La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

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Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

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Dettagli di un sorriso

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Il calcio dell' Asino

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Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

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romanzo di Gianni Zanata

mercoledì 22 giugno 2011

Casoria, Biennale addio per colpa dei rifiuti

  il Manifesto
Cinzia Gubbini

Casoria, Biennale addio per colpa dei rifiuti
Spiacenti, rinviamo la nostra partecipazione alla Biennale alla fine dell'emergenza rifiuti. Firmato: il Cam, il Contemporary art museum di Casoria, in provincia di Napoli.

E' amareggiato il direttore del museo, Antonio Manfredi, e come dargli torto: il Cam è stato riconosciuto tra i trenta siti di interesse nazionale inseriti nella iniziativa "Percorsi e soste del Padiglione Italia". Si tratta di uno dei progetti curati da Vittorio Sgarbi nell'ambito del Padiglione lagunare che celebra i 150 anni dell'unità d'Italia: l'idea è di proporre un viaggio attraverso i trenta siti artistici che hanno dimostrato di rappresnetare una voce significativa nel panorama culturale italiano negli ultimi dieci anni.

Tra questi è stato individuato appunto il Cam, unico sito in Campania. E non a caso, perché il museo d'arte contemporanea di Casoria in questi anni ha dimostrato di saper interpretare al meglio la funzione sociale dell'arte: ha denunciato, in modo spesso irriverente e provocatorio, l'intreccio di interessi mafiosi che offendono la terra di Gomorra, ha portato a Casoria artisti di fama internazionale, ha affrontato temi "scomodi" e ha esportato uno stile nient'affatto refrattario o manieristico. Per esempio in Germania, dove qualche tempo fa il direttore Manfredi aveva chiesto asilo politico e culturale dopo i taglia alla cultura. L'inziativa si è poi tradotta in una mostra a Berlino, curata dallo stesso Manfredi, che ha esposto gigantografie di persone "normali" i cui volti sono stati sostituiti da quelli di 14 superlatitanti. E lo slogan: "May be. They could live in Germany", ovvero "Forse. Potrebbero vivere in Germania". Un modo per sottolineare il profilo internazionale della camorra, contro cui il Cam lotta mettendo in campo non solo arte e cultura, ma anche progetti di denuncia. Tanto da aver ricevuto in questi anni - il Cam è stato fondato nel 2005 - minacce e intimidazioni. Come quando il cancello del Museo fu trovato chiuso da un grosso lucchetto, proprio a pochi giorni dall'inaugurazione della rassegna "Politik" in cui diversi artisti si misuravano con il tema del potere nel terzo millennio. O come quando fu fatto ritrovare un bambolotto di colore infilzato sulle sbarre del cancello, in concomitanza con la mostra "AfriCam" sull'arte africana.

Tutto questo è il Cam, e per questi motivi si è guadagnato la "stelletta" di sito di interesse nazionale. Ma il direttore ha deciso di rinunciare alla partecipazione all'iniziativa della Biennale, scoraggiato da quel viale di accesso pieno zeppo di immondizia. I rifiuti sostano di fronte all'ingresso da aprile, quando fu inaugurata l'ultima mostra. E nessuno li ha mai rimossi. " Le vie di accesso alla struttura del CAM sono il biglietto da visita per chi arriva a Casoria con la volontà di recarsi in un museo di arte contemporanea ed essere costretto a fare una gimcana tra buste di spazzatura e rifiuti di grandi dimensioni non favorisce sicuramente tale desiderio - ha dichiarato Manfredi - La situazione è diventata insostenibile per la corretta fruizione del bene culturale di cui, insieme al mio staff, mi sento responsabile nei confronti dei visitatori di un sito della Biennale, quale dovrebbe essere il CAM, sono stato quindi costretto a rinviare l’adesione al progetto. Mi sono reso conto che nessun organo istituzionale ha ben chiaro come risolvere il problema nonostante i grandi proclami che giungono dai governi nazionali e locali".

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