La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

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Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

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romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

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Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

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romanzo di Gianni Zanata

sabato 12 gennaio 2013

Universi di Falce & Martello


Universi di Falce & Martello.
Galassia Fidel, Sistema Cosmico PCUS, Pianeta Ivan.
Interno, giorno.
Dalle finestre dei laboratori interstellari dell’Osservatorio per la Ricerca di Vita Intelligente A Sinistra Sulla Terra entrano i tiepidi raggi del IV Breznev, uno dei sette soli che brillano nel cielo rosso maoista di Ivan.
Lenin 65Y, il coordinatore dell’osservatorio, un ometto blu alto appena un metro, una falce & martello sul capo, e due testicoli grandi come meloni, è seduto davanti al computer. Visiona e traduce alcuni documenti che sembrano provenire dalla Terra, distante una settantina di chilometri ivaniani (circa due trilioni di anni luce).
Di tanto in tanto l’ometto blu sbuffa che pare una locomotiva.
Bussano alla porta.
– Avanti – dice Lenin 65Y.
Appare Lenin 28T, il vice coordinatore, un ometto viola alto poco meno di un metro, una falce & martello sul capo, due testicoli grandi come cocomeri.
– Compagno – dice – a che punto siamo?
– Compagno un cazzo – risponde Lenin 65Y.
– Uhm. Siamo di cattivo umore oggi.
– Pessimo.
– Mi dispiace. Che cosa accade?
– Accade che dobbiamo rivedere tutte le nostre teorie.
– Non mi suona strano.
– A me sì – dice Lenin 65Y.
– E come mai?
– Dalla Terra arrivano segnali che non so come interpretare.
– Forse bisogna far tarare nuovamente le apparecchiature.
– No, le apparecchiature sono a posto. È proprio che non riesco a darmi una spiegazione.
– Racconta.
– Ti ricordi quell’organismo primordiale che avevamo individuato appena qualche anno fa?
– Quale? Sulla Terra ci sono un mucchio di organismi che a prima vista sembrano Intelligenti di Sinistra, poi scopri che sono soltanto dei falsi positivi. La Vita Intelligente A Sinistra Sulla Terra è scomparsa molti anni fa, devi darmi retta.
– Sto parlando del PD, in Italia – Lenin 65Y si gratta il melone destro.
– Il PD.
– Te lo ricordi?
– Certo che me lo ricordo. Un falso positivo, appunto.
– Ma s’erano verificati alcuni mutamenti genetici, ricordi?
Lenin 28T storce il naso e poggia i gomiti sui cocomeri.
– Ribadisco – dice – non c’è nulla, di vivo e di Sinistra, in quell’organismo.
– Ma come? Era apparso quel tizio, quello che diceva “non stiamo mica qui a togliere le verruche alle rane”. Vuoi forse dirmi che non era Vita Intelligente A Sinistra?
– A parte che non diceva così. Diceva “non stiamo mica qui a pettinare le bambole”, primo. Secondo, non m’è mai sembrato di Sinistra, a me, quel tizio.
– Ti sbagli. Guarda qui, guarda le analisi sui campioni. Primarie per la scelta del leader, primarie per la scelta dei candidati, alleanza con SEL.
– Con?
– Con SEL. Dài, non fare lo gnorri.
– Vabbe’, l’ho capito, tu sei un romantico e idealista, vedi Vita Intelligente A Sinistra dappertutto.
Lenin 65Y scuote il capo, dalla punta della falce & martello risuonano le note dell’Internazionale.
– Non mi do pace – dice.
– Lo vedo. Sei affranto. Sei incazzato. Fammi capire.
Lenin 65Y si avvicina al collega ricercatore, gli mostra alcuni incartamenti, fogli zeppi di formule, postulati e fotografie satellitari.
– Guarda qui. Io non riesco più a capire. Sino a qualche giorno fa mi sembrava tutto abbastanza chiaro. Questa è Vita A Sinistra, ripetevo tra me e me. Questa è Vita Intelligente A Sinistra!
– E invece? – fa Lenin 28T.
– E invece leggi un po’ qua. “Il leader PD: dopo il voto possiamo collaborare con Monti”. E poi. “PD: la candidatura di Ingroia è un errore”. E ancora. “Sardegna, la direzione nazionale PD impone le candidature alla segreteria regionale a dispetto del risultato delle primarie”.
– Mi sembra tutto chiaro.
– Io continuo a non capire.
– Se vuoi te lo spiego io, per l’ennesima volta. Non c’è Vita Intelligente A Sinistra. Non. C’è. Vita. Intelligente. A. Sinistra.
– Non ci credo.
– È inutile insistere. Credimi, dovremmo chiuderlo, questo Osservatorio, dovremmo occuparci d’altro. I colleghi del piano di sotto, quelli che studiano Berlusconologia, se la spassano un universo. Dammi retta.
– No, non voglio rassegnarmi.
– Amico, devi accettare la realtà delle cose.
– Eppure.
– Eppure niente. Se mai c’è stata Vita Intelligente A Sinistra, in Italia, be’, stiamo parlando di qualcosa che s’è estinta da parecchio.
I due restano in silenzio per un po’. In sottofondo il ronzio dei computer.
– Eppure – dice infine Lenin65Y – non lo so, dovremmo fare qualcosa.
– Cioè?
– Potremmo portarla noi, la Vita Intelligente A Sinistra, sulla Terra, in Italia, in Sardegna.
– Ma che cazzo dici, Lenin 65Y?
– Ho qui un progettino. Vuoi dargli un’occhiata?
– Mi dispiace, devo andare, è già tardi.
– Donne?
– La biologa del sesto piano. Cenetta intima. Sai com’è.
– Dove?
– Il solito pub.
– “Alle Botteghe Oscure”?
– Già. Fanno la miglior pizza alla Craxi di tutta la città.
– Per non parlare dei funghi alla Martelli.
– Deliziosi. Mai quanto il tortino di Nencini, però.
– Ma sì, consoliamoci con il buon cibo.
Lenin 65Y e Lenin 28T sorridono, fanno cigolare le creste falcemartellizzate, si danno pacche sui testicoli e si stringono vicendevolmente i peni. Quindi escono dal laboratorio.
Se ne vanno saltellando giù per le scale come rospi strafatti di peyote.

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