La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

venerdì 16 maggio 2014

Editori Laterza: novità di maggio

Editori Laterza: novità di maggio

Aspesi, N.
Sentimental
Diario italiano di amore e disamore
Argomento: Attualità
versione digitale disponibile dal 17 maggio sul sito iLibra

L'amore che non c'è e non ci sarà mai, l'amore di cui ci si vergogna, l'amore non ricambiato, l'amore inventato, l'amore che deve restare clandestino, l'amore fuori tempo; l'amore perso nel disincanto e nell'inganno, nell'abbandono e nel dolore, nel rancore e nella noia. L'amore e il disamore per capire come siamo e come eravamo. Un ritratto sentimentale dell'Italia attraverso il cinema, dai classici realizzati dai registi della commedia all'italiana fino al recentissimo la Grande bellezza di Paolo Sorrentino. Tante storie per raccontare l'Italia com'era una volta e com'è adesso.
 
Mania, R. - Panara, M.
Nomenklatura
Chi comanda davvero in Italia
Argomento: Attualità, Comunicazione
disponibile anche in ebook

È diventata più forte dei partiti, del governo, del Parlamento e anche della finanza. Non vuole apparire, perché la sua forza è star dietro le quinte. Governa senza rispondere delle sue azioni. È un’oligarchia di tecnici dei numeri, delle formule giuridiche, delle teorie economiche. Non cambia, non cerca il consenso, non si presenta alle elezioni. Esercita il potere. È l’alta burocrazia dello Stato.
Sono i consiglieri di Stato, i capi di gabinetto, i responsabili degli uffici legislativi dei ministeri, i tecnocrati della Ragioneria generale, alcuni alti dirigenti. Sono sconosciuti ai cittadini. Sono potenti, silenziosi, intoccabili. Scrivono le leggi e autorizzano gli emendamenti in Parlamento. Producono gli atti del governo e li giudicano nelle aule dei Tar e del Consiglio di Stato. Perfino la legge di Stabilità passa prima dalle loro mani e poi arriva sul tavolo del Consiglio dei ministri. Sono conservatori per definizione. Se le riforme restano al palo è anche per questo. Alla Nomenklatura non conviene cambiare nulla di quel che c’è.
È vero, i tecnici ci sono sempre stati. Ma – e questa è la novità – a partire dal progressivo declino dei partiti, la politica si è ritirata lasciando libero un campo d’intervento sempre più ampio. Quando c’è stato da decidere, da
agire, incapace di assumersi responsabilità e timorosa di perdere il consenso, ha abdicato in favore dei tecnici, dei consulenti, dei consiglieri. L’inchiesta di Mania e Panara parte da Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato, e arriva a Palazzo Chigi passando per via XX Settembre, nel gigantesco ministero dell’Economia: è il triangolo romano di chi decide davvero.
 
Stefanoni, F.
Le mani su Milano
Gli oligarchi del cemento da Ligresti all'Expo
Argomento: Attualità, Comunicazione
disponibile anche in ebook

Immobiliaristi, costruttori, politici, banchieri, professionisti: i nomi e i cognomi, gli affari e il malaffare del gruppo di potere che a Milano comanda sull’immenso patrimonio del mattone.
La Milano da mangiare dopo la Milano da bere. In una parabola che va dagli anni Ottanta fino ai Duemila, un’oligarchia fondata sul cemento ha conquistato la capitale economica del paese. Ha saputo essere prepotente e ingorda. In città, l’ultima parola è quasi sempre rimasta nella disponibilità di una manciata di costruttori, immobiliaristi, palazzinari, a costituire un sistema concentrico capace di dettare la linea a scapito di chiunque altro. La politica locale è stata spesso succube o complice, i cittadini impotenti, le banche conniventi.
In questo libro è raccontata la storia di chi ha comandato e comanda nella spartizione del territorio milanese e delle sue vicinanze, di chi ha messo le mani su quartieri del centro e delle periferie, di chi ha disegnato la rivoluzione urbanistica di immense aree ex industriali, di chi si è appropriato di un business da decine di miliardi di euro, incoraggiato dalle amministrazioni pubbliche e generosamente finanziato dagli istituti di credito. Milano terra di conquista di Salvatore Ligresti e poi dei suoi eredi. Milano, ex capitale morale trasformata nell’ombelico del mondo della corruttela, bersaglio dei peggiori appetiti. E poi rete di interessi che non conosce steccati, che pervade appalti, concessioni, varianti di piani regolatori, che scatena aspettative dorate. Con unmiraggio finale: l’Expo 2015.
 
Mazzucato, M.
Lo Stato innovatore

Argomento: Attualità, Economia
disponibile anche in ebook

L’impresa privata è considerata da tutti una forza innovativa, mentre lo Stato è bollato come una forza inerziale, troppo grosso e pesante per fungere da motore dinamico. Lo scopo del libro che avete tra le mani è smontare questo mito.
Chi è l’imprenditore più audace, l’innovatore più prolifico? Chi finanzia la ricerca che produce le tecnologie più rivoluzionarie? Qual è il motore dinamico di settori come la green economy, le telecomunicazioni, le nanotecnologie, la farmaceutica? Lo Stato. È lo Stato, nelle economie più avanzate, a farsi carico del rischio d’investimento iniziale all’origine delle nuove tecnologie. È lo Stato, attraverso fondi decentralizzati, a finanziare ampiamente lo sviluppo di nuovi prodotti fino alla commercializzazione. E ancora: è lo Stato il creatore di tecnologie rivoluzionarie come quelle che rendono l’iPhone così ‘smart’: internet, touch screen e gps. Ed è lo Stato a giocare il ruolo più importante nel finanziare la rivoluzione verde delle energie alternative. Ma se lo Stato è il maggior innovatore, perché allora tutti i profitti provenienti da un rischio collettivo finiscono ai privati?
Per molti, lo Stato imprenditore è una contraddizione in termini. Per Mariana Mazzucato è una realtà e una condizione di prosperità futura.È arrivato il tempo di questo libro. Dani Rodrik, Harvard University
Uno dei libri di economia più incisivi degli ultimi anni. Jeff Madrick, “New York Review of Books”
L’economia tradizionale propone modelli astratti; la dottrina convenzionale continua a sostenere che la chiave è nell’imprenditoria privata. Mariana Mazzucato afferma invece che la prima è inutile e la seconda insufficiente. Un libro brillante. Martin Wolf, “Financial Times”
Lo scopo, come dice Mariana Mazzucato, è che lo Stato e il settore privato assumano insieme i rischi della ricerca e godano insieme dei benefici. Teresa Tritch, “New York Times”
Molti governi si interrogano su come incrementare la produttività e l’innovazione. Questo libro fornisce le linee guida per individuare le politiche industriali più efficaci. Robert Wade, London School of Economics
Lo Stato innovatore dimostra punto per punto quanto pensare per convenzioni sia ottuso.Christopher Dickey, “Newsweek”
 
Grillo, P.
Le guerre del Barbarossa
I comuni contro l'imperatore
Argomento: Storia
disponibile anche in ebook

Una aristocratica cavalleria teutonica contro masse di fanti comunali appiedati. Un ambizioso progetto di governo universale contro l’autogoverno di città libere.Una società fortemente gerarchizzata contro comunità di uomini eguali in grado di autodeterminarsi. È questa la guerra durata oltre vent’anni che vede Federico Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero, tentare di piegare sul campo di battaglia i comuni italiani. Non solo uno scontro fisico e strategico ma anche ideologico tra due società agli antipodi. L’obiettivo dell’imperatore è di riacquisire il controllo perduto sul Regno d’Italia per poi assoggettare il Mezzogiorno normanno. Ma durante l’assenza del potere imperiale dalla penisola, le città italiane sono cambiate: sono città ricche, militarmente potenti, che pensano a se stesse come collettività di uomini liberi. Quando cala alla testa dell’esercito teutonico, Federico Barbarossa si trova di fronte i comuni italiani. Paolo Grillo ricostruisce per la prima volta la guerra che sconvolse l’Italia intera e durò dal 1154 al 1176, prima di giungere a una pace definitiva nel 1183: dagli scontri campali in Lombardia alle battaglie urbane a Roma, dagli assedi di Alessandria e di Ancona alla spedizione bizantina in Puglia. I protagonisti sono Federico Barbarossa, i papi che gli si opposero, i re normanni, l’imperatore di Costantinopoli e, soprattutto, le popolazioni dei comuni italiani del Nord, del Centro e del Sud che si batterono per difendere la loro autonomia e la loro idea di libertà.
 
Veca, S.
“Non c'è alternativa”
Falso!
Argomento: Storia
disponibile anche in ebook

Sembra che il mantra del ‘non c’è alternativa’ sia destinato a dominare i nostri modi di pensare. Non c’è alternativa alle politiche di austerità, al giudizio dei mercati, alla resa al capitale finanziario globale, alla crescita delle ineguaglianze. Non c’è alternativa alla dissipazione dei nostri diritti e delle nostre opportunità di cittadinanza democratica. In nome di un realismo ipocrita, la dittatura del presente scippa il senso della possibilità e riduce lo spazio dell’immaginazione politica e morale. L’esito è un impressionante aumento della sofferenza sociale. Abbiamo un disperato bisogno di idee nuove e audaci, che siano frutto dell’immaginazione politica e morale. Che non siano confinate allo spazio dei mezzi e chiamino in causa i nostri fini.
 
Mancina, C.
Berlinguer in questione

Argomento: Attualità, Politica
disponibile anche in ebook

L’idea che il maggiore partito di sinistra non possa arrivare a governare da solo, ma debba allearsi a un altro grande partito popolare. Il partito presentato come eccezionale e diverso rispetto a qualunque altro partito della sinistra europea e mondiale. Il tabù della modifica della Costituzione. La polemica contro il consumismo e la modernità. Sono questi alcuni dei tratti della politica di Enrico Berlinguer. Un’eredità che ancora oggi pesa sulla sinistra italiana e sulle difficoltà che incontra nel definire se stessa e un partito pienamente nuovo. A trent’anni dalla morte, il bilancio fuori dal mito e dalla nostalgia di ciò che il carismatico segretario del Pci ha lasciato dietro di sé getta una luce completamente nuova sulla contraddittoria esperienza della sinistra postcomunista in Italia.
 
Moè, A.
Autostima
Che cosa è, come si coltiva
Argomento: Attualità, Psicologia
disponibile anche in ebook

Settecentounomila280 è il numero di ore che passiamo con noi stessi, considerando una vita media di 80 anni. Accettazione e rifiuto, gioia e tristezza, impegno e ritiro, senso di crescita e ripiegamento, ricerca di equilibrio e molto altro è quanto possiamo concederci, con ampio margine di scelta eccetto… fuggire da se stessi. Come gestire le proprie emozioni al fine di costruire autostima? Cosa motiva alcuni a non credere in sé? Perché alcuni più di altristanno bene con se stessi e pensano di valere? Come reagire agli insuccessi e alle sfide? Quali atteggiamenti adottare per mantenere e accrescere una visione positiva che porta a piacersi e a volersi bene?
 
Russo, E.
Guida alla lettura della «Gerusalemme liberata» di Tasso

Argomento: Letteratura: testi, storia e teoria
disponibile anche in ebook

La struttura, i personaggi, gli episodi più significativi e il valore di passaggio cruciale all’interno della cultura italiana del Rinascimento della Gerusalemme liberata. Dagli esordi carichi di speranze del Tasso dei primi anni Sessanta del Cinquecento all’ostinazione nel riscrivere il poema durante gli ultimi anni di vita, fino alla stampa della Gerusalemme conquistata, attraverso tutte le fasi della composizione dell’opera. Passo dopo passo, sono illustrate le scelte narrative del poema in venti canti della conquista di Gerusalemme e analizzati i personaggi principali: da Goffredo a Rinaldo, dagli eroi pagani alle figure femminili. Con uno sguardo d’insieme, gli ultimi capitoli sono dedicati ad alcuni temi decisivi e agli elementi espressivi che fanno della Gerusalemme liberata il capolavoro della letteratura italiana del Cinquecento.
 

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