La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

giovedì 23 giugno 2011

10 ANNI DA GENOVA, assemblea pubblica + spettacolo

10 ANNI DA GENOVA, assemblea pubblica + spettacolo

Ora
mercoledì 29 giugno · 19.00 - 22.00

Luogo
Centro Sociale Cantiere
via monte rosa, 84
Milano (Milan, Italy)

Creato da

Maggiori informazioni
mercoledi 29 giugno

h. 19.00
ASSEMBLEA PUBBLICA

con:
Mirko Mazzali, avvocato
Don Vitaliano, prete disobbediente

h. 21.30
Giulio Cavalli presenta: lettura scenica dal suo spettacolo
(RE) CARLO (NON) TORNA DALLA BATTAGLIA DI POITIERS

Genova 2001 - Genova 2011. Non dimenticare per continuare a cambiare il mondo.
19-20-21 luglio 2001: la sfida ai potenti del mondo.; Voi G8, noi 6 miliardi. Centinaia di migliaia di persone hanno raggiunto Genova da tutta Italia e da tutto il mondo. Il potere aveva dalla sua parte gli eserciti, la polizia schierata con ferocia efferata, una inespugnabile cittadella dalla quale persino i residenti venivano invitati ad allontanarsi per qualche giorno: la Zona Rossa. Una muraglia di grate insormontabili che è diventata il simbolo dell’arroganza di quei vertici finanziari che pretendono, oggi come allora, di decidere sulla vita di tutti. A Praga, a Goteborg, a Ventimiglia e a Napoli pochi mesi prima, i movimenti si muovevano consapevoli che nella differenza delle pratiche, nella creatività e nella disponibilità a mettere in gioco i propri corpi e le proprie intelligenze, si potevano riconoscere a nord e a sud del mondo e battersi assieme identificando la globalizzazione neoliberista e il suo dominio del pianeta tramite sfruttamento e guerre come un ostacolo al raggiungimento della felicità, alla conquista dei diritti, alla soddisfazione dei bisogni dell’umanità.
Un governo ubbidiente, da poco insediato, presieduto da colui che sarebbe diventato in pochi anni il Rais del nostro paese ha deciso di dare un segnale forte e chiaro per conto di quegli otto grandi e anche per suo proprio conto: un segnale per mettere fine ad un ciclo, per tentare con estrema violenza di fermare un messaggio che aveva attraversato il mondo e, nato a Seattle, da qualche anno stava attraversando l’Europa. Ai pestaggi nelle piazze sono seguiti gli spari, la diffusione del panico, l’assassinio di Carlo Giuliani, il raid alla scuola Diaz e le torture di Bolzaneto. Terrorizzare è stato l’obiettivo di quella catena di comando che sapeva di poter contare sull’immunità: oltre a Berlusconi, Scajola ministro degli interni, De Gennaro allora capo della polizia, Mortola che guido’ il blitz alla Diaz.
Non dimenticare Genova non è solo una necessità per chi tiene Carlo nel cuore e grida ancora “verità e giustizia”. Serve a non perdere le tracce di quel movimento nato dalla consapevolezza che miliardi di corpi e menti possono piu’ dell’arroganza dei pochi che si rinchiudono nelle stanze dei bottoni della finanza, della guerra o dei governi; moltissimi piccoli gesti, migliaia di comunità che animano e difendono i territori possono parlarsi tra loro, dunque parlare al mondo e cambiarlo.

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