La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

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Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

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Dettagli di un sorriso

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Il calcio dell' Asino

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NON STO TANTO MALE

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romanzo di Gianni Zanata

giovedì 10 settembre 2015

Com’è fatta una nonna

da il manifesto
RUBRICHE

Com’è fatta una nonna

I bambini ci parlano. La rubrica settimanale a cura di Giuseppe Caliceti

Come è fatta una nonna?
«Le nonne sono donne un po’ anziane che una volta erano mamme e lo sono anche adesso, ma i loro figli o le loro figlie, adesso, sono diven­tati grandi. Sono anziane, ma non sono vec­chie. Se dici a mia nonna che è vec­chia, lei bron­tola un po’ e fa finta di arrab­biarsi». «Tutte le nonne, sia le più gio­vani sia le più anziane, quando sulla terra c’erano i dino­sauri, non erano ancora nate. Nes­suna». «Le nonne hanno le gambe, le brac­cia, la fac­cia e tutto il resto del corpo uguale a una mamma, solo che la loro pelle è diversa, anche in fac­cia: ha più pie­ghe. Gli occhi però sono sem­pre uguali, sem­pre gio­vani». «Le nonne hanno i capelli bian­chi». «Mia nonna no. Mia nonna ha ancora i capelli quasi tutti neri. E anche le sue ami­che nonne hanno i capelli neri, biondi, castani. Una ce li ha addi­rit­tura azzur­rini!». «Mia nonna, per vedere bene, si deve met­tere gli occhiali». «Io e mia nonna siamo alte uguali. E por­tiamo tutte e due lo stesso numero di scarpe: il numero 36. Io però ho otto anni quasi nove, lei invece ne ha set­tan­tan­ta­quat­tro».
«Alcune nonne sono un po’ sorde. Mia nonna invece ci sente benis­simo». «Più un bam­bino diventa grande, più una nonna diventa anziana». «Mia nonna non mi ha mai dato uno schiaffo e credo pro­prio che non me lo darà mai». «Se dico una bugia a mia nonna, lei non dice niente, però fa una fac­cia che a me sem­bra che lei lo sa, che io ho detto una bugia. E’ come se lei sapesse che l’ho detta ma non volesse dir­melo per non farmi capire che mi ha scoperto».
Cosa fanno le nonne?
«Loro non lavo­rano, sono in pen­sione. Per­chè loro hanno già lavo­rato». «Mia nonna, quando non sta con me, passa quasi tutto il giorno a fare due cose: cuci­nare o pulire la casa con una scopa o con uno strac­cio. Quando è stanca di cuci­nare e di pulire, si sdraia sul divano e guarda la tv. Quando guarda un po’ la tv, le viene sem­pre sonno». «Mia nonna pre­para sem­pre piatti squi­siti da man­giare. O pre­para con­serve di pomo­doro. O mar­mel­late di mele e di albi­coc­che e di cilie­gie. O liquori con le noci e le erbe». «Mia nonna rompe il guscio delle noci e met­tere tutto il buono da man­giare den­tro un vasetto di vetro: così, se io voglio man­giarle, non devo nep­pure sgu­sciarle». «Mia nonna sa cucire un bot­tone alla cami­cia di mio papà con l’ago e il filo. Mette il filo den­tro al buco che c’è nell’ago e poi fa la cuci­tura. Lei tiene anche un pen­to­lino per non farsi male alle dita che si chiama ditale». «Mia nonna cuce le calze rotte, non le butta via». «Mia nonna a volte fa il bucato, altre volte stira». «Mia nonna sa fare anche lo zaba­glione: una crema buo­nis­sima da man­giare che si fa con il rosso delle uova e lo zuc­chero, mischian­dole insieme con un frul­lino che ha una mano­vella di fianco. Oppure lei sa mischiare tutto insieme anche senza frul­lino, sbat­tendo forte attorno alla sco­della con un cuc­chiaio». «Die­tro a uno spor­tello della sua cucina, mia nonna tiene sem­pre pronta una tavo­letta di cioc­co­lata o un pac­chetto di pata­tine per me». «Quando deve andare a fare la spesa, mia nonna ci va a piedi. Quando deve andare in città, mia nonna prende il tram». «Io una volta ho inse­gnato a mia nonna a fare dei brac­cia­letti intrec­ciando insieme dei pic­coli ela­stici colo­rati che si com­prano alla Grande Mura­glia, un nego­zio di cinesi che c’è in città. Ha impa­rato benis­simo. In mezz’ora si è fatta un brac­cia­letto rosa e blu». «Mia nonna passa molto tempo a tele­fo­nare a delle sue ami­che nonne come lei». «Le nonne non vogliono mai but­tare via le cose vec­chie per­ché dicono che potreb­bero sem­pre ser­vire. Le nonne non cor­rono molto. Non dicono paro­lacce o le dicono di nasco­sto. Non fanno mai i con­fronti tra una loro nipote e un’altra nipote. O la nipote di una loro amica che è nonna anche lei».

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