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lunedì 25 maggio 2015

“PASSERÒ PER PIAZZA DI SPAGNA”

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“PASSERÒ PER PIAZZA DI SPAGNA” (di Cesare Pavese)

rsbaplatinia cura di Rosalba Platini
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Sarà un cielo chiaro.
S’apriranno le strade
sul colle di pini e di pietra.
Il tumulto delle strade
non muterà quell’aria ferma.
I fiori spruzzati
di colori alle fontane
occhieggeranno come donne
divertite. Le scale
le terrazze le rondini
canteranno nel sole.
S’aprirà quella strada,
le pietre canteranno,
il cuore batterà sussultando
come l’acqua nelle fontane –
sarà questa la voce
che salirà le tue scale.
Le finestre sapranno
l’odore della pietra e dell’aria
mattutina. S’aprirà una porta.
Il tumulto delle strade
sarà il tumulto del cuore
nella luce smarrita.
Sarai tu – ferma e chiara.
(28 marzo 1950 – da “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”)
IL COMMENTO 
di Rosalba Platini
Cesare Pavese nacque nel 1908 a Santo Stefano Belbo, da una famiglia piccolo borghese originaria delle Langhe. Laureatosi a Torino, svolse un importante lavoro nella traduzione di autori inglesi e americani e fu tra i principali collaboratori della casa editrice Einaudi. La sua vita fu dominata da un profondo senso di solitudine e di vuoto a cui contribuì una vita sentimentale segnata dalle delusioni.
Dedicato a Constance Dowling, attrice americana di cui Pavese si innamorò perdutamente, questo testo fa parte di una silloge di 10 poesie composta tra il marzo e l’aprile 1950. L’intera silloge fu pubblicata dopo la scomparsa di Pavese, col titolo “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”.
E’ una poesia ricca di colore, di luci e di suoni. Pavese, in un raro momento di felicità, rincorre il sogno di incontrare Connie a Roma, riprendendo una storia d’amore alla quale lei continuamente sfugge, dopo un primo momento di attrazione per questo intellettuale già famoso, avvolto da un’aura di malinconia.
“Il cuore batterà sussultando/come l’acqua nelle fontane”. In questa similitudine, così appropriata, c’è tutta l’emozione con cui viene immaginato l’incontro con la donna amata. Piazza di Spagna, con la sua vitalità, fa da perfetto controcanto allo stato d’animo di Pavese.
“S’apriranno le strade”, “S’aprirà quella strada”, “s’aprirà una porta”. Ma sarà il cuore di Connie a non aprirsi per Pavese e l’ultima immagine “Sarai tu – ferma e chiara”, ce la consegna così, come il sogno irraggiungibile che segnerà per sempre il destino estremo di questo tormentato scrittore
.


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