La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

mercoledì 7 maggio 2014

I VINCITORI DEL 29° TGLFF - TORINO GAY & LESBIAN FILM FESTIVAL


I VINCITORI DEL 29° TGLFF - TORINO GAY & LESBIAN FILM FESTIVAL

Le Giurie del 29° TGLFF hanno assegnato tre premi principali (Premio “Ottavio Mai” per il Miglior lungometraggio, Miglior documentario e Miglior cortometraggio) e due premi collaterali (Queer Award e Premio DAMS – Sguardi sul Festival), che sono stati consegnati  presso la Sala 1 del Cinema Massimo, durante la cerimonia di chiusura del festival. Sono stati consegnati anche i tre premi del pubblico.
E' SEGUITA l’esibizione musicale di Levante e la proiezione del film di chiusura, Bananot (Cupcakes) di Eytan Fox, presente in sala. 


Lungometraggi.

La Giuria, composta da Paola Pitagora, Pippo Delbono, Gabriele Ferraris, Ron Peck e Gal Uchovsky, assegna il premio “Ottavio Mai” per il miglior lungometraggio a: Der Kreis (The Circle) di Stefan Haupt (Svizzera, 2014).
Con la seguente motivazione: «Un film che con un sapiente linguaggio cinematografico racconta, tra la realtà e la finzione, in maniera toccante, vera, il difficile cammino di due uomini, di una comunità, nel cuore dell'antica Europa, per arrivare a vedere finalmente riconosciuti i diritti alla libertà dell'amore».

La Giuria assegna inoltre una menzione speciale a: La partida (The Last Match) di Antonio Hens (Cuba, 2013).
Con la seguente motivazione: «Con un linguaggio cinematografico tagliente e contemporaneo racconta, come in una  tragedia shakespeariana,  una storia  di menzogne, degrado, violenza, morte  in una terra di grandi rivoluzioni e antiche rigidità, dove alla fine vince però il grido inevitabile dell'amore».

Premio del pubblico: Hoje eu quero voltar sozinho (The Way He Looks) di Daniel Ribeiro (Brasile, 2014).


Documentari.
La Giuria, composta da Milena Paulon, Luigi Romolo Carrino e Gabriele Farina, assegna il premio per il miglior documentario a:Violette Leduc: la chasse à l’amour (Violette Leduc, in Pursuit of Love) di Esther Hoffenberg (Francia, 2013).
Con la seguente motivazione: «Per aver saputo raccontare con fascinoso linguaggio documentaristico il coraggio della parola di Violette Leduc in un’epoca maschilista quasi quanto quella attuale».

La Giuria assegna inoltre una menzione speciale a: Rebel Menopause di Adele Tulli (Regno Unito, 2014).
Con la seguente motivazione: «Per averci ricordato che anche le donne hanno il diritto di invecchiare e di avere le rughe».

Premio del pubblico: Rebel Menopause di Adele Tulli (Regno Unito, 2014).


Cortometraggi.
La Giuria, composta da Silvia Minelli, Alessandro Fullin e Enrico Salvatori, assegna il premio per il miglior cortometraggio a: For Dorian di Rodrigo Barriuso (Canada, 2012).
Con la seguente motivazione: «Per l'orginalità del tema, l'omosessualità di un adolescente down, trattato in modo ironico e commovente».

La Giuria assegna inoltre una menzione speciale a: Das Phallometer (The Phallometer) di Tor Iben (Germania, 2013).
Con la seguente motivazione: «Poiché riesce a trattare un tema molto delicato, il trattamento umiliante dei rifugiati politici gay nella Repubblica Ceca, in modo assolutamente geniale e sintetico».

Premio del pubblico: Ett Sista Farväl (A Last Farewell) di Casper Andreas (Svezia, 2013).


Queer Award.
La Giuria, guidata da Max Croci e composta dagli studenti dello IED (Ludovica Drusi, Francesca Gallina e Giulio Rocca) e del DAMS di Torino (Davide Bertolino, Bianca Cassinelli e Edoardo Monteduro), assegna il Queer Award a: Ich fühl mich Disco (I Feel Like Disco) di Alex Ranisch (Germania, 2013).
Con la seguente motivazione: «La Giuria si è innamorata di un film dallo stile fresco e personale, che evita le trappole della banalità rendendo verosimile il surreale».


Premio DAMS – Sguardi sul Festival.
La Giuria degli studenti del DAMS di Torino, composta da Davide Drochi, Ilaria Frare, Alessandra Madonia, Giacomo Mezzetti, Martina Ponsa, Federica Scarpa e Chiara Tamburini, assegna il Premio DAMS – Sguardi sul Festival a: 20 leugens, 4 ouders en een scharrelei (20 Lies, 4 Parents and a Little Egg) di Hanro Smitsman (Paesi Bassi, 2013).


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