contenere in realtà novità rilevanti: le donne sono certamente fondamentali nella visione cristiana, ma il loro posto è sempre accanto, un po’ sotto, agli uomini, come Maria ai piedi della Croce.
Rachid Boutayeb – Orgasmo e violenza: l’islam contro la donnaNella cultura occidentale moderna il corpo è il luogo della sovranità dell’individuo. Nell’islam invece ‘individuo’ è una parola straniera, e il corpo – e con esso il sesso, pur largamente presente nel Corano – hanno un ruolo solo in quanto strumento di realizzazione del sacro. In questo contesto, la mortificazione del corpo femminile – puro oggetto del piacere maschile, sia su questa terra sia nell’aldilà – è intrinseca all’islam.
SAGGIOSiri Hustvedt – Una donna che guarda uomini che guardano le donneUna certa idea di femminilità pervade le tele di Picasso, Beckmann e de Kooning, artisti che stabiliscono tutti un legame esplicito fra la propria interiorità e la realtà esteriore delle proprie opere. Una donna li osserva, tre quadri di tre uomini che ritraggono donne, e risale la corrente delle loro paure, proiezioni, sadismi e perversioni.
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