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Dettagli di un sorriso

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Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

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romanzo di Gianni Zanata

sabato 28 febbraio 2009

"Giotto e il Trecento - Il più Sovrano Maestro stato in dipintura"


"Giotto e il Trecento - Il più Sovrano Maestro stato in dipintura"

"Giotto e il Trecento - Il più Sovrano Maestro stato in dipintura" è il titolo della mostra che sarà inaugurata, il 6 marzo, nel Complesso del Vittoriano in via San Pietro in Carcere a Roma.
Ideatore e curatore della Mostra, il professor Alessandro Tomei, ordinario di Storia dell'arte medioevale della Facoltà di Lettere e Filosofia della Gabriele d'Annunzio.

La mostra - che resterà aperta fino al 29 giugno - ospiterà un'imponente rassegna dedicata all'artista-simbolo dell'arte medioevale.
A oltre 70 anni dall'ultima grande esposizione su "Giotto e la pittura in Italia tra fine Duecento e prima metà del Trecento", allestita alla Galleria degli Uffizi nel 1937, per celebrare il sesto centenario della morte del maestro fiorentino, oltre 150 opere, tutte di altissimo livello e di qualità indiscussa, sono raccolte per la prima volta per ripercorrere nella sua interezza il percorso figurativo giottesco, presentando gli ultimi sviluppi della critica storico-artistica in materia.
Polittici, preziosissime opere su tavola, importanti sculture, rari manoscritti e oreficerie di pregio danno conto di tutte le diverse ramificazioni dell'influsso del maestro fiorentino sull'arte italiana del suo tempo e in tale preziosa selezione spiccano 20 capolavori eseguiti da Giotto, oggi molto difficili da spostare per ragioni di conservazione e in mostra a Roma per la prima volta.
La mostra, che nasce sotto l'alto patronato del presidente della Repubblica, è promossa dal ministero per i Beni e le attività culturali ed è organizzata e realizzata dalla società Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia.
La mostra è curata da Alessandro Tomei, ordinario di Storia dell'arte medievale all'università D'Annunzio di Chieti-Pescara, in collaborazione con Claudia Viggiani. Il progetto è sostenuto da un comitato scientifico, presieduto da Arturo Carlo Ottaviano Quintavalle, ordinario di Storia dell'arte medievale dell'università di Parma.
Saranno esposte opere meravigliose, sculture lignee, codici miniati, oreficerie, ma soprattutto le fragili tavole trecentesche, alcune delle quali sono state restaurate per l'occasione. Le opere allestite affronteranno i temi della formazione di Giotto, del rapporto con l'antico e con il mondo gotico, focalizzando in particolare i legami con la Francia.
Oltre la dimensione europea del Maestro medioevale, verrà considerata quella nazionale nella quale Giotto vanta un ruolo di assoluta supremazia, in quanto, come Dante, è il primo a fondare la struttura linguistica della pittura del Trecento. A ribadire questa teoria le opere in mostra di Cimabue, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio e gemme dell'Abruzzo medievale come le Storie di Santa Caterina del Maestro del Crocifisso d'argento, e una tavoletta di Presentazione al tempio del Maestro di Fossa.

Orario: dal lunedì al giovedì dalle 9.30 alle 19.30; venerdì e sabato dalle 9.30 alle 23.30; domenica dalle 9.30 alle 20.30.
Ingresso: costo del biglietto della mostra 10 euro (intero) e 7,50 euro (ridotto).
Info: telefono 06 6780664.

2 commenti:

  1. Grazie della segnalazione, Pier. Un evento davvero straordinario anche se sarà improbabile poterci essere, per quanto mi riguarda.

    vale
    annarita

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  2. Al Buon Consiglio ci sono sempre iniziative straordinarie. La direttrice, che ho conosciuto in vacanza a Trento mi invia sempre notizie delle mostre. Ho deciso di pubblicarle nel blog per informare i lettori. Qualcuno di sicuro andra' a vederle.
    Nei prossimi giorni ne segnalero' un' altra in programma sino a novembre.
    Ancora buona domenica
    Vale

    RispondiElimina

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