La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

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Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

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romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

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Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

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romanzo di Gianni Zanata

martedì 20 settembre 2011

Ecco la ''Trilogia'' di Jaen Claude Izzo


Jean Claude Izzo (1945-2000) e la copertina della trilogia Jean Claude Izzo (1945-2000) e la copertina della trilogia 

Tre romanzi, un unico capolavoro: ecco la "Trilogia" di Jean Claude Izzo

di Cristiano Sanna
Consiglio: chi non avesse mai visto Marsiglia e dintorni e si appresti ad andare a visitare la controversa e affascinante metropoli mediterranea, seconda città di Francia, eviti la spesa di qualsiasi guida di viaggio, e scelga la Trilogia di Fabio Montale di Jean Claude Izzo. Non si tratta certo di un epigono dei vari manualetti Lonely Planet, Routard, Rough Guide e simili. In questi celebratissimi tre romanzi noir di Izzo c'è molto di più. C'è la storia, il mito, la poesia, l'anima profonda di una città che è il simbolo del continuo incontro-scontro fra le diverse anime di quello che i latini chiamavano Mare Nostrum. E che in tempi di crisi, di rivolte, di guerre civili e di razzismi in nuova rimonta, torna a calamitare lo sguardo collettivo, fra paura delle nuove possibilità e timore per l'nvasione di quelle che dai media vengono colpevolmente dipinte come nuove orde barbariche. In fuga dall'Africa devastata, dal Medio Oriente in fiamme, e in movimento attraverso un'Europa che mostra crepe sempre più vistose. Nei tre romanzi di Izzo (editi in una ricca ed economica veste da E/O) c'è tutto questo e molto altro.
 "Non sono Fabio Montale" - Lo scrisse ad una delle sue tante donne, Izzo, giornalista, scrittore, poeta, attivista politico di sinistra e agitatore culturale in perenne movimento tra la sua Marsiglia e Parigi, dove trascorse buona parte degli ultimi anni della sua vita, prima di spegnersi a causa di un tumore a soli 55 anni. Il poliziotto-educatore di strada nei tre romanzi diventati in brevissimo tempo un grande successo e un caso letterario (la trilogia comprende Casino Totale, Chourmo e Solea) ha un carattere tendente alla romantica malinconia, a fare tutto il possibile per ritardare una inevitabile sconfitta. Jean Claude Izzo fu sempre attivo, indomabile, combattente per quelli che erano ideali per lui irrinunciabili: credere nella mescolanza come risorsa era il primo fra questi. In comune, l'autore e il personaggio di Fabio Montale (omaggio al grande poeta italiano) hanno la rabbiosa delusione per l'internazionalismo socialista e le derive comuniste, l'odio feroce per tutti i fascismi e il rapporto complicato con tante donne, tutte riassunte in un' unica figura, quella Lole, zingara sfuggente e materna allo stesso tempo, che tormenta il protagonista con il suo ricordo, che gli dona brevi attimi di intensissima pace (come nello straordinario finale di Casino Totale) e lo accompagna, ultima visione in mezzo al mare, nella morte con cui si conclude Solea.
Il nero della vita sotto il sole - Bar Des Tres Coins, Bar de Maraichers, i piccoli imperdibili ristorantini multietnici, i caffé vicino all'Opera, i ristorantini specializzati in piatti di mare, i vini di Cassis, le spezie che invadono le strade e che si liberano dalla pelle delle donne durante il sesso, il sole che schiaccia Marsiglia e svela il suo orrore criminale, ma anche la sua indomabile vitalità. C'è tutto questo nei tre libri di Jean Claude Izzo. I sapori e i profumi di una città strega e matrigna, ma anche le trame criminali sempre più soverchianti. Casino Totale vede Fabio Montale entrare in azione dopo la morte di Ugo, a sua volta tornato a Marsiglia per vendicare Manu. Il triangolo di un'amicizia nata nei vicoli del Panier, l'antico quartiere vicino al porto, popolato da figli di immigrati, si ricompone e scompone in una indagine che allarga la prospettiva di una storia di moderna, spietata malavita. In Chourmo lo spirito marsigliese è ancora più sottolineato: la bellezza della città non si vede con gli occhi del turista che pensa di trovarsi in Costa Azzurra, avverte Izzo-Montale, si condivide. A Marsiglia ci si appassiona e ci si schiera su tutto. "Essere. Violentemente", scrive lo scrittore, figlio di un italiano del Sud e di una spagnola. Nel secondo romanzo la tragedia, la morte, toccano la famiglia di Fabio Montale e lo spingono a rimettersi a indagare anche dopo aver abbandonato la polizia. In Solea, capitolo conclusivo della trilogia, a farla da padrone sono le grandi mafie, l'intreccio di affari finanziari deviati ad altissimi livelli, di economia intossicata, uno scenario ormai sotto gli occhi di tutti. Le storie corrono veloci tra molta musica: il reggae, il rap-raggamuffin delle periferie musulmane, molto jazz e blues. E sono imbastite con dati reali, tratti dalla cronaca e da inchieste puntualmente indicati da Izzo. Giornalista prima che scrittore, poeta prima che giornalista. Figlio di tante culture, azzoppato dai dolori della vita, stanco di vivere tutto con passione e rabbia, ma rigenerato dal suo essere un rital, un figlio di tante culture sovrapposte, con dentro i geni della sopravvivenza.

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