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IN TERRITORIO NEMICO

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Dettagli di un sorriso

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Il calcio dell' Asino

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NON STO TANTO MALE

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domenica 28 agosto 2011

''Osessione Dalì. La divina commedia'', mostra evento a Castell' Azzara


‘’Ho voluto che le mie illustrazioni per Dante fossero come delle lievi impronte d’ umidità su un formaggio divino. Di qui, il loro aspetto variopinto d’ ali di farfalla’’.  Così  Salvador Dalì presentava le 100 tavole a colori dedicate alla Commedia dantesca, considerate la sua più importante opera illustrativa e riconosciute come uno dei capolavori della pittura del novecento.
Le tavole, fino al prossimo 18 settembre, sono esposte alla Villa Sforzesca di Castell’ Azzara (GR) nella mostra ‘’Ossessione Dalì. La Divina Commedia. Passione, ribellione e lucida follia’’, a cura di Maurizio Vanni.
La mostra, evento di punta dell’ estate 2011 dei Musei di Maremma, si integra e si completa con l’ ampia proposta culturale della rete museale della provincia di Grossetto: mostre, concerti, incontri in tutto il territorio.
L’ esposizione ha una sua particolare suggestione perché all’ interno della magica atmosfera creata dalla Sforzesca, villa rinascimentale, recuperata alla Cultura con un restauro (nato negli anni settanta e concluso con l’ amministrazione guidata da Marzio Mambrini) che come sottolinea Emilia Guidotti, assessore della Comunità  Montana Amiata Grossetano, anima dell’ iniziativa ‘’è stato un sogno, una follia creativa in senso daliniano’’.
La serie delle 100 xilografie (il cimento di Dalì con le cantiche del Paradiso, Purgatorio e Inferno danteschi cominciato nei primi anni cinquanta e durato dieci anni) nate da questo mastodontico lavoro è un excursus in tutta la sua arte che contempla un viaggio memoriale attraverso una serie di noti linguaggi espressi del pittore spagnolo: dalle allucinazioni degli anni trenta al misticismo, dal metodo paranoico-critico alla poetica del molle, fino ad arrivare a riferimenti classici di alcuni dei suoi maestri ideali.
I versi del poeta fiorentino ispirano il maestro spagnolo che li interpreta risalendo all’ approccio dantesco al testo. La divina commedia suscita nell’ immaginario di Dalì forme e colori ora grotteschi, ora dissacranti, ironici, drammatici, sensuali estatici, allegorici e inaspettatamente leggiadri e sublimi.
‘’Ossessione Dalì’’ non è una semplice mostra. Il percorso espositivo diventa un affascinante viaggio in mondi paralleli, che vanno ben oltre a ciò che il nostro immaginario visualizza della Divina Commedia.
Ieri in una delle iniziative collaterali, come ‘’lievi impronte di umidità su un formaggio divino con un aspetto variopinto d’ ali di farfalla’’, è stata ‘’Da/Lì a Dante’’, passeggiata con gli ‘’amici della Villa’’ tra immagini, musica e parole, un interessante happening reso affascinante dalla recitazione di Luigi Petroselli (Dalì),  Stefano Lucarelli (Dante) e Luciana Marsili (Amanda Lear), accompagnata dalle musiche di Bach, Mozart,  Gounod, Danzi, Devienne e Satie, eseguite da Franz van de Wiel (flauto traverso), Sylvia Wurtz (violino), Martin Hesselbein (violoncello) e Tiziano Guerrini (violoncello).  Il  testo curato da Martin Hesselbein,  frutto di una selezione di brani tratti da libri su Dalì e Dante,  è stato inframmezzato dai brani musicali che hanno saputo magistralmente rendere le emozioni e le sensazioni  dell’ incontro tra il pittore e il divino poeta.
Gli spettatori, e le stelle spettatrici d’ eccezione, hanno ‘’passeggiato’’ tra immagini, musica e parole, con Dante, ma soprattutto con Dalì, con la sua mondanità, le sue provocazioni ironiche e cerebrali, il suo voyerismo, il suo piacere, intellettuale e fisico, e la voglia incondizionata di denaro (Breton dopo la rottura con i surrealisti aveva, infatti, anagrammato il nome Salvador Dalì in Avida Dollars, e mai anagramma fu così azzeccato).  L’ happening, unico e non ripetibile, è stato un contributo serio alla conoscenza del personaggio umano e artistico di Dalì, della sua genialità, delle sue ossessioni, delle sue passioni, dei suoi amori e anche del suo rapporto con l’ opera di Dante. Una Commedia illustrata, come dice Dalì, con un uso del colore del sole e del miele mediterraneo con contrasti cromatici puri in scene di dimensioni quasi metafisiche.
‘’L’ idea di regalare alla villa e ai suoi  visitatori uno spettacolo in occasione della mostra di Dalì – ha detto Emilia Guidotti – è nata spontaneamente. E’ stata pensata e realizzata da musicisti e attori, per la prima volta insieme. Interpreti che hanno messo tanto impegno personale, con poco tempo per le prove collettive e con pochi mezzi scenici. A tutti, con lo stesso slancio di generosità, passione competente, si è unito Mauro Mambrini, con il suo service’’.
In un momento in cui si parla di costi e tagli è da sottolineare che lo spettacolo ‘’Da/Lì a Dante’’ è stato a costo zero.  Gli attori sono castellazzaresi o quasi e i musicisti sono amici di Castell’ Azzara. Il ricco buffet che è seguito è stato preparato e offerto gratuitamente dalle signore di questo borgo.
Sabato prossimo,  3 settembre, alle 21, è in programma lo spettacolo ‘’Dalì incontra Dante’’, Commedie divine e umane, racconto scenico a cura di Maurizio Vanni, il curatore della mostra.
La villa Sforzesca, oltre a ‘’Ossessione Dalì’’, accoglie al piano terra una mostra di mini architetture, riproduzioni monumenti locali e nazionali, del castellazzarese Carlo Alberto Torlai, e una mostra di filatelia su Dante e la Commedia a cura di Lelio Fontani e Siria Lozzi. Al piano nobile sono esposte le tavole della tesi di laurea dell’ arch. Fabio Rossi, anche lui castellazzarese, che illustrano i vari stadi di costruzione della villa.
L’ orario delle visite va dalle 17.30 alle 20, chiuso il lunedì.

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