La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

venerdì 23 maggio 2014

Dopo il successo di Capa colpaccio del Man: arriva Vivian Maier


Dopo il successo di Capa colpaccio del Man: 

arriva Vivian Maier

Il museo di Nuoro si aggiudica in prima nazionale la retrospettiva della fotografa americana
WW
NUORO. Il museo Man di Nuoro ha chiuso la mostra “Una vita leggermente fuori fuoco”, dedicata a Robert Capa uno dei più importanti maestri della fotografia del xx secolo.
L’esposizione di Robert Capa, ha registrato un altissimo numero di presenze e nel corso dei due mesi di permanenza è stata accompagnata da numerosi eventi collaterali – concorsi, laboratori per bambini e adulti, proiezioni, visite guidate e approfondimenti – volti ad attualizzare il tema del fotoreportage e ad interrogarsi sul potere comunicativo delle immagini e sulla loro circolazione nella società contemporanea.
Contestualmente alla chiusura della mostra di Robert Capa, il Man, tenendo fede al proprio impegno sul fronte della promozione della ricerca fotografica, mette a segno un colpo importante a livello nazionale e avvia i lavori per un nuovo importante progetto espositivo, a cura di Anne Morin, in programma per la prossima estate: la prima retrospettiva in Italia dedicata alla fotografa statunitense Vivian Maier.
Nata a New York nel 1926, Vivian Maier ha vissuto in Francia per poi tornare nella città natale nel 1951, e da lì trasferirsi a Chicago nel 1956, lavorando come bambinaia per le famiglie dell’alta borghesia. In trent’anni di attività indipendente, a tutti sconosciuta, ha scattato oltre 100mila fotografie. Nel 2007 un collezionista ha scoperto casualmente il suo archivio e due anni dopo, con la morte di Maier, le immagini hanno iniziato a circolare, richiamando l’attenzione di critici e appassionati, diventando un caso unico nel mondo della fotografia e dell'arte.
Il fortunato acquisto di una scatola piena di negativi da parte del regista John Maloof ha permesso la scoperta di una delle fotografe più importanti – e di certo la più misteriosa – del XX secolo, oggi considerata una delle più grandi street photographer di tutti i tempi. Il film a lei dedicato – da poco in circolazione nelle sale italiane, distribuito da Feltrinelli Real Cinema - sarà presentato dal Museo MAN nel prossimo mese di giugno.
Finding Vivian Maier, è stato presentato al Toronto International Film Festival 2013 e in concorso alla Festival del Cinema di Berlino, al Rio de Janeiro Film Festival e al Miami Film Festival 2014, dove ha vinto il Gran Premio della Giuria.
Nel film Maloof svela il mistero di Vivian Maier, regalandoci un ritratto esaustivo e intrigante della fotografa dai mille segreti, attraverso foto d’archivio, filmati e interviste inedite alle persone che la conoscevano.
Il lavoro di Vivian Maier coglie lo spirito e le contraddizioni dello stile di vita americano, raccontando lo straordinario della vita quotidiana, i cambiamenti di costume, interazioni umane struggenti, divertenti, poetiche. Intensa e profonda la sua ricerca sull'autoritratto, un sé descritto quasi esclusivamente attraverso ombre e riflessi.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.