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da il manifesto

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Il cinema italiano tra mascherata e gioco reale

Moretti, Garrone, Sorrentino. Forse solo Bellocchio è capace di anatomizzare gli apparati del potere, e soltanto Maresco si fa potentemente rivelatore

— Bruno Roberti


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Maresco, «il digitale ha ucciso un'idea di cinema»

 

Franco Maresco

Un regista fuori dagli schemi parla di Belluscone: «Il tema è quello a me più caro, quello dei falliti e degli sconfitti, dei vinti, più in generale direi»

— Giulio Vicinelli


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Fassbinder forever

Al Martin Gropius Bau di Berlino, fino al 23 agosto, una mostra ricorda il genio bavarese che a 37 anni ha lasciato 44 film e un´impronta profondissima sul nuovo cinema tedesco a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta

— Natasha Ceci


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Fassbinder forever

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Bruno Zev

o Zevi e un articolo pubblicato a metà anni novanta, riguardante un fatto accaduto nel 1953. Una polemica a distanza

— Federico Cartelli


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Orka marina

— Bruno Di Marino


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Copriti con questo berretto

Misteri e segreti di un copricapo che sussume una sola forma molti aspetti della stessa sostanza. E unisce Salvator Dalì e i Puffi...

— Raffaele Salinari


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Mortal Kombat, battaglie estreme

Un intreccio complicato ma perfetto per le sequenze di lotta in una storia dal climax cinematografico. Una saga iniziata nel 1992 torna per Playstation 4

— Federico Ercole


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Romanticismo polacco per l'eroe elettronico

In un contesto fantasy molto vicino alle atmosfere tolkeniane, ecco «The Witcher» il videogioco prodotto dagli artisti di CD Project Red

— Federico Ercole


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The Old Blood, assassini virtuali

Arriva il prequel di The New Order per Playstation 4, XBox One e Pc, che anche il pacifista più gandhiano può apprezzare

— Federico Ercole


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Nell'altro scopriamo la nostra parte sconosciuta

 

Festa Sik, dalla serie "Il cibo dell'anima" di Piero Cannizzaro

«Il cibo dell’anima» di Piero Cannizzaro, indagine sulla spiritualità di diverse culture, continua il suo viaggio

— Silvana Silvestri


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Cercando il «reale» attraverso la finzione

Moretti, Garrone, Sorrentino, una comune sensibilità mimetica più che creativa, una messa in scena contenuta entro i limiti di una prossimità quasi metonimica con l'oggetto reale.

— Giulio Vicinelli


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Una realtà irraggiungibile

Il film di Moretti sembra giocarsi sulla problematica polarità che si apre fra la realtà e la sua rappresentazione. Lo spazio che il film prova ad attraversare è cioè quello che divide un cinema inteso come racconto della vita,

— Luca Illetterati