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Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

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Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

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Il calcio dell' Asino

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Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

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romanzo di Gianni Zanata

sabato 20 novembre 2010

SPLENDORE DEL MUTO, Museo Nazionale del Cinema di Torino

Il Fauno

Esposizione di Torino

Maciste




Al Museo Nazionale del Cinema un nuovo filmato dedicato al cinema muto per i grandi schermi dell’Aula del Tempio

A dieci anni dalla sua apertura, il Museo Nazionale del Cinema si rinnova ancora una volta, presentando Splendore del muto, la nuova selezione di film muti destinata ai grandi schermi dell’Aula del Tempio, in sostituzione del filmato realizzato in occasione dell’inaugurazione del museo nel luglio del 2000.


Al Museo Nazionale del Cinema un nuovo filmato dedicato
al cinema muto per i grandi schermi dell’Aula del Tempio
Suoni e immagini al Museo Nazionale del Cinema è un evento culturale
interdisciplinare realizzato dal Museo Nazionale del Cinema e Merkurio
Progetti Musicali su musiche originali eseguite dal Trio Debussy
21 novembre 2010
Museo Nazionale del Cinema, Mole Antonelliana - ore 18,30

A dieci anni dalla sua apertura, il Museo Nazionale del Cinema si rinnova ancora una volta, presentando
Splendore del muto, la nuova selezione di film muti destinata ai grandi schermi dell’Aula del Tempio, in sostituzione del filmato realizzato in occasione dell’inaugurazione del museo nel luglio del 2000.
Il filmato di montaggio è stato sonorizzato grazie ad un’inedita partitura appositamente scritta e incisa dal M° Stefano Maccagno, con l’esecuzione del Trio Debussy, il noto ensemble torinese composto da Piergiorgio Rosso (violino), Francesca Gosio (violoncello) e Antonio Valentino (pianoforte).
La composizione della partitura e la sua esecuzione in prima assoluta alla Mole Antonelliana il 21 Novembre 2010 alle ore 18.30 sono il frutto di una collaborazione fra il Museo Nazionale del Cinema e l’associazione Merkurio Progetti Musicali.
In quella data, nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana, il M° Maccagno dirigerà l’esecuzione dal vivo della sua composizione musicale.
Al termine dell’esecuzione, Alberto Barbera, Direttore del Museo, e Claudia Gianetto, responsabile del Settore Restauro Film, introdurranno la prima proiezione della nuova antologia Splendore del muto (35mm,bn e col, 18’10’’, 2010), con l’accompagnamento musicale sincronizzato.
Il filmato comprende sequenze restaurate tratte da ventuno film muti realizzati a Torino tra il 1911 e il 1926.
Il lavoro di montaggio e di sincronizzazione è stato realizzato presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna e ribadisce il forte impegno del museo nella sua attività di restauro, particolarmente intensificata negli ultimi anni.

Ingresso con biglietto del Museo euro 7,00, ridotto euro 5,00.

La presentazione al museo sarà preceduta da una conferenza a Palazzo Chiablese, alle ore 17.00, nel corso della quale Claudia Gianetto e Stefano Maccagno presenteranno Suoni e immagini al Museo Nazionale del Cinema, il progetto culturale di collaborazione interdisciplinare che coinvolge il Museo Nazionale del Cinema e Merkurio Progetti Musicali.

L’ingresso alla conferenza è libero.

“Questa nuova antologia – sottolinea Claudia Gianetto – già dal titolo segna non solo una linea di continuità ideale con il precedente montaggio realizzato nel 2000 ma ribadisce anche quella che è una delle missioni del Museo Nazionale del Cinema: conservare l’importante e rara collezione di film muti di produzione torinese e donare loro una nuova vita riportando all’originario splendore questo straordinario patrimonio filmico legato a doppio filo alla nostra storia culturale e sociale.”
La ricerca stilistica condotta dal M° Stefano Macca gno richiede particolari attenzioni. “La musica per un muto, non avendo a disposizione effetti speciali, ha come caratteristica il fatto di convivere parallelamente con la pellicola, sviluppando un linguaggio che possa essere fruito anche senza proiezione. Il mio modo di scrivere si ispira, per armonia ritmo e melodia, alla tradizione francese e russa del '900, tradizione musicale che meglio di altre si presta a valorizzare il mondo della visione. La cosa più complessa e' stata, essendo il "nostro" film un montaggio di tanti
spezzoni, scrivere una partitura che fosse formalmente il più unitaria possibile e non un'insieme di sezioni incollate una all'altra.”
____________________
Museo Nazionale del Cinema - Resp. Ufficio Stampa: Veronica Geraci (responsabile), Helleana Grussu
tel. 011 8138509-510 - cell. 335 1341195 - email: ufficiostampa@museocinema.it

Il montaggio Splendore del muto
di Claudia Gianetto

La Cineteca del Museo Nazionale del Cinema aveva realizzato nel 2000 un montaggio che raccontava la ricchezza del patrimonio di film muti del nostro Museo. Un pezzo di storia del cinema torinese che i visitatori hanno potuto vedere sui grandi schermi all’interno della Mole Antonelliana da quando questa è diventata sede del Museo.
L’attività di restauro dei film negli ultimi anni si è intensificata, allargata anche al cinema sonoro italiano d’autore ma mantenendo costante un’attenzione particolare per la grande stagione del cinema muto torinese.
Grazie a questa attività intensa e mirata negli ultimi anni si sono aggiunte alla collezione già preziosa molte copie restaurate che è tempo raggiungano anche il pubblico del Museo alla Mole Antonelliana.

Dall’ultima settimana di novembre sugli schermi dell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana sarà in proiezione Splendore del muto, una nuova antologia composta da immagini tratte da ventuno film differenti realizzati tra il 1911 e il 1926. Il titolo segna non solo una linea di continuità ideale con il precedente montaggio realizzato nel 2000 ma ribadisce anche quella che è una delle missioni del Museo Nazionale del Cinema: conservare l’importante e rara collezione di film muti di produzione torinese e donare loro una nuova vita riportando all’originario splendore questo straordinario patrimonio filmico legato a doppio filo alla nostra storia culturale e sociale.
È uno scrigno di tesori e di affascinanti segreti quello che metaforicamente Misa Mordeglia Mari spalanca allo spettatore contemporaneo nella sequenza introduttiva. Il lavoro di scelta delle inquadrature ha risposto alla volontà di offrire immagini di grande resa spettacolare fornendo al contempo una panoramica significativa dei progetti di restauro curati negli ultimi anni dal Museo e garantendo la varietà della proposta di temi e generi.

Una particolare attenzione è stata riservata a quei film in cui Torino diventa non solo set naturale, ma vera e propria protagonista.
Suddiviso in quattro sezioni tematiche (Il cinematografo e la città, Lo spettacolo del passato, Lo specchio della realtà e L’amour fou) il nuovo montaggio inizia con un viaggio a ritroso nella Torino dei primi decenni del secolo e nella magia creativa degli artisti, dei tecnici, delle maestranze e delle Case di produzione che hanno trasformato la città sabauda negli Anni Dieci in uno dei principali poli della cinematografia internazionale.

In Il cinematografo e la città il rapporto tra finzione e realtà è esplicitato nella dimensione metacinematografica di Maciste, in cui il gigante interpretato da Bartolomeo Pagano abbandona i succinti panni indossati in Cabiria per vestire abiti borghesi e lanciarsi in spericolate avventure. La città non è solo sfondo privilegiato per narrazioni emozionanti che testimoniano le pratiche produttive in uso in quella fase della storia del cinema, ma anche protagonista in materiali documentari capaci di offrire uno spaccato inedito, affascinante e nostalgico della Torino d’inizio Novecento.
Lo spettacolo del passato mostra come il cinema italiano abbia interpretato la mitologia e la Storia, definendo forme spettacolari la cui influenza ha oltrepassato i confini nazionali e si è imposta come modello di riferimento. L’epica spettacolare su cui si fondano il sistema produttivo e la logica della messa in scena adottate dalle Case di produzione torinesi trova la sua suprema sintesi in quello che è il film manifesto della cinematografia muta italiana: Cabiria.
Il primo cinema è dunque ricostruzione sfarzosa, ricreazione di mondi passati e molto altro ancora. Lo specchio della realtà mostra come i film possano essere immagine riflessa del proprio tempo mettendo in scena tematiche sociali, economiche e storiche che – seppur inserite in un contesto di fruizione spettacolare e popolare – attraversano e connotano la vita di una società, anche quando si vorrebbe renderle marginali o ignorarle. Così, per esempio, la piaga del lavoro minorile che fa da cornice a Gli spazzacamini della Val d’Aosta o la brutalità del conflitto mondiale che traspare da La guerra e il sogno di Momi, assumono uno spessore e un’intensità che solo il cinema può dare ai temi che affronta.
Il tema della sezione conclusiva è, non a caso, quello universale che il cinema di tutti i tempi ha affrontato e che ancora affronta in modo più assiduo e costante: L’amour fou. La parte finale di questo montaggio propone una vertiginosa carrellata di situazioni in cui l’amore è il vero protagonista, declinato secondo numerose varianti: dall’amore a prima vista alla passione sensuale ed erotica; dalle disavventure di una coppia di sposi durante la prima notte di nozze all’amore come sentimento dominante che distrugge l’individuo e annienta la personalità.

Splendore del muto (35mm, bn e col, 18’ 10’’, 2010)
Montaggio di materiali d’archivio curato dal Settore Restauro Film del Museo del Cinema (Claudia Gianetto con la collaborazione di Stella Dagna e Fabio Pezzetti Tonion) e realizzato presso il laboratorio L’immagine Ritrovata di Bologna (Davide Pozzi con la collaborazione di Laura Pavone e Silvia Fessia) nel 2010.
Musica originale composta dal Maestro Stefano Maccagno ed eseguita dal Trio Debussy.
Produzione Museo Nazionale del Cinema – Merkurio Progetti Musicali

I FILM
In apertura:
1. Il fauno
Regia: Febo Mari. Produzione: S. A. Ambrosio. Anno: 1917. Restauro realizzato dalla Cinémathéque Royale de Bruxelles nel 1994, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e la Cineteca del Friuli di Gemona

IL CINEMATOGRAFO E LA CITTA’
2. Maciste
Regia: Vincent C. Dénizot, Romano Luigi Borgnetto. Produzione: Itala Film. Anno: 1915. Restauro realizzato dal Museo Nazionale del Cinema nel 2006, in collaborazione con la Cineteca di Bologna.
3. Maciste in vacanza
Regia: Romano Luigi Borgnetto. Produzione: Itala Film. Anno: 1921. Restauro realizzato dal Museo Nazionale del Cinema nel 2008, in collaborazione con la Cineteca di Bologna e la Cineteca Nazionale con la collaborazione della Filmoteca Española di Madrid.
4. Maciste imperatore
Regia: Guido Brignone. Produzione: Fert Film. Anno: 1924. Restauro realizzato dal Museo Nazionale del Cinema nel 2007, in collaborazione con la Cineteca di Bologna.
5. Per il babbo
Regia: Umberto Paradisi. Produzione: Pasquali & C. Anno: 1913 Restauro realizzato dal Museo
Nazionale del Cinema nel 1997.
6. Esposizione di Torino
Produzione: [S. A. Ambrosio]. Anno: 1911. Copia d’archivio dal Museo Nazionale del Cinema preservata dal Museo.
7. La maschera pietosa
Produzione: S. A. Ambrosio. Anno: 1914. Copia d’archivio dal Museo Nazionale del Cinema conservata dal Museo acquisita dal NFM di Amsterdam.
8. La portatrice di pane
Regia: Enrico Giovanni Vidali. Produzione: Vidali Films. Anno: 1916. Copia restaurata dal Museo
Nazionale del Cinema nel 1995.
9. Gli spazzacamini della val d'Aosta
Regia: Umberto Paradisi. Produzione: Pasquali & C. Anno: 1914 Restauro realizzato dal Museo
Nazionale del Cinema nel 2010, in collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana di Milano.
LO SPETTACOLO DEL PASSATO
10. La caduta di Troia
Regia: Giovanni Pastrone, Romano Luigi Borgnetto. Produzione: Itala Film. Anno: 1911. Restauro realizzato dal Museo Nazionale del Cinema nel 2005, in collaborazione con la Cineteca di Bologna e la Cineteca del Friuli di Gemona.
11. Jone o Gli ultimi giorni di Pompei
Regia: Enrico Giovanni Vidali, Ubaldo Maria del Colle. Produzione: Pasquali & C. Anno: 1913. Restauro realizzato dal Museo Nazionale del Cinema nel 2008, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, l’Österreichisches Filmmuseum di Vienna, il British Film Institute di Londra e la Deutsche Kinemathek di Berlino.
12. Gli ultimi giorni di Pompei
Regia: Eleuterio Rodolfi. Produzione: S.A. Ambrosio. Anno: 1913. Restauro realizzato dal Museo
Nazionale del Cinema nel 2006, in collaborazione con la Cineteca di Bologna e l’Archivio Bruno
Boschetto di Torino.
13. Cabiria
Regia: Giovanni Pastrone. Produzione: Itala Film. Anno: 1914. Restauro realizzato dal Museo Nazionale del Cinema nel 2006.

LO SPECCHIO DELLA REALTA’
14. Maciste innamorato
Regia: Romano Luigi Borgnetto. Produzione: Itala Film. Anno: 1919. Restauro realizzato dal Museo Nazionale del Cinema nel 2006, in collaborazione con la Cineteca di Bologna.
15. La guerra e il sogno di Momi
Regia: Segundo De Chomón. Produzione: Itala Film. Anno: 1917. Restauro realizzato dal Museo
Nazionale del Cinema nel 1991.
16. Maciste nella gabbia dei leoni
Regia: Guido Brignone. Produzione: Fert-Pittaluga. Anno: 1926. Restauro realizzato dal Museo
Nazionale del Cinema nel 2007, in collaborazione con Cineteca di Bologna.

L’AMOUR FOU
17. Robinet innamorato di una chanteuse
Produzione: S. A. Ambrosio. Anno: 1911
Copia d’archivio conservata dal Museo Nazionale del Cinema, acquisita dal NFM di Amsterdam.
18. Maciste all'inferno
Regia: Guido Brignone. Produzione: Fert-Pittaluga. Anno: 1926. Restauro realizzato dal Museo
Nazionale del Cinema nel 2009, in collaborazione con la Cineteca di Bologna.
19. Tigre reale
Regia: Giovanni Pastrone. Produzione: Itala Film. Anno: 1916. Restauro realizzato dal Museo
Nazionale del Cinema nel 1993.
20. La paura degli aeromobili nemici
Regia: André Deed. Produzione: Itala Film. Anno: 1915. Restauro realizzato dal Museo Nazionale
del Cinema nel 2005, in collaborazione con la Cineteca di Bologna.
21. Il fuoco
Regia: Giovanni Pastrone. Produzione: Itala Film. Anno: 1915. Restauro realizzato dal Museo
Nazionale del Cinema nel 1991.

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