La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

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Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

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romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

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Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

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romanzo di Gianni Zanata

martedì 28 giugno 2011

L'eclissi della democrazia

 
Articolo 21 - Libri e Giornalismo
L'eclissi della democrazia
L'eclissi della democrazia di Filippo Vendemmiati
Il libro, l'eclissi della democrazia, dedicato alle violenze dello stato durante il G8 di Genova, lo hanno scritto ma soprattutto lo hanno vissuto sulla loro pelle. Vittorio Agnoletto era portavoce del Genoa Social Forum, Lorenzo Guadagnucci, giornalista del Quotidiano Nazionale, uscì in barella dalla scuola Diaz e  restò in  stato di fermo per due giorni. Il bilancio del G8 di Genova per la nostra democrazia è impietoso: nel luglio del 2001 vi è stata una caduta di legalità costituzionale,  mai più sanata. Un ragazzo di 23 anni, Carlo Giuliani, è stato ucciso in piazza Alimonda da un carabiniere, in questo caso non si è mai arrivati nemmeno al processo. Alla scuola Diaz una perquisizione si è rivelata con i segni della mattanza,  pestaggi sistematici e l’arresto di 93 persone sulla base di prove false. Nelle caserme di polizia di Bolzaneto si è praticata la tortura.
Dieci anni dopo gli autori in divisa di quelle violenze sono stati condannati in secondo grado, si conoscono oggi nomi e cognomi di agenti, dirigenti, funzionari, vertici della polizia e dei servizi segreti. Sono esiti giudiziari clamorosi, senza precedenti.
“Oggi sappiamo come è andata a finire, racconta Lorenzo Guadagnucci. Si conoscono i nomi delle persone che io, mentre uscivo in barella dal cortile della scuola Diaz,  vidi in giacca e cravatta telefonare. Sembravano quasi degli alieni in un contesto di sangue e terrore. Sono gli imputati che sono stati processati e condannati tutti in secondo grado, altissimi dirigenti di polizia. Da cittadino ho il rammarico di vedere che la giustizia ha fatto il suoi corso, ma questi dirigenti non hanno avuto la dignità e la lealtà di prendersi le loro responsabilità, di dare una spiegazione di quello che è accaduto, di chiedere scusa e di lasciare il loro posto di fronte alla ricostruzione dei fatti e alle sentenze della magistratura”.
Il libro, edito dalla Feltrinelli, ricostruisce per la prima volta i retroscena di un'inchiesta giudiziaria che si tentò in ogni modo di bloccare, anche con l’avvallo dell’intero parlamento, centro sinistra compreso. Enrico Zucca, pubblico ministero al processo sui fatti della Diaz, per la prima volta racconta retroscena delicati ed esplosivi. Ma ci sono ancora verità nascoste:
“Ci sono verità ben conservate sui mandanti politici di questa vicenda, precisa Guadagnucci. I fatti sono chiari, accertati e senza segreti, c’è scritto tutto negli atti processuali. La magistratura ha fatto il suo mestiere. La politica non ne ha tratto le logiche conseguenze.”

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